Più forti del lockdown: l’industria buona del 2021

Viaggio smart nei fatti che hanno caratterizzato l'economia provinciale del 2020. E che hanno gettato le basi per l'economia che muoverà il 2021.

Tutto bloccato. In termine tecnico: lockdown. Il tessuto industriale del Lazio ha dovuto fare i conti con la pandemia e le sue conseguenze. Il Covid ha bloccato l’attività ed i mercati. Ha messo a nudo i limiti del modello Global: troppo spezzettata per il mondo l’intera catena dei pezzi da assemblare, basta che il virus fermi un impianto e si blocca tutta la catena. Le linee di Fca Cassino Plant dicono che l’Automotive si è rivelato il settore più vulnerabile.

Ma Sars-CoV2 ha rivelato che l’industria è stata una risorsa straordinaria, senza la sua capacità di fare ricerca e sviluppo oggi non avremmo un vaccino. Ha messo sotto gli occhi di tutti quanto sia connesso il pianeta: a Pomezia studiano e ricercano, ad Oxford sviluppano, in qualche altra parte producono e infine ad Anagni infilano dentro le fiale che poi noi andiamo a prendere in farmacia.

Meno male che c’è il Farmaceutico

La ricerca tiene in ‘pole’ il chimico farmaceutico provinciale

La provincia di Frosinone e quella di Latina non possono lamentarsi più di tanto: perché nel loro tessuto industriale c’è il Chimico farmaceutico, una dei rari settori che invece di deprimersi ha avuto un’impennata.

Ne sa qualcosa Catalent di Anagni: la multinazionale ha rilevato da Bristol il sito specializzato nel confezionamento dei farmaci. Viene scelto per infialare i vaccini di Astrazeneca; ai quali viene dato il via libera in Gran Bretagna nelle ultime ore dell’anno. Significa produzione garantita, attività a pieno regime ed anche nuove assunzioni. E non basta anche lo stabilimento Sanofi, sempre ad Anagni, produrrà dal 2021 uno dei vaccini anti Covid.

L’innovazione è stata un valore reale per la collettività: senza di lei Catalent ad Anagni non avrebbe tenuto aperti i battenti durante la crisi. E invece ha lavorato a pieno ritmo, prevedendo assunzioni. La stessa cosa per Sanofi Aventis, sempre ad Anagni. Senza ricerca, sviluppo e innovazione, sarebbero saltate.

Bruciato un miliardo in un mese

Per il resto l’export del Lazio scende di un quarto e l’occupazione ne risente. Nei primi 6 mesi dell’anno si perdono 40mila posti di lavoro, la Cassa integrazione si impenna del +900% regionale.

Otto imprese su 10 nel Lazio accusano una riduzione del fatturato. E tra queste più di un terzo (34%) ha registrato una riduzione superiore al 30%.

A marzo, dopo appena un mese di chiusura, le perdite nel Lazio avevano superato il miliardo di euro.

L’automotive ‘senza benzina’

Automotive
Foto © Kelly Lacy da Pexels

Precipita l’Automotive mondiale e con lei la produzione Alfa Romeo realizzata a Cassino Plant. Tra le varie contromosse del Governo ci sono gli incentivi: che a fine primavera fanno ripartire le vendite. Poi però, come una gelata prematura, in autunno arriva la seconda ondata. Giulia e Stelvio arrancano, i numeri sono lontani da quelli del passato: si perde un terzo del mercato.

Il presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mauro Buschini convoca il tavolo regionale dell’Automotive con Governo, università di Cassino e sindacati per disegnare il futuro di Cassino Plant. Coinvolge l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti.

Intanto a Cassino partono i lavori per adattare i modelli alle nuove motorizzazioni ibride: il 2021 sarà l’anno dell’ibrido e di Stellantis. Sarà l’anno di Grecale, il mini suv di Maserati che rimpiazzerà sulla linea la Giulietta uscita di produzione. Ma sui volumi dei due modelli non c’è paragone.

Proprio la fine di Giulietta determina la Solidarietà per i lavoratori dello stabilimento Fca Cassino Plant. Non è un preavviso di chiusura. Ma la soluzione più indolore. Senza quello storico modello saltano un mucchio di posti. Si lavora solo su un turno. Da gennaio. O forse da aprile.

Negli ultimi anni il totale dei posti saltati è impressionante. Sono numeri da brivido per Cassino Plant. Via 900 posti di lavoro, produzione ridotta al 10%. (Leggi qui Fca Cassino, addio a 900 lavoratori: produzione al 10%).

Treni veloci e fermate smart

L’arrivo del Frecciarossa a Cassino

L’economia della provincia di Frosinone riceverà uno stimolo importante dalle due fermate Tav. Fermate che vengono istituite grazie al fondamentale intervento della Regione Lazio su Ferrovie dello Stato Italiane guidate dal manager fiuggino Gianfranco Battisti.

Ogni giorno, un treno ferma a Cassino ed a Frosinone sia all’andata che al ritorno. E’ possibile partire da Cassino alle 6.30 e pranzare a Torino a mezzogiorno e mezzo senza mai dover scendere dal treno.

Nel 2020 si completa l’unificazione delle Camere di Commercio di Latina e Frosinone: la sede, il direttore generale ed il presidente vanno a Latina; è mancata del tutto la politica della provincia di Frosinone. Marcello Pigliacelli, presidente uscente di Frosinone perde ai punti la sfida con Giovanni Acampora.

Marcello Pigliacelli e Giovanni Acampora

Acqua Vera vende lo stabilimento di Castrocielo al gruppo Quagliuolo. Si tratta di un risposizionamento di mercato per la casa madre che preferisce uscire dal segmento con minore redditività.

Perdiamo anche il 72° stormo dell’Aeronautica Militare. La storica Scuola Volo Elicotteri lascerà l’aeroporto Moscardini di Frosinone con tutto il suo indotto ed andrà a Viterbo.

Il maglio di Stirpe su Cgil

Maurizio Stirpe viene confermato vice presidente nazionale di Confindustria con deleghe pesantissime come le relazioni industriali. È lui l’uomo del dialogo con i sindacati. Ma al bisogno sa impiugnare anche la sciabola. Come fa durante il 2020: su Repubblica richiama Cgil alle sue responsabilità. E dichiara: «O si è pentita o non ha capito cosa ha firmato».

Nino Polito viene acclamato presidente di Federlazio Frosinone. Con la sua esperienza viene giudicato l’uomo giusto per traghettare verso il futuro l’associazione delle piccole e medie imprese.

Miriam Diurni è la nuova presidente di Unindustria Frosinone, il suo predecessore Giovanni Turriziani passa nel board di Unindustria regionale come responsabile delle nuove energie. Francesco Borgomeo viene chiamato a guidare Unindustria Cassino Gaeta.

Turriziani
Giovanni Turriziani

Genesio Rocca conclude la sua esperienza alla guida dell’Aspin dopo avere proiettato all’estero centinaia di imprese del territorio.

L’ingegner Aldo Cedrone di Atina è il nuovo amministratore delegato di Skf Industrie. In azienda da 35 anni, è stato direttore dello stabilimento di Cassino.

Ci facciamo il gas, parola di Lucio

È l’anno delle nuove energie: i sindaci della provincia di Frosinone gettano le basi per metter fine alla follia che ci costa circa 150 euro a tonnellata. Tanto spendiamo per mandare in Veneto gli avanzi delle nostre cucine; con la pasta avanzata, la buccia delle patate, le foglie d’insalata ci ricavano il metano ecologico e si prendono pure i nostri 150 euro.

I Comuni, tutti soci della Saf, la società pubblica che si occupa della lavorazione dei rifiuti comunali, decidono che dobbiamo dotarci di un impianto sul territorio. Impianto che ci faccia risparmiare quei soldi e ci permetta di farci da soli il metano. In meno di un anno il presidente Lucio Migliorelli realizza tutta la parte burocratica; individua come partner una delle società del gruppo Saxa Gres di Anagni. Il 2021 sarà l’anno dei lavori ed il 2022 l’anno in cui ci scalderemo con il metano ricavato dalle nostre pattumiere.

Lucio Migliorelli

Cosilam disegna il futuro ecologico di Roccasecca e propone la realizzazione di una maxi piantagione di canapa industriale dalla quale ottenere imballaggi bio. Con un dettaglio, la canapa assorbe i metalli e gli altri inquinanti dai terreni. Per Roccasecca sarebbe una mano santa. A dicembre il presidente Marco Delle Cese firma l’intesa con Università di Cassino ed Enea, l’Ente nazionale per le Energie Alternative.

Sempre Cosilam firma l’intesa con uno dei principali ingegneri aeronautici in Italia. Chiede una consulenza al professor Marafante: vuole sapere se con l’aeroporto di Aquino può farci qualcosa oppure no.

Bravo presidente, ciao presidè

Finisce per sempre l’avventura della Società Interporto: uno dei più grandi fallimenti programmatici del territorio. Nel 2020 il Tribunale di Frosinone ha dichiarato il fallimento della società a capitale misto pubblico-privato. Il sogno è rimasto un miraggio. Del faraonico progetto ci sono solamente un capannone e tanti problemi

Il presidente dell’Asi Francesco De Angelis ha ancora tanto peso in politica: c’è lui dietro all’operazione che porta 135 milioni di euro alle province ex Cassa per il mezzogiorno. Tra queste c’è Frosinone. De Angelis nel 2020 chiude l’operazione Videocon, avvia i lavori per le strade dell’area industriale di Anagni. Ed ottiene il via alla trasformazione dell’area ex Permaflex che ridisegnerà la viabilità in tutto lo Scalo di Frosinone.

Donato Formisano

Il 2020 si conclude con una perdita enorme: Donato Formisano, lo storico presidente della Banca Popolare del Cassinate, l’uomo che ha disegnato un modello di banca e di etica. Meglio di chiunque lo ha descritto il figlio Vincenzo nella sua commemorazione funebre: «Signore, quando ti chiederà se anche tu hai il conto alla Cassinate non lo contraddire».

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