La lealtà sportiva a due binari del signor Coni

Il senso della sportività a 'corrente alternata' per il Coni. Le plusvalenze del Palermo, il bilanci del Chievo, i contributi evasi dalla Lazio... Nulla rispetto a due palloni ininfluenti nella partita che, nessuno vuole rassegnarsi, il Palermo ha perso. E il Frosinone ha vinto

Buongiorno, signor Coni,

come sta? La disturbo? Io non la conosco e lei non conosce me. Io sono un tifoso del Frosinone. Sì, quello dei palloni.

Ahahahah, Frosinone Culone? Bellissima battuta, sì, me la ricordo. Le dicevo che sono tifoso del Frosinone, una squadra di serie A.

In quella maledetta e benedetta finale dei play off abbiamo sbagliato, lanciando palloni in campo. L’arbitro ha fermato il gioco, ha dato due minuti di recupero e poi nel recupero non ha segnato il Palermo, ma abbiamo segnato noi. Se ne è accorto?

L’arbitro ha detto che la partita ha avuto un decorso regolare. Non ci crede? Vuole la prova Tv? Per qualcosa che l’arbitro ha già visto e valutato?

Lei dice che la partita era così importante e la condotta così antisportiva che non dovevamo andare in serie A: e allora perché non ha accolto il ricorso del Palermo, signor Coni? Oppure non ha pubblicato le motivazioni subito, 15 giorni prima dell’inizio del campionato?

Cosa? Doveva andare al Circeo? Mi scusi. Del resto che cosa intelligente decidere il format della serie B dopo tre partite.

 

Di che squadra è, signor Coni? A me lo può dire. No, perché noi siamo vittimisti e pensiamo che se eravamo la Juve o la Roma queste parole così forti e così dure non le avrebbe scritte.

Si ricorda la bomba carta dal settore della Juve a quello del Torino? No? Una giornata di squalifica al settore. Congrua, vero?

Ah, è proprio della Juve. Quell’arbitro aveva un bidone dell’immondizia al posto del cuore, vero?

Ecco, l’altra volta che noi siamo stati in serie A abbiamo lottato contro una fabbrica di bidoni, con tutti i cassonetti di Roma, compreso l’umido e l’indifferenziato.

E niente, siamo ostinati e siamo tornati in serie A. E la Lega ci vuole bene, sa? Pensi che quando è uscito lo sfondo ufficiale della pagina della Lega ci hanno messo, in ordine alfabetico, tra Napoli e Parma. No, no, non siamo il Parfrosinone. Quello era il posto del Palermo, ci ha fatto caso?

Per Lazio – Frosinone il montaggio della Infront del video della partita ha solo azioni della Lazio. 6 a 0? No, è finita uno a zero con Inzaghi che al novantesimo urlava facendosela sotto dalla paura.

 

E’ andato a dormire contento dopo aver scritto quelle parole, vero signor Coni? Per una sera niente Tavor. Perché la lealtà, la sportività sono tutto.

Il Palermo è sopravvissuto a stento con la plusvalenza della cessione del marchio e si è iscritta con una fidejussione di una società non autorizzata.

Il Chievo trucca bilanci da anni per iscriversi.

La Lazio vinse lo scudetto del 2000 senza pagare una lira di ritenute e contributi e infatti ha da pagare una rateazione fino al 2250.

 

Cosa dice? Smack smack? Aaaaaa, il bacino! Ha ragione, mi scusi. Siamo nel bacino di utenza della Lazio e della Roma, dobbiamo stare zitti e tifare gli squadroni.

Pensavamo di giocarcela, sa, quest’anno, ma adesso ci penalizzeranno. Abbiamo già giocato una partita in casa a Torino, senza pubblico; potreste farci giocare senza portiere o con i difensori centrali bendati.

Ma sa che ha detto Daniel… Chi è Daniel? Daniel è il boss.

Ha detto che i compagni, pure gli islandesi, si stanno ciociarizzando. Sa che vuol dire? Che resteremo in serie A. Che se ci condannerete senza giocare, l’anno prossimo torneremo in serie A. Pe’ tigna.

 

E il giorno più bello sarà tra 2 anni, il suo nipotino, quello che oggi gioca con il secchiello al Circeo, che le dirà: “Nonno Coni, nonno Coni, mi compri la maglietta di Ciofani?”

“ Ma come di Ciofani, di Ronaldo!”

“Nonno Coni, ma quale Ronaddo, a me mi piace la tigna”

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