Pnrr digital, Frosinone e Latina rimandati?

I capoluoghi del sud Lazio e la parte digital del Pnrr. La rilevazione di novembre. Nella quale risulta il ritardo. Che ha fatto scattare una serie di iniziative. Con cui raggiungere le migliori.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

In ritardo. Ci sono altri che si sono mossi meglio e lo hanno fatto prima. Le città capoluogo di Frosinone e Latina nel mese di novembre sono nella fascia di quelle rimandate all’interno di una partita che vale in tutto 1,9 miliardi di euro. A dirlo è la ricerca realizzata da Fpa per Deda Next presentata Forum Pa 2023 all’Eur. Nasce anche da lì l’accelerazione avvenuta nei mesi scorsi: con gli open day per la carta d’identità digitale e le iniziative di digitalizzazione dei servizi comunali.

I numeri dicono che buona parte dei Comuni italiani è pronto alla sfida perché ha già raggiunto un buon grado di maturità digitale. Ce n’è però quasi un quarto che non raggiunge livelli di sufficienza. Ed ora che dalla fase dei progetti si deve passare alla loro attuazione, la richiesta che arriva dagli esperti è quella di un cambio di passo. La richiesta è all’indirizzo di tutte le amministrazioni, anche quelle più preparate.

L’anno dei cantieri

Foto: Michael Gaida © Pixabay

Il 2023 è l’anno dell’avvio effettivo dei progetti per la digitalizzazione degli enti locali nell’ambito del Pnrr. Il 98% dei Comuni che ha ottenuto almeno un finanziamento nelle diverse misure attivate da Pubblica Amministrazione Digitale 2026. Ora inizia la sfida dell’attuazione, rispetto a cui i Comuni capoluogo italiani arrivano per fortuna mediamente ben preparati.

Infatti, su 110 totali alla rilevazione di novembre 2022 ben 32 amministrazioni mostrano un alto livello di maturità digitale e altre 52 medio-alto, evidenziando un buon livello di digitalizzazione rispetto agli standard definiti dal Pnrr. C’è però un altro gruppo di enti (26 su 110) che però presentano livelli insufficienti di maturità digitale: 23, infatti, presentano un indice “medio-basso” mentre 3 lo hanno “basso”.

I progetti Pnrr

A partire dal 2022 stati pubblicati 12 avvisi destinati ai Comuni che intendono sviluppare le loro attività digitali. Un’opportunità a cui le amministrazioni hanno risposto con grande rapidità: circa il 98% ha ottenuto almeno un finanziamento sulle diverse misure attivate. I tassi di adesione maggiori si registrano soprattutto nella migrazione in cloud, con oltre 691 milioni di euro attributi a un totale di 7.355 comuni (il 93,1%). E nel miglioramento dei servizi digitali, con oltre 774 milioni assegnati a 6.596 comuni (83,5%).

Se si guarda ai soli capoluoghi, tutti i 110 hanno ottenuto un finanziamento per la migrazione in cloud, 103 per il miglioramento dell’esperienza del cittadino. Il 70,8% dei comuni italiani ha ottenuto un finanziamento per completare l’adozione di Spid e carta di identità elettronica, il 65% per il trasferimento dei servizi sull’app IO. Inoltre il 54,5% è stato finanziato per l’integrazione dei propri servizi di pagamento su pagoPA, il 63,3% per l’adesione alla nuova Piattaforma notifiche digitali. Infine, il 51,2% per lo sviluppo di Api (ovvero interfaccia di programmazione delle applicazioni sulla Piattaforma digitale nazionale dati (PDND).

Promossi e bocciati

Foto: Mikhail Nilov / Pexels

Protagoniste dei nuovi progetti sono soprattutto città di medie dimensioni. Tra i 32 Comuni di alto livello digitale, 13 hanno una popolazione compresa tra i 100mila e i 250mila abitanti, 8 tra 50mila e 100mila abitanti. A queste si aggiungono 7 grandi città con più di 250mila abitanti e 4 piccole (meno di 50mila abitanti).

Si sta progressivamente accorciando il tradizionale divario Nord-Sud: nelle 32 città in fascia alta compaiono solo due realtà del Mezzogiorno (a fronte di 21 settentrionali e 9 del Centro), ma quelle del Sud sono la maggioranza relativa nella fascia medio-alta (22 su 52).

La situazione positiva che emerge dall’indagine sulla maturità digitale dei Comuni rappresenta un’ottima base di partenza per il percorso di attuazione delle misure. In particolare, è evidente come il primato della digitalizzazione non sia ormai più esclusiva delle grandi realtà del centro-nord, ma anche delle virtuose città del Sud e delle “piccole capitali” che da anni si contraddistinguono sul fronte dell’innovazione.

Le pagelle sul digitale

Sia nell’indice sintetico che nei tre indici dimensionali elaborati da Fpa, la maggior parte dei comuni capoluogo si colloca nelle fasce più elevate (oltre ai citati nel livello “buono”, 52 sono nel “medio-alto”) e quelli in ritardo rappresentano ormai una minoranza (23 medio-bassa e 3 bassa).

A guidare questa particolare classifica sono le città di Arezzo, Bergamo, Bologna, Brescia, Catania, Cremona, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Lecco, Livorno, Lodi, Massa, Milano, Modena, Monza, Padova, Pavia, Perugia, Piacenza, Pisa, Pistoia, Reggio-Emilia, Rimini, Roma Capitale, Rovigo, Siena, Trento, Verbania, Verona e Vicenza).

In coda, con un indice basso, Chieti, Foggia e Agrigento.

E Frosinone con Latina, dove sono? A novembre 2022 sono con i 23 capoluoghi con un indice medio-basso. Stanno con Avellino, Benevento, Brindisi, Carbonia, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Enna, Fermo, Gorizia Grosseto, Isernia, Lucca, Macerata, Potenza, Savona, Sondrio, Teramo, Terni, Trani e Trapani.

I mesi successivi hanno registrato una serie di iniziative con le quali recuperare il divario. Ad esempio ci sono stati gli open day con i quali stressare il nuovo modello di organizzazione per il rilascio della Carta d’Identità Elettronica. Ma anche per stimolare i cittadini a digitalizzarsi ed usufruire dei servizi connessi: con la Cie è possibile ora scaricare direttamente da casa una serie di certificati ed ottenere una serie di servizi del Comune di Frosinone. C’è stato l’avvio del trasferimento su cloud di molti servizi. L’aumento della rete di videosorveglianza digitale e connessione dei dati, in modo da stendere la rete di sicurezza.

L’appuntamento ora è con la rilevazione del prossimo novembre. Per registrare la nuova posizione di Frosinone.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com).