Poche chiacchiere: l’erede è Leone. Si insedia venerdì

Venerdì si insedia il consigliere comunale Benedetto Leone, già vicesindaco di D'Alessandro. Nessun dubbio sulla procedura. Le ipotesi strampalate del week end. Chi ha avvelenato i pozzi. Il discorso di insediamento

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Sarà Benedetto Leone ad entrare in Consiglio comunale al posto di Carmine Di Mambro. La conferenza dei capigruppo che si è riunita questa mattina in Comune ha messo fine al piccolo “giallo” che si era scatenato nel weekend. La surroga sarà votata nel Consiglio comunale fissato per venerdì 25 giugno alle ore 19. In quel giorno l’ex assessore ai Servizi Sociali e già braccio destro del sindaco Carlo Maria D’Alessandro, farà il suo debutto in Aula come Consigliere. (Leggi qui Di Mambro: due settimane vissute intensamente, “Vado via”).

Se fa il sindaco tocca ad Aurora

Benedetto Leone, Carlo Maria D’Alessandro, Aurora Riitano

In questi mesi stava studiando da sindaco di Terelle: il piccolo comune montano del Cassinate in autunno è infatti chiamato al rinnovo dell’amministrazione comunale. Il papà di Benedetto Leone ne è stato lo storico sindaco. Per lui quella fascia ha un forte valopre simbolico. La candidatura è però incompatibile con il ruolo di consigliere comunale.

Leone dovrà decidere. Ad oggi è intenzionato ad accettare il seggio in assise a Cassino. Perché non sarebbe un semplice posto da Consigliere di minoranza: l’ex vicesindaco è l’unico in grado di riaggregare tutto il centrodestra all’opposizione, limare gli spigoli, ricompattare le forze contrarie all’amministrazione di Enzo Salera.

Se però dovesse decidere di tornare sui suoi passi e tentare di conquistare la fascia a Terelle, in tal caso entrerebbe in assise un altro ex assessore della giunta D’Alessandro: Aurora Rijtano.

Ipotesi strampalate

Mario Abbruzzese, Carlo Maria D’Alessandro, Carmine Di Mambro

Nei giorni scorsi era circolata un’altra ipotesi: quella cioè di non andare a pescare nella lista a cui spetta il seggio – nel caso di specie la civica “Di Mambro sindaco” così come già si è fatto per favorire l’ingresso di Carmine Di Mambro al posto di Mario Abbruzzese. (Leggi qui Abbruzzese cede il seggio a Di Mambro: senza contropartite).

L’ipotesi messa in giro proponeva di attingere dai candidati che hanno riportato in percentuale il maggior numero dei voti tra le fila dell’opposizione. Ipotesi strampalata: il Diritto Elettorale è chiarissimo, infatti si contano prima i voti ottenuti dai candidati sindaco, poi si contano i voti delle liste e si ripartiscono i seggi; infine si contano le preferenze e si assegnano quei seggi ai consiglieri con il maggior numero di preferenze.

Nel caso di specie, seguendo quel ragionamento, sarebbe entrata in Consiglio Rossella Chiusaroli. Con il paradosso, quindi, che la compagine guidata da Giuseppe Golini Petrarcone che nel 2019 non è arrivata al ballottaggio si sarebbe potuta ritrovare con 5 consiglieri (Petrarcone, Luca Fardelli, Massimiliano Mignanelli, Salvatore Fontana e Chiusaroli); quella di Mario Abbruzzese, che nel 2019 è andato al ballottaggio proprio a discapito di Petrarcone, con tre (Franco Evangelista, Michelina Bevilacqua e Francesca Calvani).

Chi avvelena i pozzi contro Leone

Benedetto Leone con l’allora sindaco Carlo Maria D’Alessandro

La paventata ipotesi sarebbe stata aperta e chiusa nel giro di 5 minuti, non fosse che nel weekend ad alimentare tale voci siano stati i diretti interessati: “Attendo serena”, ha detto l’ex consigliera che determinò la caduta dell’amministrazione di centrodestra guidata da Carlo Maria D’Alessandro. “Lunedì vedremo bene”, gli ha fatto eco il sindaco Enzo Salera. Nessuno dei due ha chiuso la porta in maniera netta dinanzi a tale voci. Al punto da far innervosire Benedetto Leone che ha minacciato di rivolgersi al prefetto: “Salera vuole scegliersi l’opposizione, ha capito che la musica sta cambiando”.

Ora, preso atto del fatto che quell’ipotesi non stava nè in cielo ne in terra, la domanda che sorge spontanea è: chi ha voluto avvelenare i pozzi? E per quale motivo? Neanche a dirlo, l’ombra di Mario Abbruzzese ha iniziato ad aleggiare, ma qualcuno ha letto in tale contesto anche una certa malizia da parte del sindaco Salera.

In ogni caso la questione è durata lo spazio di un weekend: questa mattina è stata scritta la parola fine ed è stato fissato il Consiglio in cui sarà votata la surroga per permettere l’ingresso di Benedetto Leone dopo le dimissioni di Carmine Di Mambro.

Il discorso di Leone

Benedetto Leone

Cosa dirà l’ex assessore della giunta D’Alessandro nel suo primo discorso in Aula? Sarà un biglietto da visita non secondario, potrebbe essere la chiave di volta per parure un percorso importante nel centrodestra. Secondo ambienti ben informati Leone starebbe preparando un discorso per bacchettare da un lato l’operato del sindaco Salera; dall’altro quello di Mario Abbruzzese per quel che concerne il centrodestra di Cassino.

Benedetto sarà un valido consigliere del centrodestra” spiegano dal quartier generale di Carlo Maria D’Alessandro, galvanizzati per il fatto che il consigliere in pectore a differenza di quanto fatto da Di Mambro sembra intenzionato a prendere le distanze dall’ex presidente del Consiglio regionale.

Dal canto suo Mario Abbruzzese ribadisce che il centrodestra a Cassino è uno e uno soltanto. Maggioranza e opposizione, per diversi motivi, guardano dunque con interesse all’ingresso in Aula del Leone di Terelle. Che dopo due anni di astinenza dalla vita politica, non vede l’ora di tornare a ruggire.

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