Selfie e like sommergono anche le manine galeotte

Foto © Imagoeconomica Elaborazione: IchnusaPepers

Mentre si scatenava il dibattito sulla revoca della concessione all’associazione di Bannon per l’uso della Certosa di Trisulti come scuola sovranista, nel Governo si consumava l’ennesima guerra tra Tria e Di Maio. Alla fine però conta ciò che è virtuale, anche se l’Italia si avvicina al baratro.

Tutto nelle stesse ore. Il Ministero dei Beni Culturali ha avviato l’iter per la revoca della concessione all’associazione vicina a Steve Bannon, il guru dei sovranisti mondiali. Dunque nella Certosa di Trisulti non ci sarà una scuola mondiale per insegnare il sovranismo. (leggi qui I gladiatori di Bannon via da Trisulti. Harnwell: “Raglio della sinistra”). Nelle stesse ore la solita “manina” diffondeva la lettera dell’Unione Europea all’Italia, scatenando l’ira funesta del Movimento Cinque Stelle nei confronti del ministro dell’economia Giovanni Tria. Al punto che presunti tagli al reddito di cittadinanza e a quota 100 saltavano prima ancora di essere soltanto ipotizzati. (leggi qui Venti di crisi, Zingaretti prepara un Pd versione Sprint).

Nel mentre si scatenavano i commento pro e contro Bannon e le novità che arrivavano a proposito di Trisulti.

La politica ormai è questa: l’ultimo tweet sommerge il precedente, nessuno prova nemmeno più ad articolare un ragionamento. Meglio un selfie. E si arriva perfino al punto che il capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio, a pochi giorni da una sconfitta elettorale che avrebbe costretto alle dimissioni immediate l’ultimo nella scala gerarchica dei gattopardi democristiani, esulti per il risultato sulla piattaforma Rousseau che lo ha confermato. Aggiungendo che però non si monterà la testa.

Nessuno nel frattempo parla davvero di quello che sta succedendo, con l’Italia isolata come non mai in Europa, ad un passo dal baratro per non aver rispettato le prescrizioni di Bruxelles e con all’orizzonte una manovra economica che, comunque vada a finire, peserà come mai in passato su famiglie, imprese, cittadini.

Ma l’importante è la prossima analisi politica che verrà effettuata tra poche ore sui social network, Poi ci sarà quella successiva e quella successiva ancora. E in questo vortice di politica virtuale i fatti veri sono diversi. Però nessuno li conosce davvero.

L’importante è il like. Meglio se su un selfie.