Polo Civico… e libero anche alle prossime elezioni

Due consiglieri a Frosinone e altrettanti alla Provincia, di cui uno vicepresidente. Tutti nel Campo largo di centrosinistra. E poi un leader che, dopo il mandato nel Cda dell’Asi, è diventato presidente dell’Asp per volere della Regione Lazio a guida Pd. «Ma siamo un movimento e ogni elezione fa storia a sé», puntualizza Gianfranco Pizzutelli, mettendo le mani avanti in vista delle Regionali, Provinciali e Comunali 2023

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Eppure non è detto che sarà a favore del Campo largo. Né di quello Regionale e né di quello Provinciale. Il Polo Civico fa parte eccome del Centrosinistra nella città di Frosinone e nel palazzo della Provincia. Ma anche stavolta, in vista delle prossime elezioni a tutti i livelli, attende candidati, programmi e soprattutto un fattore: l’unità degli schieramenti. Per evitare di salire su una nave non troppo collaudata che corre il rischio di affondare.

La formazione civica creata da Gianfranco Pizzutelli è stata per dieci anni una colonna del centrodestra con il sindaco Nicola Ottaviani a Frosinone. La scorsa estate invece ha dato vita ad un asse con Pd e Progressisti: alle elezioni è stato sconfitto dai Conservatori guidati dal neo sindaco Riccardo Mastrangeli. Già in precedenza, alle Provinciali di un anno fa, il Polo Civico ha garantito al presidente Dem Antonio Pompeo un Consiglio Provinciale di centrosinistra.

Il Polo Civico è un movimento che oggi due esprime due consiglieri comunali tra le file delle minoranze: il capogruppo Claudio Caparrelli e l’alleata Francesca Campagiorni. Se le Comunali le avesse vinte Domenico Marzi, candidato del Campo largo senza Psi e Più Europa, il Polo Civico avrebbe avuto ancora una volta un ruolo di spessore nella sua potenziale Amministrazione.

Invece è diventato sindaco Riccardo Mastrangeli. Il Centrodestra l’ha tacciato di tradimento, ma Gianfranco Pizzutelli rivendica di essere stato fedele fino alla fine della loro storia politica.  

Un bel po’ di Polo Civico in Provincia

Alessandro Cardinali (Polo Civico), vicepresidente della Provincia di Frosinone

Intanto, se le si vuole davvero dare un peso politico, la Provincia di Frosinone ha come vicepresidente un esponente del Polo Civico: Alessandro Cardinali, consigliere comunale di Anagni, fuoriuscito da Fratelli d’Italia. Il movimento di Pizzutelli è riuscito a far eleggere in Provincia anche un consigliere comunale di Ferentino: Alessandro Rea. Ad Anagni e Ferentino, manco a dirlo, si tornerà al voto il prossimo anno.   

Nella Città dei Papi, in vista delle Comunali 2023, sta prendendo forma uno schieramento civico: in contrapposizione ai due Centrodestra proposti dal sindaco uscente Daniele Natalia e dall’area che si riconosce nel già primo cittadino Franco Fiorito. Cardinali ha aderito in corsa al Polo Civico: riempiendo la casella lasciata vuota da Giuseppe De Luca.

Anche ad Anagni non è detto che il Polo Civico sarà nel Campo Civico, ma di certo non starà con lo schieramento a favore del ricandidato sindaco Natalia. Non si dimentica lo sgarbo: la sottrazione di una pedina a una Lista che aveva contribuito con il suo 4% alla vittoria di Natalia.

A Ferentino, invece, non è ancora detto che venga presentata una Lista del Polo Civico. Prossimamente Pizzutelli e Rea si confronteranno a riguardo.

Tre indizi non fanno una prova

Sara Battisti, consigliera regionale in via di ricandidatura

Il presidente del Polo Civico, Gianfranco Pizzutelli, non ha bisogno di troppe presentazioni: imprenditore, componente del Consiglio di amministrazione dell’Asi di Frosinone fino alla sua recente fusione nel Consorzio Industriale del Lazio e presidente da nove mesi dell’Asp provinciale. È l’Azienda di servizi alla persona, che ha assorbito gli istituti di assistenza e beneficenza creati con Regio Decreto nel 1923. In pratica: Scuola arti e mestieri e materna Cittadini di Alatri, asilo De Luca di Amaseno, ospedale SS. Crocifisso di Boville, ospedale Ferrari di Ceprano, Colonia americana di Settefrati e asilo “R. Emilia” di Sora. Sta risanando i conti lasciati dai “carrozzoni” sociali nati oltre il primo dopoguerra. Per conto della Regione a guida Pd.  

Il terzo indizio, che non fa di certo una prova, è la partecipazione di Pizzutelli all’ormai prossima apertura della campagna elettorale di Sara Battisti: consigliera e vicesegretario regionale del Pd. Lunedì 7 novembre Pizzutelli sarà al Cotonificio, locale di via Jacobucci, nelle vesti di presidente dell’Asp Frosinone.

Interverrà, tra dibattiti e interviste a vari relatori, per spiegare l’obiettivo dell’Azienda istituita dalla Regione Lazio: “Perché nessuno resti indietro”. Ma, nell’occasione, Sara Battisti lancerà la sua ricandidatura alle Regionali. Ci sarà quasi tutto il Pd: il Segretario Regionale Bruno Astorre, il consigliere uscente Mauro Buschini, il leader di Pensare Democratico Francesco De Angelis, il vice presidente uscente Daniele Leodori.

Pizzutelli: Polo Civico… e libero

Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico)

Eppure non è proprio detto che il Polo Civico garantirà il suo pacchetto di voti – dei suoi elettori alle Regionali e dei suoi amministratori alle Provinciali – in occasione delle prossime tornate elettorali. «Da anni siamo protagonisti della vita politica di Frosinone e della provincia – ha dichiarato nelle scorse ore il presidente Pizzutelli -. Non abbiamo obblighi con nessuno e non ci piace salire sul carro dei vincitori. Altrimenti avremmo fatto scelte assai diverse, come è evidente a tutti».

Eccome se è evidente. A Frosinone hanno sostenuto Marzi e il Centrosinistra dopo aver amministrato il Capoluogo con Ottaviani e il Centrodestra.  A Cassino non hanno scelto né Enzo Salera né Mario Abbruzzese, né una parte né l’altra, bensì il terzo incomodo: l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone. Ma a Fiuggi hanno premiato invece la figura di Alioska Baccarini, civico di centrodestra. Ma riferendosi al Capoluogo ciociaro, sottolinea Pizzutelli, «noi non siamo quelli che si nutrono di fango e di rancore».

Non è passato di certo inosservata la serie di botta e risposta innescatisi nel corso dell’ultimo Question Time nel Consiglio comunale di Frosinone. Al capogruppo del Polo Civico è Claudio Caparrelli, che denunciava la presenza di pusher nel centro storico; l’assessore della Lega Danilo Magliocchetti ha replicato: «Perché dieci mesi fa non era un problema e parla soltanto oggi?». La classica sferzata a chi stava con la maggioranza e poi sta all’opposizione.

A distanza la replica generale di Pizzutelli: «Riteniamo che la “luna di miele” per la nuova Amministrazione stia finendo. Il nostro impegno è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini del capoluogo nella quotidianità». Bando alle polemiche: anche perché il sassolino dalla scarpa se l’era tolto già qualche mese fa. Con la sua “replica sintetica” all’ex alleato Fabio Tagliaferri, ora assessore di FdI nella Giunta Mastrangeli. (Leggi qui Pizzutelli: «Tagliaferri? Via per incapacità. Il potere logora se non lo hai»).

«Non ci nutriamo di fango e rancore»

L’assessore della Lega Danilo Magliocchetti
Presidente Pizzutelli, non prova davvero rancore verso nessuno?

«Assolutamente. Oggi si insulta facilmente per attirare attenzione o mistificare le proprie scelte. A noi, come sempre, interessa il bene dei cittadini. Non puntiamo il dito contro nessuno. Siamo sempre propensi a ringraziare per il percorso fatto e ci aspettiamo la stessa cosa. Noi non abbiamo tradito nessuno, noi abbiamo retto anche quando avevamo fatto scelte diverse. Finita una consiliatura, non è possibile scegliere un altro programma in democrazia? Non abbiamo mollato nessuno e non serbiamo rancore nei confronti di nessuno».

Cosa ne pensa della sferzata di Magliocchetti a Caparrelli?

«Una risposta sterile quella di Magliocchetti, visto che magari dieci mesi fa si sottaceva qualcosa per senso di responsabilità. Ma è falso dire che allora Caparrelli non parlava perché stata in maggioranza. Ha sicuramente raccolto e riportato un malcontento crescente rispetto a una problematica ormai non più tollerata. È stato segnalato un problema e non mi sembra una risposta a tutela degli interessi dei cittadini. Mi pare più che altro che il capogruppo Caparrelli sia diventato un bersaglio. È uno che intercetta tanto consenso e forse c’è ancora un po’ troppo risentimento sulla sua uscita dalla maggioranza».

Polo Civico: Provinciali e Comunali

Il Polo Civico di Anagni
Capoluogo a parte, ci si avvia verso l’elezione del nuovo presidente della Provincia. Sarete ancora parte del Campo largo?

«Premetto che vorrei che si tornasse all’elezione diretta del Presidente e del Consiglio provinciale. Come alle Politiche il popolo dovrebbe essere sovrano. Detto questo, alle prossime Provinciali studieremo i programmi, ci confronteremo con i candidati alla presidenza e guarderemo moltissimo all’unità degli schieramenti. La Provincia è un ente di secondo livello e questo significa che l’amministrazione è quanto mai prioritaria. Perfino rispetto alle inevitabili connotazioni politiche. Ci interessa poter incidere per il bene della nostra provincia. Sentiremo quali sono i programmi dei candidati e prenderemo una decisione».

I due consiglieri provinciali del Polo Civico sono consiglieri comunali di Anagni e Ferentino, principali teatri delle prossime elezioni comunali. Il Polo Civico ci sarà?

«Non mischiamo mai partite diverse come Provinciali e Comunali. È nostra abitudine e norma lasciare autonomia completa ai coordinatori cittadini. Ad Anagni abbiamo un buon coordinatore, Antonio Di Giulio, che sta mettendo su una lista con chi è a favore del territorio. Resta il fatto che ci è stato strappato via dalla maggioranza l’unico punto di riferimento che avevamo (Giuseppe De Luca, ndr), disattendendo gli accordi politici. Siamo rimasti senza rappresentanza. Diventa davvero difficile poi sostenere chi non ti ha riconosciuto rispetto per la lista. Chiaro che poi uno tende a orientarsi verso una formazione civica».

Il Polo Civico è radicato ormai quantomeno in tutti i grandi Comuni della provincia. Pare mancare all’appello soltanto Ceccano. Come procede il radicamento in Ciociaria?

«Abbiamo referenti in tantissimi Comuni. Si stanno via via formando i direttivi e indicando i responsabili. Sicuramente è nostra intenzione creare il Polo Civico anche in realtà importanti come Ceccano. Ma, ripeto ancora una volta, non ci piace salire sul carro dei vincitori».

«Nel Polo Civico non c’è solo Pizzutelli»

Nicola Zingaretti con il già ricandidato sindaco Domenico Marzi
E sul potenziale carro dei Progressisti, a livello regionale, ci salirete? Lei è di fatto vicino al Pd regionale. Vi piacerebbe un potenziale Campo largo con un presidente terzo e civico? (Leggi qui Regionali: vertice al Nazareno, Letta indica la via).

«Il Polo Civico è formato da persone, non soltanto dal sottoscritto. Dirigo l’Asp, un ente non economico con un’enorme quantità di responsabilità e problemi da risolvere. Per questo esprimo una profonda gratitudine al presidente Zingaretti, che bene ha fatto in questi dieci anni per tutto il Lazio. Non deve essere visto come un mero taglio di poltrone bensì una vera e propria concentrazione di regie al servizio del sociale. Detto questo, ogni elezione fa storia a sé e il nostro movimento deve essere convinto anche in questo caso dai candidati e dai programmi».

Quindi, se non c’è unità nel Centrosinistra, potreste preferire un candidato di Centrodestra pur facendo parte del Campo largo di Frosinone e della Provincia. Siete così civici e liberi?   

«Sì, semplicemente perché noi non abbiamo mai aderito a nessun Partito di centrodestra o centrosinistra. È chiaro che ad oggi siamo posizionati verso una parte, ma la nostra libertà civica non la mercanteggiamo con niente e nessuno. Accade soltanto nei Partiti schierarsi per partito preso. È davvero prematuro parlarne adesso. Certo è che nel Centrosinistra si è tenuto conto delle nostre sensibilità e della nostra attenzione al territorio».