Polselli: «Basta bugie, ecco il documento che incastra il Pd provinciale»

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E’ riuscita a mandargli di traverso il caffè della domenica mattina. Maria Spilabotte e la sua intervista su Ciociaria Editoriale Oggi hanno riacceso il fuoco delle polemiche a Cassino. In particolare un passaggio: quello in cui pure la senatrice sostiene che le colpe della sconfitta elettorale vanno ricercate a Cassino e non nella Direzione Provinciale del Partito. A Cassino – è il principio sostenuto dalla parlamentare – non sono andati a votare quando l’assemblea di Circolo doveva decidere a chi assegnare il simbolo pd tra il sindaco uscente Giuseppe Golini Petrarcone ed il vice presidente del Cosilam Francesco Mosillo.

Una tesi che viene respinta con forza da Ernesto Polselli, vice segretario del Circolo Pd di Cassino: fino a poco tempo fa veniva considerato un fedelissimo della linea De Angelis – Spilabotte, se ne è dissociato nei mesi scorsi proprio per le strategie che hanno adottato a Cassino. Polselli aveva profetizzato che avrebbero portato ad un disastro elettorale.

Cosa c’è che non va nelle parole della senatrice? «E’ arrivato ormai il momento di cominciare a parlare con estrema franchezza per rispetto della verità ma soprattutto per rispetto verso i nostri elettori e simpatizzanti che sono tanti. La Senatrice Maria Spilabotte sulla questione amministrativa di Cassino ha perso qualche puntata (vista la sua assenza durante la campagna elettorale) e non conosce alcune cose, forse presa dai suoi molteplici impegni. In data 21 aprile 2016 è stata inviata una email alla Federazione di Frosinone a firma di Mauro Lillo e Ernesto Polselli (rispettivamente presidente e vice segretario del Circolo PD di Cassino)».

Cosa c’era scritto in quella lettera. Ve la riportiamo in maniera integrale:

Alla c.a.
Domenico Alfieri (Presidente), Simone Costanzo (Segretario Provinciale), Sara Battisti (Vice Segretario provinciale)

Consideriamo necessario procedere nel nostro impegno per la costruzione di un centrosinistra ampio e rappresentativo delle diverse forze politiche che intendono proseguire un’opera di rinnovamento della città, avviata dall’uscente amministrazione con il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone.
Questa nostra convinzione trova conferma nell’intesa raggiunta tra Giuseppe Petrarcone e Marino Fardelli che ha dichiarato di rinunciare alla sua candidatura a Sindaco a favore del sindaco uscente per consentire una forte e unitaria concentrazione di forze che si riconoscono nella stessa matrice politica quale quella del centrosinistra.
Un risultato soddisfacente che deve spronare il PD, che ha già ampiamente dichiarato la sua scelta di sostenere Petrarcone, a esplorare tutte le possibili opportunità per ricondurre nell’alveo della coalizione del sindaco uscente quanti si sono posizionati in modo diverso e in contrapposizione.
Abbiamo favorito e sostenuto l’intesa Petrarcone – Fardelli con l’intento di rafforzare il centrosinistra e allo stesso tempo ricomporre fratture e dissensi che sono maturati nel circolo PD di Cassino.
Un senso di responsabilità ha guidato le nostre iniziative, escludendo qualsiasi volontà di umiliare e di emarginare coloro che si sono posizionati diversamente. Abbiamo svolto un lavoro per unire, non per dividere né il PD né il centrosinistra per oggi e per domani.
Non possiamo rinunciare a riunificare un PD che in questa competizione elettorale deve presentarsi con il suo prestigio e la sua forza che sono identificate nel suo simbolo.
Per questo l’assemblea convocata per venerdì 22 aprile assume un significato politico totalmente diverso alla luce di quanto è avvenuto con la scelta di Fardelli, condivisa dalla maggioranza degli iscritti. Non intendiamo sottrarci a questo momento assembleare riducendo il suo esito ad una conta “burocratica”, provocando una divisione nel partito di difficile ricomposizione.
Per queste ragioni rimettiamo a voi e a tutto il gruppo dirigente un atto di responsabilità politica tale da ridare vigore alla nostra azione unitaria e di prestigio del PD di Cassino.
Ora ci sono tutte le condizioni per andare con una lista a simbolo PD al confronto elettorale a sostegno di Petrarcone.
Vi rivolgiamo su la base di queste considerazioni a valutare la convenienza politica di concedere l’utilizzo del simbolo del PD per una propria lista, consentendo di avviare una ricomposizione del PD e risultare vincenti.
L’imminente scadenza per la presentazione delle liste che ha tempi brevissimi richiede una vostra decisione quanto più presto possibile.
Mauro Lillo (Presidente), Ernesto Polselli (Vice Segretario)—Cassino 21 aprile 2016.”

Dal documento inviato alla Federazione si chiedeva di evitare la “conta burocratica” che avrebbe scavato un burrone nel PD, nel centrosinistra e nella cittadinanza. Si chiedeva un grade atto di responsabilità politica da parte della Federazione per far fare un passo indietro al candidato Mosillo e riunificare il Partito. «Questo atto – ribadisce Polselli – non è mai stato fatto con convinzione e si è preferito la rotta dell’assemblea e cioè la “conta”.

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