Polselli: «Mosillo, un capolavoro politico a perdere»

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di ERNESTO POLSELLI
Vice Segretario Pd Cassino

La sconfitta del PD, quella del centro sinistra di Cassino e una città elettoralmente spaccata esattamente a metà, non sono acqua fresca né da liquidare con qualche battuta semplicistica. E’ una sconfitta che ha bisogno di una riflessione e di un confronto leale, serrato all’interno del PD sia locale che provinciale, riconoscendo con coraggio gli errori soprattutto a livello provinciale e non in modo sbrigativo, scaricando tutte le responsabilità su Cassino, (su chi poi? chi sono i responsabili?) come qualche dirigente provinciale e la Federazione vogliono far credere in modo generico e non chiaro.

L’autocandidatura di Francesco Mosillo ha letteralmente spaccato il PD ed il centrosinistra, riconsegnando la città al centrodestra. Un grosso capolavoro politico a perdere. Nessuno chiese a Mosillo di candidarsi, né nessuna decisione fu presa dagli organismi dirigenti del Circolo di Cassino bensì la sua canditatura l’abbiamo appresa dai giornali.

La compagine Mosillo, fortemente eterogenea, costituita a freddo tra un pezzo di PD e l’NCD (Bruno Scittarelli, Massimiliano Mignanelli, Gianni Valente ed altri) è arrivata terza al primo turno, perché difficilmente compresa dal nostro elettorato. Per questo motivo non ho sostenuto con forza quella scelta politica che ho considerato come un grosso azzardo politico, forse utile, in caso di vittoria, ad altri, ma disastrosa in caso di sconfitta, disastrosa per la città, per il PD e per tutto il centrosinistra.

La compagine di Mosillo, al secondo turno, ha sostenuto D’Alessandro. Era immaginabile e prevedibile che l’NCD facesse questa scelta ma non era assolutamente pensabile nel modo più assoluto che la parte PD inserita in essa (Mosillo, Grieco, Marrocco) facessero la stessa cosa perché hanno in tasca una tessera PD che non è un bancomat per qualche operazione, ma una tessera che richiama tutti a dei valori di appartenenza a sinistra e a non sostenere l’avversario di destra.

Francesco Mosillo e Sarah Grieco, con sfrontatezza, pervicacia e volutamente hanno dichiarato sulla stampa, qualche giorno prima del ballottaggio, che sarebbero andati “all’opposizione” di Petrarcone. Tradotto, significava: “Non votate Petrarcone”. La parte invece del PD che lo ha sostenuto l’ha fatto alla luce del sole con la lista “Io Democratico” di chiaro riferimento al PD, mentre Sarah Grieco e Tommaso Marrocco si sono camuffati nella lista Mosillo Sindaco per le loro alchimie per essere eletti.

Per queste ragioni, e per maggiore chiarezza verso quella parte di elettori di centrosinistra che hanno sostenuto Petrarcone, è opportuno e necessario che il prossimo Direttivo del Circolo PD di Cassino discuta e decida di farsi rappresentare in Consiglio comunale dal gruppo PD costituito da Alessandro D’Ambrosio e da Sabrina Grossi.

Il PD di Cassino ha tutti i poteri per discutere e decidere, perché non è commissariato e sono in vigore a tutt’oggi gli organismi: Presidente, Vice segretario e Direttivo.