Pompeo e Ciccone, ecco le candidature: più diffuse per uno, più pesanti per l’altro

Presentate le candidature per le elezioni provinciali del 31 ottobre. Oltre duecento sottoscrittori per ognuno dei due candidati, Antonio Pompeo e Tommaso Ciccone. Il ruolo dei civici. E quelli del Movimento 5 Stelle.

Poco più di duecento firme per parte. Più ‘pesanti‘ quelle portate dal Centrodestra, più ‘diffuse‘ quelle del Centrosinistra. Inizia così la parte ufficiale della sfida per le Provinciali 2018.

Entro mezzogiorno i candidati dovevano depositare la documentazione a sostegno della loro discesa in campo.

Il consigliere comunale di Veroli Germano Caperna ha consegnato il plico per la candidatura del presidente uscente Antonio Pompeo.

Per lo sfidante Tommaso Ciccone, sindaco di Pofi, ha provveduto il vice coordinatore provinciale azzurro Riccardo Del Brocco di Ceccano.

Sono loro gli unici in pista. Nessun outsider, niente sorprese dell’ultimo istante.

 

Candidature alle specchio

La legge richiede che ci siano almeno 170 firme a sostegno della candidatura del presidente della Provincia. Sia Antonio Pompeo che Tommaso Ciccone ne hanno depositate poco più di 200.

Quelle sotto al documento del sindaco di Pofi vengono delle città più popolate, nelle quali il peso ‘ponderato’ del voto è maggiore. Ha firmato anche Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone: nella fase della scelta del candidato unitario all’interno della coalizione aveva fatto scalpore l’assenza del suo monogramma.

Quelle per Antonio Pompeo vengono dal Pd, da amministratori socialisti, da tutta l’area del centrosinistra. Rappresentano una varietà maggiore di Comuni.

 

Più nutrita la delegazione del centrodestra che ha proceduto alla formalizzazione della candidatura. Con Riccardo Del Brocco (Forza Italia) c’erano Adriano Piacentini (coordinatore provinciale di Forza Italia), Paolo Pulciani (coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia), Angelo Costantini (consigliere provinciale della Lega), l’avvocato Daniele Colasanti (coordinatore cittadino di Noi con l’Italia), l’assessore comunale di Frosinone Rossella Testa (civica Cuori Italiani) il consigliere comunale di Frosinone Debora Patrizi (Polo Civico).

 

La sfida aperta

Un appunto segreto di Francesco De Angelis dice che vincerà chi riuscirà a portare alle urne più suoi elettori, non c’è bisogno di drenare dal campo avversario. Il vero pericolo è l’astensionismo. Per questo, negli ultimi giorni sta sollecitando tutti a non sottovalutare la giornata del 31 ottobre.

 

Il ruolo dei civici? Le previsioni, da entrambe le parti, parlano di una sostanziale divisione in maniera equa tra i due fronti. Il valore aggiunto che i civici potranno portare, tanto dall’una quanto dall’altra parte, non sarà determinante.

Più strategici invece i voti dei due consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle di Frosinone:  Christian Bellincampi e Marco Mastronardi. Così come il voto del consigliere comunale di Sora Fabrizio Pintori. I loro, sono voti molto ‘pesanti’: i due di Frosinone valgono quanto interi consigli comunali più piccoli.

La discussione sulla strategia da adottare non ha portato ancora ad una posizione ufficiale ed unitaria: alcuni propendono per ignorare le Provinciali, altri sono favorevoli al voto.