Pompeo e De Angelis, la strana coppia

Non deciderà d’istinto, lo farà con calma ma con altrettanta determinazione, magari dopo un confronto con il senatore Francesco Scalia. Antonio Pompeo, presidente della Provincia, sa che l’alleanza con Forza Italia, va sciolta. Bisogna soltanto decidere quando. Prima del referendum costituzionale per dare una ulteriore spinta elettorale? Dopo il voto dell’assemblea dei sindaci sulle tariffe idriche per far capire a tutti che ci sono state differenze e responsabilità politiche dei diversi protagonisti? Prima dell’inizio della campagna elettorale a Frosinone, per dimostrare che il partito è unito?

 

Ma Antonio Pompeo sta riflettendo anche su un altro aspetto: provare a dare una lezione politica al consigliere regionale Mario Abbruzzese. In fondo non tutti i consiglieri provinciali forzisti potrebbero essere disposti a seguire Abbruzzese nella linea del “divorzio”.
 Parallelamente pure Francesco De Angelis vuole accelerare e arrivare alla resa dei conti con Forza Italia. Lui punta ad una candidatura a sindaco di Frosinone forte, come quella del presidente dei medici Fabrizio Cristofari. Non soltanto per provare a battere Nicola Ottaviani, ma anche in una futura dimensione elettorale e politica.

 

Schierati con De Angelis ci sono l’assessore regionale Mauro Buschini (sempre più in sintonia con Nicola Zingaretti), il presidente della Saf Mauro Vicano. Poi il presidente dell’Asi si muove benissimo nello scacchiere degli enti intermedi e ha sindaci e amministratori di riferimento. Poter fare affidamento pure sul sindaco di Frosinone chiuderebbe il cerchio e potrebbe candidarsi alle politiche con una base di partenza molto solida sul piano dei voti.

 

A Frosinone sarà lui a vincere o a perdere, mentre a Cassino Giuseppe Golini Petrarcone non era certo un sindaco né del partito né della sua area. A Sora poi Ernesto Tersigni è uomo politico che guarda ad Alfredo Pallone (Ncd) e a Francesco Scalia. Se Fabrizio Cristofari dovesse diventare sindaco di Frosinone, alla prima assemblea del Pd Francesco De Angelis si alzerebbe e direbbe: “Allora ragazzi, a Sora e Cassino abbiamo perso, mentre ad Alatri e Frosinone è andata diversamente. Soltanto un caso?”.

 

Antonio Pompeo e Francesco De Angelis: una furibonda litigata fra loro determinò la frattura del Pd alle provinciali. Oggi potrebbero avere obiettivi convergenti.