Pompeo e Salera minano le basi del Pd

Ore ad alta tensione per il Partito Democratico. Slitta la Direzione Provinciale. L'ex presidente della Provincia Pompeo deve decidere cosa fare. Tutto rinviato alle 15.30 e poi alle 18 conferenza di Pompeo a Ferentino. Il sindaco di Cassino convoca il Pd ma non l'ala di Pensare Democratico. Verso il rimpasto: fuori quelli che non lo hanno seguito alle Provinciali

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Le colombe sono tornate al nido senza riuscire a consegnare i ramoscelli d’ulivo. I falchi hanno impedito la loro missione: sia a Cassino e sia a Ferentino. Sono ore bollenti sulla linea del fronte minoritario del Partito Democratico. Quel fronte costruito dal sindaci Enzo Salera ed Antonio Pompeo per mettere in discussione gli equilibri interni al Pd provinciale, ridimensionare l’egemonia della componente maggioritaria Pensare Democratico. Ma sconfitto alle Provinciali dello scorso dicembre.

Le colombe sono state fatte alzare in volo dal vice Segretario regionale Sara Battisti e dal Segretario provinciale Luca Fantini. Con una posizione chiara: “Le Provinciali sono passate. Ora si deve pensare alle Regionali: non possiamo regalare alle Destre i dieci anni di buon governo Zingaretti”.

Nessuna risposta, nessuna dichiarazione ai media. I telefoni sono rimasti muti. Allora sono state messe in campo le colombe. Hanno dovuto fare i conti con la contraerea schierata sui cieli di Ferentino e Cassino.

Slitta la Direzione

Foto © AG IchnusaPapers

La Direzione Provinciale che oggi doveva indicare i 6 candidati Pd alla Regione (3 uomini e 3 donne) è stata rinviata a domani.

Le versioni sono due. La prima: il Partito non ha la lista pronta, mancano i nomi e quindi ha chiesto a Pompeo di rinviare. La seconda: l’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo non ha ancora deciso se candidarsi nel Pd ed ha chiesto ancora qualche ora. Ventiquattro, “per parlare con i miei“. I fatti dicono che Segretario Provinciale ed ex Presidente si sono sentiti al telefono e che la Direzione slitta dalle ore 18 del martedì alle 15.30 del mercoledì.

Subito dopo la Direzione è già stata convocata per mercoledì alle 18 una riunione con i fedelissimi nella quale Antonio Pompeo annuncerà la sua decisione. In questi giorni i falchi gli hanno consigliato di non candidarsi alle Regionali nel Pd, favorendo così l’elezione del candidato del Movimento 5 Stelle.

I rumors non confermati riferiscono di due suoi lunghi colloqui: uno con il sindaco di Firenze Dario Nardella che avrebbe chiesto ad Antonio Pompeo di continuare il suo lavoro al testo di riforma delle Province che aveva quasi portato in discussione alle Camere; solo la caduta del Governo Draghi lo ha impedito. Il secondo colloquio è avvenuto con il Segretario Regionale Bruno Astorre, per aggiornare il quadro politico interno in vista del Congresso nazionale. Nessuna conferma alle voci di un colloquio anche con i vertici nazionali di Azione.

La riunione solo con un Pd

Enzo Salera e Luca Fantini

Altrettanto tesa è la situazione a Cassino. Dove il sindaco Enzo Salera ha fatto saltare la riunione che si tiene ogni martedì mattina da tre anni e mezzo: dalla sua elezione a sindaco i capigruppo si incontrano una volta a settimana per fare il punto. Qualche volta era già capitato anche in precedenza: nulla di clamoroso. Se non fosse avvenuta però una cosa nel pomeriggio.

Enzo Salera ha convocato il gruppo consiliare del Pd. Non tutta la maggioranza, solo il gruppo del Partito Democratico. E nemmeno tutto: non hanno ricevuto l’invito alla riunione la presidente del Consiglio comunale (e consigliere regionale) Barbara Di Rollo, l’assessore al Commercio Arianna Volante. Assente anche la delegata alla Sicurezza e alla Municipale, Barbara Alifuoco.

Non sono nomi a caso: La presidente Di Rollo è l’unica che prima delle Provinciali ha detto con chiarezza che non avrebbe votato per il fronte sostenuto dal suo sindaco. Ed avrebbe sostenuto invece il fronte della sua componente, Pensare Democratico: che ha vinto eleggendo Luca Di Stefano alla guida della Provincia. Allo stesso modo Arianna Volante è espressione dei Giovani Democratici, cantera Dem allenata per anni da Luca Fantini prima di diventare Segretario Provinciale; e Fantini proviene da Pensare Democratico. Invece Barbara Alifuoco da mesi, ormai, è la prima indiziata per essere sostituita in giunta.

Verso il rimpasto lampo

Arianna Volante e Barbara Alifuoco

Dopo le Provinciali e prima delle Regionali di febbraio Enzo Salera vuole cambiare tutto. Non solo per colmare eventuali lacune in alcuni settori, ma soprattutto fidelizzare la sua giunta politicamente. Per questo starebbe valutando la sostituzione dell’assessore Alifuoco e dell’assessore Volante; mettendo in discussione anche la figura del Presidente d’Aula.

Lo scollamento con Arianna Volante si è registrato nelle scorse settimane, quando si è acuito il conflitto politico con la Direzione provinciale del Pd. Quando Enzo Salera ha alzato i toni dello scontro con il Segretario della Federazione, Arianna Volante ha ricordato le sue origini: “Enzo, chiedimi tutto, ma non di fare qualcosa contro Luca. Non lo farò mai” ha spiegato. Salera ha incassato: le lacune sul Commercio sono diventate più che altro una scusa per raffreddare i rapporti.

Sarà per questo che oggi, a differenza del vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici sempre in quota Pd Francesco Carlino, le colleghe Alifuoco e Volante non hanno avuto l’onore di partecipare alla riunione.

Il gelo con Di Rollo

Barbara Di Rollo con Sara Battisti

L’altra esclusa eccellente è il presidente del Consiglio. Nel corso dell’ultima riunione di Consiglio Comunale del 2022 Barbara Di Rollo ha partecipato anche con i galloni da Consigliere regionale del Lazio: subentrata in Aula al dimissionario Mauro Buschini che è diventato presidente di Egato Frosinone. Ma in quella seduta di Consiglio Comunale né Enzo Salera né altri esponenti della maggioranza le hanno fatto gli auguri. (Leggi qui: Silenzi, assenze e scortesie nell’ultimo Consiglio del 2022).

Ora anche l’esclusione dalla riunione del gruppo Pd. Tanto basta a Barbara Di Rollo per spiegare al sindaco che se i mancati auguri in Consiglio si possono perdonare, adesso è stato superato il confine. Non solo quello della buona educazione. “Non ne faccio neanche una questione personale. Il punto è che il sindaco Salera e il mio capogruppo, Gino Ranaldi, questa volta hanno avuto una grave mancanza di rispetto politico“.

Perché non invitare il presidente del Consiglio e due dei tre assessori? Cosa doveva deliberare di così importante questa riunione? L’urgenza sarebbe giustificabile solo con decisioni da prendere in vista della Direzione di domani per quel che riguarda le Regionali.

Dove metto la candidata

Nell’elenco dei falchi favorevoli a boicottare la lista Pd alle Regionali viene inserito anche Enzo Salera. Voci non confermate dicono che ha intenzione di non schierare la candidatura femminile destinata a fare tandem con Antonio Pompeo. E che alla base di questa possibilità ci sarebbe un tentativo di recuperare il rapporto con il suo spin doctor nonché assessore agli eventi Danilo Grossi.

Rapporti che si erano deteriorati alla vigilia delle Provinciali. Grossi non aveva fatto mistero delle sue perplessità per la strategia decisa dal sindaco: appoggiare un candidato presidente della provincia insieme a Fratelli d’Italia. Per Grossi che è dirigente regionale del movimento di sinistra Pop era davvero indigeribile.

Le voci dicono che Salera potrebbe spostare la sua candidata sulla Lista del Presidente Alessio D’Amato per fare tandem con un candidato di Pop.

Inoltre. È inevitabile che nella riunione si sia parlato anche di rimpasto. È tornato a circolare con insistenza il nome di Jole Falese, uno di quei nomi che non sarebbe propriamente gradito a Barbara Di Rollo. Ma Enzo Salera, del resto, aveva messo in guardia tutti subito dopo la sconfitta: “Da questo momento cadono tutti i veti messi sui nomi“.

Il capogruppo del Pd Gino Ranaldi prova a minimizzare: “Abbiamo parlato un po’ di tutto, ma niente di eclatante. Il rimpasto? Io credo che si farà, ma chiaramente la decisione spetta al sindaco“. Tradotto dal politichese all’italiano: si stanno cercando le persone per sostituire Arianna Volante, Barbara Alifuoco ed Emiliano Venturi. Solo una voce è stata captata dalla riunione, ma nulla di nuovo, un concetto che Salera aveva già espresso proprio su queste colonne: “Nessuno è intoccabile“.

È un segnale forte anche per la Direzione Provinciale che si riunisce nelle prossime ore.

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