Pompeo firma ed è subito corsa alla successione

Inizia a Ferentino il dopo - Pompeo. Uniti per Ferentino annuncia il suo 'reset' e rimprovera la totale assenza di indicazioni. Ma nel fronte del sindaco uscente il nome è quello dell'avvocato Galassi. Il centrodestra si riunisce nelle prossime ore. La via delle primarie

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Ha firmato. Nella sede nazionale del Partito Democratico Antonio Pompeo ha sottoscritto l’accettazione della sua candidatura al Consiglio regionale del Lazio. In quelle stesse ore diventavano irrevocabili le sue dimissioni da sindaco di Ferentino presentate lo scorso 22 dicembre.

Decadono con lui sia la Giunta comunale che il Consiglio. Allo stesso tempo perdono il diritto di sedere nell’Aula della Provincia i due consiglieri eletti in città: il presidente del Consiglio provinciale Luca Zaccari (Lega) ed Alessandro Rea (Polo civico). La città tornerà alle urne tra maggio e giugno per eleggere il nuovo primo cittadino e 16 Consiglieri comunali.

Parte oggi ufficialmente la corsa all’eredità di Antonio Pompeo che ha governato per quasi dieci anni.

Uniti ma non tanto

Apre le danze Uniti per Ferentino, il gruppo dell’assessore Giuseppe Virgili. Cinque anni fa si era candidato come sindaco perdendo la sfida con Pompeo. Poi tra i due è nata un’alleanza sul piano amministrativo. Che ora Virgili ed i suoi giudicano conclusa. In una nota spiegano che «La candidatura alle elezioni Regionali del Lazio pone fine all’esperienza da sindaco di Ferentino per l’avvocato Antonio Pompeo, del quale siamo stati fino all’ultimo minuto leali alleati». Fine dell’esperienza: la palla torna al centro.

Non è un cambio di fronte. È l’azzeramento di tutti i fronti. Perché «ad una azione amministrativa che abbiamo condiviso ed in più tratti contribuito a realizzare non fa però seguito alcuna indicazione per il futuro della nostra città: il comandante scende dalla nave senza lasciare istruzioni». In pratica: non è stata lasciata una traccia da seguire e allora si riparte da zero.

Dicono Virgili con l’ex presidente della Provincia Giuseppe Patrizi, il capogruppo e delegato allo Sport Nicola Dell’Olio, il consigliere comunale Paola Fiorini: «Più volte abbiamo sollecitato un confronto su questo tema. Lo abbiamo aperto quando un’indiscrezione di Alessioporcu.it ci ha rivelato che per la successione era stato individuato l’avvocato Vincenzo Galassi: figura per la quale nutriamo la massima stima professionale ed umana. Ma è sul piano politico che non possiamo condividere il metodo. Innanzitutto perché il sindaco Pompeo ci ha negato la fondatezza di quell’indiscrezione (ma poi altri elementi ci hanno portato a ritenere che fosse vera). Siamo stati totalmente esclusi da qualsiasi forma di dibattito interno sulla definizione del percorso da seguire per l’individuazione del futuro candidato sindaco sul quale coalizzarci per dare continuità a questa amministrazione». (Leggi qui: È Vincenzo Galassi il nome ‘in pectore’ di Pompeo. E leggi anche Galassi… ed è subito maretta).

Zero a zero e palla alle Primarie

Ma il confronto sulla scelta del candidato sindaco non è l’unico rimprovero evidenziato da Uniti per Ferentino. Che aggiunge «Non è stata questa l’unica circostanza in cui siamo stati tenuti fuori da importanti scelte amministrative, delle quali siamo venuti a conoscenza solo a cose fatte e per puro caso. Ma il nostro senso di lealtà ci ha spinto a continuare ad essere fedeli al patto di alleanza».

«Per contro, non abbiamo ricevuto la stessa sincerità. Non è così che si ripaga la lealtà di un alleato, non riteniamo che sia così che si lasci una città: ogni grande sindaco lascia sempre un percorso tracciato sul quale sviluppare un dibattito. Esattamente come avvenne per l’individuazione di Antonio Pompeo quando venne candidato».

Non è un’uscita dal fronte nel quale Virgili ed il suo Gruppo hanno lavorato in questi anni. Ma un reset. Dal momento che Pompeo nega di avere scelto a loro insaputa l’avvocato Galassi o chiunque altro come suo successore. «Tanto quanto ci siamo riconosciuti nell’azione amministrativa di questi anni, non ci riconosciamo in questo modo di lasciare la città: un modo non in linea con la storia dei sindaci di Ferentino. Ribadiamo, anche in questa sede, la nostra lealtà ad un progetto. Riteniamo che le Primarie di coalizione siano lo strumento con il quale individuare le figure più rappresentative della città. E che solo all’esito di quel voto, sia opportuno ragionare su alleanze e patti elettorali. Ma solo dopo avere consultato la città, dal momento che altro non è stato fatto da chi sarebbe stato lecito aspettarsi che lo facesse».

Il fronte compatto

Il presidente Galassi (al centro) con il Tesoriere dell’Ordine Fabrizio Zoli

Il resto del gruppo di maggioranza che sosteneva Antonio Pompeo però resta compatto. Dello schieramento fanno parte il Partito Democratico e la civiche Fare Futuro, Lista Pompeo, Gruppo Indipendente e Nuova Ferentino. Nessuno lo dice in modo ufficiale: ma il nome del candidato sindaco più accreditato resta quello dell’avvocato Vincenzo Galassi. È il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone, espertissimo nel diritto penale applicato alla Pubblica Amministrazione.

Allora chi parteciperebbe alle Primarie invocate da Virgili? Innanzitutto Ferentino nel Cuore altra storica civica di Ferentino guidata dell’ex vicesindaco Luigi Vittori; poi la civica Partecipare dell’ex assessore Massimo Gargani; ed il gruppo di Alessandro Rea e Andrea Pro. A loro in giornata si è aggiunta Cambiare: è una civica presente da oltre 10 anni nello scenario politico cittadino; al voto dl 2018 non è riuscita ad eleggere un consigliere ma ha già annunciato la sua presenza alle prossime amministrative. Vuole le primarie per individuare il candidato e metterà un proprio uomo. Ma le vuole all’interno di un’altra coalizione, diversa da quella in cui c’è Vittori con Fiorletta. (Leggi qui: Uniti per Ferentino… ma divisi dalle Primarie).

Indiscrezioni assicurano che allo stesso tempo però sia in corso una sottile azione diplomatica con la quale individuare una sintesi tra i gruppi che puntano alle Primarie. Il punto di caduta sarebbe l’ex sindaco Piergianni Fiorletta. È sul suo nome che un anno e mezzo fa si è consumata la rottura verticale tra l’area di Vittori (con Fiorletta) ed il sindaco Pompeo, contrario ad un ritorno in campo del suo predecessore.

ll centrodestra intanto…

Torna a dare segnali di esistenza il centrodestra di Ferentino. Si era riunito nelle scorse settimane: aveva intuito la possibilità di un reset totale sul campo di Pompeo ed aveva scelto di aspettare. Per veder quali schieramenti si sarebbero formati. E decidere si conseguenza.

Nella giornata di giovedì ci sarà una riunione per aggiornare il quadro politico. Troppo presto per decidere se formare una coalizione unitaria di centrodestra o attendere ulteriormente. Non tutti credono che ci saranno le Primarie.

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