Pompeo: “La Cosap? E’ tutta colpa di Iannarilli”

La tassa sui passi carrabili c’è e sta per tornare a pesare sulle tasche dei cittadini della provincia di Frosinone. Le ventimila lettere che stanno per essere spedite non erano un’invenzione dei giornalisti (leggi qui il precedente). A confermarlo è direttamente il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Che individua anche un responsabile di tutto quello che sta accadendo: il suo predecessore Antonello Iannarilli.

Il presidente in carica non ci sta a passare per quello che ha rimesso la tassa. Semmai è quello che si è ritrovato con il cerino acceso in mano.

Lo ha spiegato con chiarezza nelle ore scorse “Nel 2010 è stata solamente sospesa la riscossione della Cosap. E’ elementare comprendere che sospendere un canone non equivale ad eliminarlo“. E che la riscossione fosse stata solo sospesa, stando alla versione di Pompeo, l’amministrazione Iannarilli lo sapeva benissimo perché “il residuo di riscossione della Cosap è previsto nei consuntivi 2010 e seguenti approvati dall’amministrazione Iannarilli“. Tradotto dal linguaggio avvocatese burocratico: Iannarilli sapeva bene di non avere eliminato la tassa perché aveva riportato in bilancio le somme che dvevano essere riscosse.

Un dettaglio che consente a Pompeo di far scattare l’affondo: “I casi sono due: o Iannarilli non conosceva i bilanci che ha approvato. Oppure se li conosceva, perché ha mantenuto le somme da incassare nel capitolo dedicato alle tasse da riscuotere?

 

E si arriva alle ventimila lettere in arrivo. “Per la Cosap del 2010, la cui riscossione è stata sospesa cinque anni fa, dunque, gli avvisi devono essere inviati obbligatoriamente entro il 31 dicembre di quest’anno,  per evitare la prescrizione quinquennale. Lo dice semplicemente il Codice Civile. Dunque se non emettessimo oggi gli avvisi per il 2010 sarebbe causato un danno erariale all’ente. Conseguenze che vorrebbe evitare chiunque si trovasse oggi ad amministrare la Provincia. Per quanto riguarda il pagamento, è evidente che la Provincia di Frosinone verrà incontro ai contribuenti, anche con forme di rateizzazione, le più ampie possibili, perché questo è nella nostra facoltà”.

Questa è la situazione per l’anno 2010: c’era un residuo da incassare, ad un certo punto è stato detto ai cittadini che non si doveva più pagare la Cosap, il residuo è rimasto lì congelato ed ora deve essere riscosso. Ma per il 2011 ed il 2012?

Iannarilli aveva ragione, la tassa risulta eliminata, come conferma lo stesso presidente Pompeo: “E’ opportuno allora precisare che non sarà richiesto il pagamento per le annualità 2011 e 2012 semplicemente perché sono state eliminate dalle “precedenti” amministrazioni. Viceversa le annualità 2013 e successive, ripristinate dalle “precedenti” amministrazioni, saranno richieste entro i termini di scadenza della prescrizione”.

Ma c’è una cosa che Antonio Pompeo vuole sia chiara: “che venga asserita, in ogni ambito, la verità e non si continui a confondere i cittadini con speculazioni politiche e demagogiche”. Quali speculazioni? Vuole che tutti sappiano come a lui non piace mandare le tasse. ma è obbligato a mandarle: “A nessun amministratore piace inviare tributi ai cittadini ma a nessuno di noi è consentito ignorare le norme. Detto ciò ritengo chiusa ogni polemica sull’argomento”.