Pompeo, “La mia amica Meb e la mia città Ferentino”

Dagli anni delle Leopolde a quelli della maturità politica. Cosa c'è dietro la visita di Maria Elena Boschi a Ferentino. Chi è Francesco Pompeo e dove vuole arrivare

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Si erano conosciuti quando tutto stava ancora prendendo forma. Quando il leit motiv era la rottamazione della vecchia generazione di un Partito che in quel momento era il più grande nel panorama della sinistra europea. Come siano andate poi le cose è storia conosciuta. Ma è in quelle Leopolde alla ricerca di nuovi talenti e idee che vennero a contatto Maria Elena Boschi e Francesco Pompeo: entrambi all’epoca erano due perfetti sconosciuti.

Lei è diventata ministro e donna simbolo di un’area politica. Lui è laureando in “Scienze politiche e relazioni internazionali”, già socio di due start up a soli 23 anni, Francesco Pompeo è cresciuto tra i Millennials di Matteo Renzi ed è stato protagonista di tante battaglie per i diritti degli studenti e la coesione sociale. È quell’amicizia e quella frequentazione ad avere contribuito alla tappa elettorale fatta l’altro giorno da Maria Elena Boschi a Ferentino (Leggi qui: Il fattore Meb sulle elezioni di Ferentino).

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Ha costituito la lista del Terzo Polo ma non si candiderà in prima persona.
Francesco Pompeo

«La politica mi ha insegnato che non bisogna farla per carriera e non si deve fare per puntare ad una poltrona. In un gruppo c’è chi coordina, chi propone, chi si incarica di rendere azione amministrativa le idee di tutti. In queste elezioni mi faccio da parte per dare spazio a giovani laureati e professionisti che sono i rappresentanti di una generazione. Sono persone che hanno tanto da dimostrare e soprattutto da costruire».

In questo modo è come dire ‘Armiamoci e partite‘…

«No. Niente affatto. Io sono al fianco dei sedici candidati, porta a porta, per dire a tutti perché Alfonso Musa deve essere il prossimo sindaco di Ferentino. Ci metto la faccia, ci metto la voce, le idee. È un gioco di squadra».

L’altro giorno ha condotto il confronto con Maria Elena Boschi.

«Penso che sia stato molto produttivo. Le immagini dicono che è stato molto partecipato. La sala meeting era piena e l’attenzione è rimasta alta dall’inizio alla fine dell’evento. Significa che c’è interesse nei confronti del Terzo Polo, ma soprattutto c’è la voglia di confrontarsi su temi veri, reali, necessari per lo sviluppo della nostra città».

Nelle ore scorse, dall’altro fronte l’assessore Giuseppe Virgili ha commentato le visite dei big nazionali a Ferentino ricordando che in queste elezioni si sceglie chi risolve i problemi della città, non chi va a Montecitorio… (Leggi qui: Virgili «Ecco perché feci bene ad andare via dalla maggioranza»).

«La presenza dell’onorevole Boschi testimonia quanto il progetto di Ferentino sia concreto e possa essere preso ad esempio. Fa sorridere sapere che dopo pochi mesi il Terzo Polo faccia agitare chi si professava vincitore. So bene quanto sia fondamentale conoscere e farsi contaminare da visioni ed esperienze altrui. Mi dispiace che l’ex assessore non fosse presente all’evento. Avrebbe sicuramente compreso il valore aggiunto dato ai giovani della nostra lista. Maria Elena Boschi viene da un territorio come il nostro, non da Marte. E ci ha offerto uno spunto. Vista la carenza di proposte, voglio regalarlo ai nostri avversari: l’organizzazione di assemblee di quartiere per monitorare ogni mese l’attuazione del programma elettorale. Ferentino non ha bisogno di una minestra riscaldata. Ferentino ha bisogno di Futuro».

Tutti i candidati puntano su Ferentino come città d’arte, con un’economia che non sia legata al ‘Mordi e fuggi’

«Ferentino è una città che ha tantissimo potenziale, soprattutto dal punto di vista artistico e culturale. Rispetto al turismo mordi e fuggi, non si è fatta una seria analisi delle sue motivazioni, senza cui è impossibile trovare soluzioni. Non ho la prosopopea di dare una ricetta invertire la rotta, ma posso fare delle proposte per sperimentare potenziali migliorie. Sono nel campo della comunicazione e del marketing, e la prima regola è sperimentare e riproporre quello che va bene».

Da chi dovremmo prendere esempio?

«Tra le buone pratiche di altre città penso a quelle di Pisa. Hanno integrato tecnologia e intelligenza artificiale per proporre pacchetti personalizzati e percorsi culturali su misura per le proprie esigenze. Bisogna sviluppare le nuove tecnologie nel tessuto turistico-culturale ma ovviamente serve attirare il turista sulla nostra terra. Per questo proponiamo uno specifico “Servizio per il turista”. È necessario continuare l’opera di tutela e riqualificazione dei tesori culturali cittadini, puntando anche al pieno sviluppo turistico della riserva naturale del Lago di Canterno e del Castello di Porciano».

A Ferentino sono stati concentrati nella stessa zona un casello autostradale, l’accesso alla superstrada, una moderna stazione ferroviaria alla quale si dovrebbe aggiungere l’Alta velocità. Ma lo sviluppo della zona è rimasto un miraggio. Quali per voi le cause?

«Io lo vedo come qualcosa di buono che è stato fatto, deve essere migliorato e verrà perfezionato. Abbiamo un polo industriale che si sta sviluppando grazie agli investimenti che sono stati attratti e sono arrivati sul territorio negli ultimi anni. Siamo a favore della buona industria. Istituiremo un Servizio nel Suap, lo Sportello unico per le attività produttive, proprio per ricercare finanziamenti per l’innovazione imprenditoriale e le nuove tecnologie. Serve puntare anche e soprattutto su questo per lo sviluppo dell’area. Agevoleremo, inoltre, l’incontro delle piccole imprese con istituzioni, mondo bancario e investitori».

In concreto?
da sinistra: il candidato sindaco Alfonso Musa con Francesco Pompeo, Maria Elena Boschi, Antonio Pompeo

«Noi proponiamo di organizzare eventi e fiere di caratura nazionale, proprio per valorizzare il tessuto industriale. E accogliere nicchie di determinati settori. A livello personale ho fatto parte di due start up e ho conosciuto tantissimi ragazzi che offrono prodotti interessanti e innovativi, capaci di attirare investitori non solo a livello nazionale ma anche mondiale. Noi vogliamo incentivarli creando spazi di coworking e varie opportunità per far sì che restino sul territorio invece di andarsene nel resto d’Italia o all’estero».

In questi anni sono stati i giovani a portare al centro dell’attenzione la tematica dell’Ambiente…

«Sicuramente la raccolta differenziata dei rifiuti. Grazie a questa squadra arriverà oltre il 70%. Nel 2013, finché è stato sindaco il ricandidato Piergianni Fiorletta, era quasi inesistente: si attestava al 9%. Negli ultimi dieci anni amministrazione comunale e cittadini hanno raggiunto insieme quota 63%. Non ci basta tagliare il traguardo del 65%. Spingeremo Ferentino oltre il 70%: meno produzione di indifferenziata, meno tasse per i cittadini. A Ferentino è stata già realizzata un’isola ecologica di 24mila metri quadri in via Bagnatore. Vogliamo continuare anche a incentivare il riciclo dei materiali recuperabili. Per questo si punterà sul “Mercato del riuso”, per riutilizzare e riparare beni di seconda mano, perché la prima regola deve essere produrre meno rifiuti possibili».