Pompeo, l’uomo che spacca il centrodestra

Negli ultimi otto anni nessuno ha diviso la coalizione avversaria come il presidente della Provincia. Un modello che ora verrà tentato anche per le prossime Comunali.

Nessuno come Antonio Pompeo ha spaccato il centrodestra in provincia di Frosinone negli ultimi anni. Ha iniziato nel 2014, quando Francesco Scalia lo candidò a presidente della Provincia con l’appoggio di mezzo Pd, del Nuovo Centrodestra di Alfredo Pallone e di Forza Italia all’epoca di Mario Abbruzzese. Andando a segnare in modo importante una frattura che poi si è riverberata negli anni successivi.

Signori si spacca

Antonio Pompeo e Daniele Maura

Fino al 2018, quando i franchi tiratori del centrodestra hanno fatto a pezzi la candidatura alla presidenza di Tommaso Ciccone. Nella consiliatura che si è appena conclusa, con le deleghe alla presidenza dell’aula affidate a Daniele Maura (Fratelli d’Italia), Pompeo ha determinato la rottura tra il partito di Giorgia Meloni e la Lega. Ma anche con Forza Italia.

Il coordinatore provinciale del Carroccio Nicola Ottaviani e gli esponenti forzisti hanno più volte criticato Fratelli d’Italia. Adesso, cambiata la consiliatura, le deleghe alla presidenza dell’aula sono state affidate al leghista Luca Zaccari. Il che ha determinato l’attacco del senatore e presidente provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini alla Lega di Nicola Ottaviani.

Ma non è successo soltanto questo, a giudicare dall’ira funesta dell’onorevole Francesca Gerardi, per nulla contenta del fatto che tutto questo aveva provocato anche l’indicazione di Andrea Amata capogruppo provinciale del Carroccio. Evidentemente a sua insaputa. (Leggi qui Lega, giù le mani dal capogruppo).

Divide et impera

De Angelis e Pompeo

Nessuno quindi come Antonio Pompeo ha provocato tante divisioni nel campo del centrodestra. Ma anche nel Pd a voler essere completi nell’analisi. La frattura iniziale nel 2014 tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia è andata avanti per diverso tempo e Antonio Pompeo ha faticato non poco per ricucire i rapporti con l’altra parte del Pd.

Poi c’è stata la svolta, anche grazie al lavoro dell’allora segretario provinciale Simone Costanzo. Nella scorsa consiliatura ci sono stati scambi di battute senza mediazioni tra Antonio Pompeo e Sara Battisti sulla nomina di Daniele Maura presidente dell’aula consiliare.

Adesso però tutto è rientrato, anche grazie all’intesa raggiunta tra lo stesso Antonio Pompeo e Francesco De Angelis.

I fatti dicono che il modello Pompeo ha funzionato: è riuscito a spaccare il centrodestra a tutto vantaggio della governabilità di un ente guidato dal centrosinistra. Lo stesso modello trasversale ora potrebbe essere replicato anche a Frosinone. Spaccando quelli che fino ad oggi sono stati i poli.