E Pompeo, zitto zitto, si fa il Partito dei sindaci

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Simone Cretaro li ha definiti «i sindaci della responsabilità». Al termine del voto sulla risoluzione c’è stata una riunione nell’ufficio del presidente Antonio Pompeo, il quale, dal punto di vista politico, vede il bicchiere mezzo pieno. Perché è evidente che nell’ambito dei sedici sindaci che hanno votato no alla risoluzione e di alcuni di quelli che soni usciti al momento della votazione, Pompeo vede una possibile prospettiva politica.

Anche perché Fausto Bassetta, Simone Cretaro, Vincenzo Quadrini, Lucio Fordalisio e tanti altri da mesi sono al fianco di Antonio Pompeo sulla questione del servizio idrico. Anche quando è apparso evidente che il centrodestra aveva la maggioranza e che altri esponenti dei Democrat avrebbero votato per la risoluzione.

Si tratta di un dato politico da non sottovalutare. Perché se il voto dell’altro giorno da un lato ha decretato la vittoria del fronte favorevole alla risoluzione (guidato da Nicola Ottaviani, Carlo Maria D’Alessandro, Roberto De Donatis e Roberto Caligiore), dall’altro ha fatto emergere il ruolo di Pompeo all’interno del Pd e dello schieramento di centrosinistra.

Al punto che più di qualcuno già parla apertamente di “partito dei sindaci”. Un aspetto che può rompere schemi e alleanze tradizionali e aprire nuovi scenari. Anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, nei quali Antonio Pompeo è destinato a svolgere un ruolo sempre più centrale.

A partire dalle prossime elezioni provinciali, che il Pd non può permettersi di perdere. La sensazione è che Pompeo punterà subito sul partito dei sindaci.

 

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