Un autunno di grandi sfide, ma alla fine non è che sia cambiato poi molto

Il centrodestra si riscopre unito e adesso Mario Abbruzzese e Gianluca Quadrini rischiano perfino di dover andare d’accordo. Ottaviani si prende il palco della Lega. E nel Pd De Angelis e Pompeo sono dove sono sempre stati: il primo con Zingaretti, l’altro con Renzi. Forse.

La prova di forza della piazza di Pontida, ma anche la prospettiva di un centrodestra che torna ad essere unito, specialmente dopo il faccia a faccia ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Inoltre il leader della Lega che ha invitato i segretari delle sezioni del Partito ad aprire le porte agli scontenti del Movimento Cinque Stelle ma anche dei Democrat.

Nel centrosinistra invece l’ombra lunghissima della possibile scissione di Matteo Renzi, che costringerebbe il Pd a dover fare i conti con un oggettivo indebolimento. Infatti sia il segretario Nicola Zingaretti che il ministro della cultura Dario Franceschini hanno invitato Renzi a non farlo, a restare in quella che, hanno sottolineato, è “casa tua”.

Dopo l’agosto politico più imprevedibile della storia repubblicana, che ha cambiato governo ed equilibri, ci avviamo verso un lungo autunno di ulteriori e forti sconvolgimenti sul piano politico. In Ciociaria pure potrebbe cambiare molto. Nella due giorni della Lega al Nord abbiamo visto il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani intervenire da protagonista all’assemblea degli amministratori del Carroccio. Applaudito perfino da Salvini. Mentre, dopo l’appello del Capitano a Pontida, ora sia il coordinatore regionale Francesco Zicchieri che quello provinciale Francesca Gerardi dovranno cercare di individuare gli scontenti nelle file pentastellate e del Pd. Ne vedremo delle belle.

Nei Democrat l’area di Francesco De Angelis e Mauro Buschini resterà al fianco di Nicola Zingaretti, quella di Antonio Pompeo a questo punto guarda con attenzione alle mosse di Matteo Renzi. (leggi qui La scissione di Renzi e quel legame particolare tra Achille Variati e Antonio Pompeo). Mentre nel centrodestra, dopo un’estate di contrapposizione durissima e quotidiana, rischiano di dover andare d’accordo Forza Italia e Cambiamo, Mario Abbruzzese e Gianluca Quadrini.

È cambiato tutto. O forse niente.