Porta in faccia al fantasma dei Cinque Stelle 

Azione ribadisce una linea che alle Regionali del prossimo anno potrebbe essere molto preoccupante per il Pd. Porta in faccia al M5S. Che fino a questo momento però a Frosinone non si è schierato. E forse nemmeno ci sarà. Ma nonostante questo le truppe di Calenda stanno contro il centrosinistra

Carlo Calenda lo ha ribadito per la centesima volta anche in queste ore: Azione non vuole stare in alleanze dove ci siano i Cinque Stelle. In nessuna città italiana nella quale si andrà al voto. Perché i Cinque Stelle, ha detto, sono quelli del no a tutto.

L’europarlamentare ha spiegato che l’obiettivo tra un anno è mettere insieme una coalizione centrista nella quale non si parli di destra e sinistra o di fascismo e comunismo.

Il fantasma dei 5 Stelle

Antonello Antonellis

A Frosinone il Segretario provinciale Antonello Antonellis alle comunali del Capoluogo ha deciso che Azione appoggerà Mauro Vicano con una lista che sarà guidata dal consigliere comunale Alessandra Sardellitti.

È una situazione emblematica. Perché il M5S non sta con il Campo Largo costruito dal Partito Democratico, non ha ancora annunciato dove starà la sua lista ed i tre deputati eletti a Montecitorio tra Frosinone ed Alatri non hanno espresso un solo concetto pro o contro il Campo Largo; è noto che due di loro siano geneticamente contrari al dialogo con il Pd. È addirittura possibile che il M5S sia il grande assente alle prossime Comunali.

Ma nonostante questo, il MoVimento ha condizionato la scelta del candidato sindaco: ponendo il veto sul nome dell’ex Dg Asl Mauro Vicano e non ponendolo sull’ex sindaco Domenico Marzi. Tanto è bastato per la scelta di Azione: No ad alleanze dove ci sia il Movimento 5 Stelle e nemmeno a quelle dove in qualche modo abbia inciso.

Si tratta adesso di prendere i voti, sperando che si possa arrivare al ballottaggio e poi essere determinanti.

Obiettivo possibile

Un obiettivo che ci può stare nel capoluogo ciociaro. Quando le elezioni saranno state archiviate bisognerà però capire cosa è successo quando la coalizione di centrosinistra ha azzerato il lavoro fatto per un anno dal Pd, scegliendo il Campo largo e puntando su un altro candidato a sindaco. Servirà specialmente per le Regionali, dove Calenda potrebbe già ripetere il tipo di schema annunciato per le politiche: una coalizione di centro.

Alle Regionali non esiste il doppio turno e siccome nel Lazio la partita tra centrodestra e centrosinistra è sempre molto equilibrata, altre forze in grado di prendere voti possono rivelarsi decisive.

Carlo Calenda ha pure aggiunto che Azione non può dialogare nemmeno con coalizioni dove c’è Fratelli d’Italia, tuttavia il no ai Cinque Stelle sembra essere prevalente. Pure questo lo vedremo ai ballottaggi, anche a Frosinone se ci si arriverà. Con le scelte concrete. Mettiamo l’ipotesi che al secondo turno arrivino Riccardo Mastrangeli e Domenico Marzi, poi Azione dovrà indicare chi votare. Potrebbe non farlo ufficialmente, ma si capirebbe comunque da mille particolari.

Infine ci sono i fatti già avvenuti: al partito di Calenda stanno aderendo in Ciociaria diversi politici provenienti Pd. Per primi gli ex consiglieri provinciali Alessandra Sardellitti e Massimiliano Quadrini. Anche questi sono segnali che vanno letti pensando alle Regionali.