Portare Marzi al ballottaggio: la missione di De Angelis

Il leader del Pd ha le idee chiare su come provare a strappare Frosinone al centrodestra. Ma Riccardo Mastrangeli non si farà cogliere impreparato. Al secondo turno decisivi pure Vicano e Iacovissi.

Dopo aver convinto Domenico Marzi ad accettare la candidatura a sindaco e aver fatto la stessa operazione con Fabrizio CristofariNorberto Venturi per quanto riguarda la presenza nella lista del Pd, adesso Francesco De Angelis deve definire la coalizione con la quale il centrosinistra cercherà di strappare al centrodestra il Comune capoluogo. Specialmente a livello di liste e di persone che le comporranno.

Alla fine Michele Marini ci sarà con la sua civica per un motivo semplice: vuole tornare sulla scena politica del capoluogo e dopo un’intera vita politica nel centrodestra non può cambiare collocazione adesso.

Traguardo ballottaggio

Riccardo Mastrangeli

Francesco De Angelis sa che a Frosinone le elezioni si vincono attraverso quei voti che in altre occasioni (politiche o europee) vanno al centrodestra. Saranno quindi importanti voti della Lista Marzidel Polo Civico e della lista di Carlo Gagliardi e Carmine Tucci. Da questi voti dipende innanzitutto la possibilità di arrivare al ballottaggio. Con almeno sei candidati a sindaco (è questa la situazione che si sta profilando) è arduo pensare che qualcuno possa vincere al primo turno. Per De Angelis la missione è quella di portare Domenico Marzi alla sfida diretta.

Però Riccardo Mastrangeli non sta certamente a guardare: insieme a Nicola Ottaviani sta preparando tutti gli scenari possibili, anche quelli del secondo turno. Dal numero di liste che schiererà e dai candidati che ci saranno si capirà a quale situazione si sta preparando Riccardo Mastrangeli

Fattori decisivi

Vincenzo Iacovissi (Foto: Raffaele Verderese © Imagoeconomica)

C’ è anche un altro fattore destinato a rimanere in seconda fila fino a quando non sarà terminato lo spoglio delle schede del primo turno: le possibili alleanze con gli altri protagonisti. De Angelis dà per scontato un successivo accordo con Vincenzo Iacovissi e con il Psi di Gian Franco Schietroma. In effetti è l’approdo più naturale, ma in questo tipo di quadro politico, pure nazionale e regionale, le sorprese sono dietro l’angolo. 

Mauro Vicanolavora per ottenere un risultato ragguardevole per poi rappresentare di fatto l’ago della bilancia. In effetti l’incognita maggiore di questa campagna elettorale nel capoluogo è proprio lui. Tutti hanno cercato di ridimensionare quello che è successo, ma appare impossibile evitare una riflessione profonda dei protagonisti. 

Mauro Vicano doveva essere il candidato unico dell’intera coalizione di centrosinistra. Non ha fatto mezza polemica perché aspetta di vedere quanti voti riuscirà a prendere. Soltanto dopo deciderà su un ventaglio di ipotesi possibili. Il centrosinistra sbaglia se pensa che le scelte di Vicano saranno automatiche.