Il Porto non può attendere: via alla nuova governance

Foto: Alessandro Paris / Imagoeconomica

Perché il presidente Musolino ha rotto gli indugi. E varato subito il Comitato Portuale. Nominato il Segretario generale. Che come primo atto si taglia lo stipendio. Per lui è un ritorno dopo la rotta di collisione con il precedente presidente. Gaeta si è già mossa

Non c’è tempo da perdere. Ora il bilancio di previsione 2021. Bisogna fare presto perché i margini di spesa potrebbero ridursi entro il prossimo aprile. E i dati, poco idilliaci, dell’attività 2020 sollecitano un rilancio operativo dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Con questo monito Pino Musolino presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha insediato il nuovo comitato di gestione.  (Leggi qui La tempesta Covid si abbatte su ogni porto del Lazio).

Il presidente Pino Musolino

Un’operazione arrivata a sorpresa. È bastata una concertazione con l’ufficio legale dell’ente per rendere operativo il comitato portuale nonostante non sia stato ricostituito il suo “plenum”. All’appello manca ancora il rappresentante designato da Roma Capitale che per arrivare alla sua scelta ha deciso, tardivamente, di pubblicare un avviso pubblico (ancora aperto). Non è stato un colpo di mano: “La Città Metropolitana di Roma, adeguatamente informata, ci ha dato il via libera per continuare  l’insediamento degli organi dell’ente“.

La governance è operativa

Poco importa, dunque, se Roma è in ritardo: il presidente dell’Adsp ha deciso di ricostituire il comitato con le sole designazioni già formalizzate. Ci sono quelle riconfermate di Roberto Fiorelli indicato dalla Regione Lazio e di Emiliano Scotti (area Lega) del comune di Civitavecchia. Ma l’ex presidente dell’ente Giovanni Moscherini ha confermato l’intenzione di impugnare davanti il Tar la conferma di Scotti. (Leggi qui Moscherini ‘vede losco’ e mette mano alle carte bollate).  Musolino ne ha preso atto ma ha ugualmente deciso di rendere operativa la sua governance: i problemi, acuiti dal Covid, nei tre porti dell’Authority richiedono un’immediata risoluzione.

Il Segretario Generale Paolo Risso

Il primo: la scelta del nuovo responsabile della struttura burocratica organizzativa dell’Adsp. La scelta per il ruolo di Segretario generale è caduta su Paolo Risso. Il suo è un ritorno nella stanza dei bottoni dell’Authority: ne è stato direttore amministrativo  ed a capo della delicatissima Area Finanziaria.

La nomina è stata votata all’unanimità. Sulla scrivania del presidente Musolino martedì era arrivata, via Pec, un’altra candidatura. L’aveva presentata un militare: il capitano di Vascello Lorenzo Savarese, ex comandante del porto di Fiumicino ed ex vice comandante di quello di Civitavecchia.

Chi è Risso

Il Comitato di Gestione dell’Authority portuale

Laureato in Economia Aziendale, il neo segretario generale dell’Authority ha collaborato con il Ministero della Salute, con il ministero dell’Economia e delle Finanze (referente con la Regione Lazio per la realizzazione della nova tessera sanitaria). Tantissimo poi con la Regione Lazio quando al governo c’era Francesco Storace.

Risso era nella Segreteria tecnica dell’assessore all’Informatica e da lì è diventato un punto di riferimento della Lait Spa, Lazio Innovazione tecnologica che surrogava nei primi anni 2000 l’ex Laziomatica spa. Di questa società in house della Regione è stato direttore dello sviluppo Progetto, responsabile dell’unità del Sistema informativo regionale sanitario, del progetto speciale “Spesa Farmaceutica“, della direzione “Amministrazione”.

Risso dal 2009 al 2013 ha guidato la Direzione Amministrativa dell’Asl Roma F gestendo 11 unità operative complesse ed un budget annuo di 470 milioni di euro.

Entrato in Adsp a Civitavecchia dopo qualche tempo è venuto in contrasto con l’allora presidente Francesco Maria di Majo per la promessa non mantenuta di sostituire la segretaria generale Roberta Macii. Il funzionario ha deciso, dopo due anni, nel 2019 di lasciare l’Adsp per trasferirsi nell’ufficio di Coordinatore generale del prestigioso Idi, l’istituto  Dermopatico dell’Immacolata. Ora il rientro.

Mi taglio lo stipendio

(Foto: Imagoeconomica)

Il bilancio 2021 non è stato ancora approvato: a dicembre la bozza venne bocciata dal precedente comitato di gestione dopo le severissime censure dei revisori dei conti che nel frattempo sono stati prorogati dal Ministero. Inoltre c’è stato il crollo dei traffici (Leggi qui).

Tutto questo impone qualche sacrificio. Il neo segretario Risso traccia la rotta e si taglia lo stipendio “condividendo le difficoltà di questa sfida anche in considerazione delle difficoltà di bilancio dell’ente”.

Per Musolino “Si tratta di un segnale concreto di attaccamento al progetto di ripartenza del porto, non comune e che dà la cifra dell’uomo prima che del professionista”.

Presente al passaggio di consegne con Risso anche la dottoressa Angela Andriani. Ha svolto negli ultimi due mesi l’incarico di Segretario generale facente funzioni senza percepire alcuna indennità di carica aggiuntiva rispetto al suo compenso da dirigente: “Mi ha supportato nell’affrontare le numerose emergenze sul tappeto, assumendo questo onere e questa responsabilità con un entusiasmo e una energia che non erano per nulla da me date per scontate” ha concluso Musolino.

Gaeta si muove al Porto

MASSIMO MAGLIOZZI

Gaeta non perde tempo e si muove. A cercare un contatto diretto con il presidente dell’Autorità di sistema portuale è stato in queste ore il neo assessore alla portualità, l’ex sindaco Massimo Magliozzi. (Leggi qui Lo spottone di Mitrano a Magliozzi cheta (quasi) tutti).

Si è presentato presso la sede gaetana dell’Adsp. L’ha fatto per parlare con il responsabile di filiale, Lucio Pavone che di Magliozzi era il principale avversario tra i banchi di opposizione quando era capogruppo di Rifondazione Comunista. Un’altra era fa.

Magliozzi e Pavone hanno effettuato una ricognizione sui lavori in corso all’interno e all’esterno del porto commerciale di Gaeta. E Magliozzi ha subito bussato a denari: “Ma per caso sono ancora disponibili alcuni milioni di euro che, stanziati dal Cipe per il potenziamento del Salvo D’Acquisto, non sono stati spesi?” ha interrogato il neo assessore alla Portualità di Gaeta.

A cosa gli servono? L’amministrazione ha in progetto la realizzazione di un sottopasso all’altezza della chiesa di San Carlo sulla Flacca. Lo sviluppo della portualità deve coniugarsi con il rilancio della vicina mobilità e a Gaeta questa è molto di più di una priorità

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