Possibilità di tregua: nessuna. Ad ottobre i candidati

Nessuna pace tra le due anime del centrosinistra. A Ferentino si andrà alla conta. Lo conferma l'ex vicesindaco Vittori: ad ottobre ci sarà l'annuncio della candidatura. Fiorletta in pole. Pompeo aspetta le Politiche. Poi osserverà il riassestamento della politica. Ma anche lui è pronto ormai all'annuncio

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Nessuna pace elettorale. Nessuna intesa e nessun compromesso. Alle elezioni Comunali 2023 andranno allo scontro ed alla conta. E poco conta che per anni siano stati insieme, nello stesso lato della barricata politica: che abbiano combattuto gli stessi avversari e per un tratto abbiano governato insieme Ferentino.

Questa volta non ci sarà pace tra il gruppo di maggioranza che fa riferimento al sindaco Antonio Pompeo e Ferentino Nel Cuore la lista dell’ex vicesindaco Luigi Vittori che alle prossime elezioni vuole riproporre l’ex primo cittadino Piergianni Fiorletta.

Noi andiamo per la nostra strada

Piergianni Fiorletta, Francesco Scalia e Luigi Vittori

Oggi è stata proprio Ferentino nel Cuore a confermare lo strappo diventato insanabile. Il leader del gruppo, l’ex vicesindaco Luigi Vittori ha spiegato che “non tornereremo più con Antonio Pompeo, sia lui e sia noi la scelta l’abbiamo già fatta“.

Per ‘scelta’ Vittori intende l’appoggio alla ri candidatura di Piergianni  Fiorletta.

La rottura tra Antonio Pompeo e Luigi Vittori c’è stata a dicembre quando il primo cittadino ha tolto la delega di vicesindaco a Vittori; il quale, come risposta si è dimesso anche da assessore ed è uscito dalla maggioranza.

A determinare la decisione di Pompeo sono stati due fattori su tutti. Il primo: la decisione di Ferentino nel Cuore di appoggiare l’ex sindaco Fiorletta nel 2023 andando contro il resto della maggioranza che vuole il rinnovamento nella continuità; cioè un nome che sia gradito a Pompeo. Il secondo: PPompeo imputa a Ferentino nel Cuore una serie di riunioni segrete con cui portare altri Consiglieri nel loro Gruppo per alterare gli equilibri interni alla maggioranza e poterla così condizionare, mettendo in difficoltà Pompeo.

La candidatura ad ottobre?

Claudio Pizzotti, Antonio Pompeo e Piergianni Fiorletta

I rumors azzardano che già a settembre Ferentino nel Cuore potrebbe presentare la candidatura di Fiorletta a sindaco per il 2023. Alla precisa domanda Vittori glissa spiegando che il 1 ottobre, giorno del suo compleanno ci sarà un evento di Ferentino nel Cuore.

Chi seguirà Fiorletta nella sua avventura? Sempre stando ai rumors avrà l’appoggio dell’assessore Massimo Gargani, degli ex consiglieri Nando Sorteni e Gianni Bernardini e dell’ex assessore Luca Bacchi. Più figure giovani sulle quali costruire il rinnovamento ed avviare una nuova stagione.

Ed il gruppo di Antonio Pompeo? Dopo le indiscrezioni sulla cena della scorsa settimana ora le indiscrezioni filtrano con il contagocce. Su questo fronte i rumors dicono che molto dipenderà dai risultati delle prossime elezioni Politiche di fine settembre. Ci sarà una conta sulla distanza. Poi si ragionerà sulle Regionali. (Leggi qui: Pompeo l’ambiguo guarda alle Regionali).

Antonio Pompeo romperà gli indugi e deciderà cosa farà nel Partito Democratico: se resterà o parteciperà alla costruzione di un soggetto politico più di matrice centrista e renziana. E se si candierà alla Regione nel Pd o nel nuovo soggetto politico. A fine settembre è previsto un incontro con i fedelissimi per la decisione finale.

Le truppe di Pompeo

Oggi Antonio Pompeo può contare sul gruppo del Pd (tranne l’area che si riconosce nelle posizioni di Fiorletta e Vittori), nella civica Nuova Ferentino del presidente del Consiglio comunale Claudio Pizzotti, nella sua Lista Pompeo, nel gruppo di Insieme per Ferentino dell’ex candidato sindaco ed oggi suo alleato Giuseppe Virgili, nella lista Fare Futuro dell’ex assessore Amedeo Mariani, Angelica Schietroma, Alessandro Cellitti Zunda; e poi nel gruppo Indipendente di Giancarlo Lanzi e Stefano Zaccari.

Antonio Pompeo non potrà ricandidarsi in quanto terminerà i due mandati consecutivi concessi dalla Legge. Come presidente dell’Unione Province del Lazio aveva portato avanti una proposta di riforma che avrebbe esteso il terzo mandato anche ai Comuni con più di 5mila abitanti. La caduta del Governo Draghi ha bloccato l’iter. Imponendo ad Antonio Pompeo di fare altre scelte. E maturarle entro la fine di settembre.