Il richiamo della foresta per Pompeo: voterà Renzi?

Il due volte presidente della Provincia e sindaco di Ferentino ha intenzione di “strutturare” il consenso ottenuto negli ultimi mesi. Sosterrà Bruno Astorre al congresso regionale, ma sul piano nazionale la musica è diversa. Pompeo è l’erede dell’area di Scalia, quella che è sempre stata con Renzi

Una doppia conferma con percentuali superiori al 60%. Come presidente della Provincia e, prima ancora, come sindaco di Ferentino, dove nel giugno scorso ha sfiorato il 66%. Antonio Pompeo ha intenzione di dare rappresentanza a tutti questi voti, dei cittadini e degli amministratori.

Aver convocato il coordinamento dei sindaci della Valle del Sacco è l’ennesimo segnale che manda sul versante di quel partito degli amministratori, ma non solo, che sta portando avanti da anni ormai.

Da quando l’onda del centrodestra avanzava nelle assemblee dei sindaci sull’acqua: è lì che Pompeo ha capito che quella momentanea difficoltà si sarebbe trasformata in una forza politica evidente. Perché alle provinciali, se è vero che ha funzionato il gioco di squadra con Francesco De Angelis, è altrettanto vero che nelle fasce più alte (Frosinone, Cassino, Veroli e i vari Comuni contrassegnati dalla scheda rossa) il risultato è di Pompeo.

Il sindaco di Ferentino e presidente della Provincia si sta guardando intorno anche nel Pd.

Sosterrà Bruno Astorre per la segreteria regionale. Ma sul piano nazionale non si è ancora espresso. Ha buoni rapporti con Nicola Zingaretti, ma a Piazza Grande non si è visto. E’ l’erede di Francesco Scalia pure per quanto riguarda la componente di riferimento, quella che è sempre stata posizionata nell’orbita di Matteo Renzi e Luca Lotti.

Quella che si appresta a sostenere Marco Minniti nella corsa alla segreteria.

 

In queste settimane Pompeo è stato contattato dai big nazionali e avrebbe avuto un paio di incontri su questo tema specifico. Sta valutando la situazione, come è abituato a fare.

D’altronde lui proviene dall’area ex Dc, quella della Margherita e dei Popolari. Uno spazio che attualmente in provincia di Frosinone non è occupato all’interno del partito e che potrebbe diventare una prateria.

Antonio Pompeo vuole strutturare il consenso ottenuto, perfino nella prospettiva interna al Pd. Per recitare un ruolo nell’intera stagione congressuale: regionale, nazionale e provinciale.

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