Primarie a Frosinone: presto, che è tardi

Si vota a giugno, ma le liste dovranno essere presentate ufficialmente un mese prima, a maggio. Il che vuol dire che vanno preparate e ultimate entro aprile. Centrodestra e centrosinistra vogliono svolgere le primarie a marzo. Non è che ci sia proprio tanto tempo per allestire bene candidature, alleanze e strategie.

La verità è che non si sblocca, non prende quota. Il dibattito per le candidature a sindaco di Frosinone è fermo al palo. In entrambi gli schieramenti principali non c’è chiarezza sotto nessun punto di vista.

La data è quella di giugno. Considerando che le liste vanno presentate ufficialmente un mese prima, vuol dire che ad aprile dovranno essere definite in buona parte.

Tutti invocano le primarie, che dovrebbero svolgersi a marzo. Dunque, a ridosso delle scelte definitive e ufficiali sulle liste, sulle alleanze e sulle strategie. Troppo tardi? Forse.

Il tempo stringe

Massimo Ruspandini e Fabio Tagliaferri

Nel capoluogo c’è una lunga e consolidata tradizione politica di scelte all’ultimo istante utile, prima del suono della campanella. E’ successo nel centrodestra, ma anche nel centrosinistra. Stavolta però la valenza politica delle comunali è destinata ad andare ben oltre il singolo contesto.

Nicola Ottaviani, che è anche coordinatore provinciale della Lega, vuole solo le primarie. Ma sa benissimo che andranno preparate alla perfezione per tenere insieme tutti i big che aspirano: Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti, Antonio Scaccia, Riccardo Mastrangeli. Perché chiunque vincerà, avrà comunque bisogno di tutti gli altri.

Ottaviani sa che la questione di Fratelli d’Italia è aperta e che la nomina a portavoce cittadino di Fabio Tagliaferri può rappresentare un problema. Dal momento che Tagliaferri sicuramente sarà candidato a sindaco, con o senza le primarie. E con lui bisognerà ricucire dopo lo strappo della revoca come assessore. Ecco perché non c’è poi tutto questo tempo per organizzare e celebrare le primarie. Inoltre bisognerà preparare le liste e capire quali saranno le alleanze. Se per esempio il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli stavolta sarà nel campo del centrosinistra. Non è un aspetto secondario considerando i voti ottenuti la volta scorsa.

I ritardi a sinistra

Mauro Vicano

Stesso discorso nel centrosinistra. La presenza attiva di Francesco De Angelis è sicuramente un elemento di stabilità, ma bisognerà capire cosa farà il Psi di Gian Franco Schietroma, il quale non è uno che si è mai entusiasmato per le primarie.

A proposito di primarie. Parteciperanno sicuramente Mauro Vicano, Stefano Pizzutelli e Christian Bellincampi. E probabilmente anche altri. Bisognerà capire quali saranno le scelte dell’ex sindaco Michele Marini.

Ma c’è un aspetto che nessuno pare considerare. Si va verso una sfida tra due grandi coalizioni: il centrodestra e il centrosinistra. Diversamente dal 2017 non si vedono all’orizzonte altre candidature che possono comportare la necessità del secondo turno. Questo significa che la partita potrebbe chiudersi subito. Un motivo in più per organizzare presto e bene le primarie.