Primarie appese ad un filo: “o ci contiamo tutti o non ha senso”

Le primarie per individuare il candidato sindaco da contrapporre a Rotondo? Solo se ci saranno almeno tre degli attuali competitor. È la condizione ritenuta necessaria da Annalisa Paliotta. Altrimenti non ci sarebbe nessuna semplificazione del quadro politico.

Le primarie di Pontecorvo sono appese ad un filo. Le elezioni con cui individuare il candidato sindaco da contrapporre all’uscente Anselmo Rotondo (Forza Italia) si faranno ad una sola condizione. Ad indicarla è Annalisa Paliotta, esponente del cartello civico che la settimana scorsa ha annunciato la sua candidatura. Le farà solo se “la scelta del metodo sarà inclusiva di tutte le forze in campo per il rinnovamento”.

Traduzione dal linguaggio della politica: o ci sfidiamo tutti oppure se devo misurarmi solo con il Pd vado avanti per la mia strada.

ANSELMO ROTONDO

Il senso delle Primarie è chiaro: semplificare il quadro politico, ridurre il numero dei concorrenti, creare una forte alleanza. Ma per riuscirci a Pontecorvo serve che a sfidarsi siano almeno tre degli attuali quattro competitor di Rotondo. E al momento questa condizione non è soddisfatta.

A lanciare le primarie è stata l’assemblea del Partito Democratico che domenica ha indicato il suo sfidante: Gabriele Tanzi. (leggi qui Il Pd sceglie le primarie: Tanzi è il candidato. E ci sono già le prime spine).

Annalisa Paliotta è disposta a partecipare ma il suo messaggio politico è chiaro: vuole che ci sia anche l’altro candidato civico, Giacinto Carbone. E che da tre candidati sindaco ne esca uno solo, sostenuto poi dagli altri due che non vinceranno le primarie. La conta solo con Tanzi non ha la dimensione necessaria per semplificare il quadro. Perché è la conta solo con una parte del Pd, cioè quella che non è andata con Anselmo Rotondo.

“Auspichiamo fortemente il confronto che raccolga anche tutte le forze fresche ed alternative della città che possano contribuire in modo positivo al progetto di rinnovamento”.

È in quel tutte che sta la differenza.

Bonafoni e Grossi
DANILO GROSSI E MARTA BONAFONI

Un concetto che viene ribadito dal coordinatore nazionale di Pop Danilo Grossi. Il movimento politico Pop fondato dal consigliere regionale Marta Bonafoni è molto vicino all’azione civica di Annalisa Paliotta.

Il senso delle Primarie – spiega Danilo Grossi è quello di un confronto tra più candidati sindaco disposti a contarsi, accettare il risultato, mettersi a disposizione del vincitore ed insieme a lui costituire una forza compatta ed organica da contrapporre. Se non c’è questa condizione non si può parlare di primarie”.

E in questo momento, questa condizione non c’è.

Noi auspichiamo che ci sia – spiega Annalisa Paliotta – Auspico e, anzi, invito ad un confronto serio le forze politiche che hanno espresso un’idea alternativa in questi ultimi anni, per capire se una sintesi sia possibile per il bene della nostra città”.