Primarie, il Pd sceglie venerdì: tre già pronti

Il Pd ha già tre nomi in campo per le Primarie. Ma al confronto con Damiano Coletta di Lbc ne andrà uno solo. Venerdì la sintesi. Campagna apre a centristi e 5 Stelle

Il Partito Democratico non si frantuma. Schiererà un solo nome alle Primarie di coalizione che designeranno il candidato sindaco di Latina per il centrosinistra. Lo individuerà facendo una sintesi tra chi dei suoi iscritti si sarà reso disponibile a scendere in campo.

La decisione è stata ufficializzata dalla Segreteria a poche ore dalla svolta che martedì ha ritrovato la sintonia tra il Pd e la principale forza civica cittadina, Lbc Latina bene Comune che per due volte ha eletto il sindaco progressista battendo le destre. (Leggi qui: Lbc-Pd in coalizione, primarie insieme divisioni scongiurate).

Formeranno una coalizione, uniranno le forze, scriveranno insieme il programma: sceglieranno il candidato attraverso le Primarie, si voterà il 2 aprile.

Tre nomi per un candidato

Enzo De Amicis

Lbc ha già messo in campo il nome del suo alfiere: Damiano Coletta, sindaco che vince non si cambia. Il Pd era alle prese con una scelta tattica: aprire a tutti e dividere le forze o schierare un solo nome sul quale concentrare il voto. In poche ore ha trovato la soluzione.

In pratica: autocandidature, discussione interna, sintesi su un solo nome. E se non si riuscisse a fare la sintesi? Si faranno le ‘primarie smart‘ interne prima delle primarie di Coalizione. In pratica? Al momento sono tre i nomi dei disponibili, in assenza di un accordo i candidati dovranno contarsi portando un documento con le firme degli iscritti a loro sostegno, superando almeno il 35%.

Chi sono i tre pronti a candidarsi alle Primarie contro Damiano Coletta. L’avvocato Daniela Fiore sulla sua pagina Facebook non ha atteso riti e rituali ma ha messo faccia e slogan: “In queste ore il Pd si sta consultando. Come ho annunciato nella riunione del Direttivo ho dato la disponibilità per partecipare alle elezioni primarie per la scelta del candidato Sindaco. Non c’è nessuna fuga in avanti ma solo una volontà libera e positiva di mettermi a disposizione, rispettando tutti. E rispettando l’esito delle consultazioni: comunque sarò a disposizione del Pd e della coalizione”.

Scende in campo il presidente dell’Ater Marco Fioravante. Allo stesso modo è pronto a contarsi il medico Enzo de Amicis, che di voti in città ne ha sempre presi tanti: alle Comunali del 2021 ha sfiorato le mille preferenze.

La storia di chi ben comincia

Paride Martella

Una volta il centrosinistra della provincia di Latina si baloccava con i suoi riti elegantissimi e bizantini che allungavano i tempi per individuare il candidato presidente da contrapporre a Paride Martella del centrodestra. Discussioni, qualcuno lo cercava tra forse ultraterreno: si alzo Erasmo Fiumara, allora direttore della Camera di Commercio e disse “Mi candido io“. Nessun Parsifal che cercava la perfezione trovò a ridire davanti all’azione. Fu il miglior risultato raggiunto dal centrosinistra pontino nelle competizioni elettorali della provincia.

Determinato, convinto davanti ai dubbi che bloccano l’azione. Così ora Daniela Fiore, Enzo De Amicis e Marco Fioravante che accorciano i tempi, traducono discorsi ipotetici in una scelta evidente, palese.

La soddisfazione di Valeria

Decisiva per l’intesa la svolta di Elly Schlein. Ha apeto il Partito Democratico. Subito. Già durante l’Assemblea nazionale di domenica scorsa. E messo dentro la Direzione Nazionale i rappresentanti di quel mondo esterno al Pd ma che è stato chiamato comunque a scegliere il nuovo Segretario Nazionale. E tra loro c’è la pontina Valeria Campagna. (Leggi qui: Il percorso di rigenerazione Pd che passa per Valeria).

Consigliere Comunale con 965 voti nella lista di Lbc, oggi la neo dirigente nazionale Pd sottolinea: “Molto bene l’intesa trovata tra Partito Democratico, Latina Bene Comune e Per Latina 2032. Al tavolo di programma la convergenza è stata evidente e questo è un aspetto fondamentale: le coalizioni si costruiscono intorno ad una visione, non intorno ad un nome“.

Ha messo in evidenza che prima delle dimissioni in massa rassegnate dal centrodestra, fino a quel momento Pd e Lbc avevano governato insieme. “Era importante trovare un punto di caduta che consentisse il proseguire di un progetto di coalizione. Una continuità con l’anno di consiliatura fatto insieme. Che, seppur breve, ha portato all’approvazione di un bilancio sintesi di varie istanze e sensibilità politiche. Conferma del fatto che, sui temi, c’è ampio margine di dialogo e di confronto“.

Apertura a M5S e Terzo Polo

Valeria Campagna al centro con Elly Schlein

Allarga ancora di più il campo: ai centristi di Azione ed Italia Viva, ai movimentisti del 5 Stelle. Lo fa evidenziando gli errori ancora freschi commessi alle elezioni regionali di febbraio, vinte dal centrodestra. “Una delle cause delle sconfitte alle elezioni Politiche e alle elezioni Regionali sta proprio nell’incapacità delle parti politiche di costruire una coalizione che, pure nelle differenze, fosse in grado di convergere su un programma di governo. Latina, da questo punto di vista, potrebbe diventare scenario di un esperimento virtuoso di ripristino del campo largo”.

E qui c’è l’apertura, l’invito al dialogo al Movimento 5 Stelle, al Terzo Polo, agli altri Partiti e movimenti di sinistra, centrosinistra e dell’area riformista.

Si tratta di vivere il tempo contingente con tutte le sue difficoltà ed in tutta la sua complessità. Si tratta di essere coraggiosi e, al tempo stesso, responsabili”.

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