Primavera, tracciato un solco importante dopo un biennio-super

[SARANNO FAMOSI] Un finale di stagione negativo (compreso il ko col Cagliari all'ultima giornata) non può inficiare 2 stagioni a dir poco positive da parte della formazione di Gorgone. La salvezza nella massima serie giovanile ha chiuso il cerchio aperto con la promozione conquistata un anno fa. Restano i rimpianti per i troppi infortuni che hanno pregiudicato l’ingresso nei playoff

Alessandro Salines

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Si è chiuso un cerchio bello. Un biennio straordinario. La speranza è che si sia aperto un ciclo. E’ calato il sipario sul campionato Primavera 1 con la certezza che anche un club esordiente come il Frosinone può competere con i principali settori giovanili italiani. Quelli, per capirci, che investono cifre a 6 zeri. La salvezza mai in discussione, i playoff accarezzati per buona parte della stagione ed il decimo posto finale hanno certificato che il Frosinone-baby è sulla buona strada.

Lorenzo Palmisani

Dopo la promozione della scorsa stagione, sono arrivate tante conferme. Il lavoro svolto dalla società a livello giovanile è stato proficuo. Il direttore Alessandro Frara, fresco “laureato” responsabile di settore giovanile, ha tracciato un solco importante. Il tutto con la supervisione di Guido Angelozzi, numero uno dell’area tecnica.

Certo il finale è stato sottotono (8 sconfitte compresa l’ultima col Cagliari e 2 pareggi) ma troppi problemi di formazione per tenere botta. Un aspetto che comunque dovrà essere d’insegnamento per il futuro. In questi campionati serve una rosa più profonda non solo dal punto di vista della quantità ma anche e soprattutto della qualità. Insomma bisogna crescere ed i margini ci sono.

Un gruppo di esordienti, i meriti di Gorgone

Il Frosinone è stata l’unica squadra – al pari del Cesena neopromosso e retrocesso – che ha affrontato il campionato con un organico composto al 100 per cento da giocatori esordienti nella massima serie giovanile. E quindi il decimo posto a quota 47 punti, la salvezza matematica conquistata con 9 turni d’anticipo ed i playoff inseguiti fino alla terz’ultima sono un ottimo risultato. Ancor di più se si considera è retrocesso il Napoli scudettato (il famoso modello a quanto pare non prevede un settore giovanile all’altezza della prima squadra) e l’Udinese.   

Il tecnico Giorgio Gorgone

Un torneo che chiude il cerchio aperto 2 anni fa quando da outsiders i giallazzurrini sono volati in Primavera 1 dopo la finale vinta contro la corazzata Parma. In questa stagione – con pochi e mirati ritocchi – la squadra ha saputo calarsi nella nuova realtà malgrado le difficoltà oggettive per un gruppo di debuttanti. Ed in questo contesto è stato importantissimo il lavoro del tecnico Giorgio Gorgone e del suo staff. In 2 stagioni hanno fatto un mezzo capolavoro. L’allenatore, rivelazione la scorsa stagione, si è confermato come tra i migliori della categoria.

Rimpianti e futuro

Alessandro Selvini

Non si può nascondere il rammarico per un campionato che poteva addirittura proiettare la formazione giallazzurra ai playoff-scudetto. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta, un’altra pagina di storia. Troppi infortuni hanno falcidiato l’organico. Gorgone ha dovuto fare di necessità virtù perdendo di volta in volta i pezzi migliori. Senza contare che l’attaccante Selvini (8 reti) nell’ultimo scorcio di torneo è stato prestato alla prima squadra. Le ultime giornate dunque sono state difficili ed hanno complicato il finale di stagione.

Il futuro? Difficile scriverlo in anteprima a poche ore dalla fine del campionato. La società traccerà un bilancio e dovrà effettuare le giuste valutazioni alla vigilia di un’annata che vedrà il ritorno del club in Serie A. Di certo il Frosinone ha un anno d’esperienza in più che dovrà essere messo a frutto in primis per mantenere la categoria e poi chissà. In 2 anni è stato tracciato un solco importante. Gettate le basi che andranno consolidate dal punto di vista tecnico e dell’organizzazione fondamentale nel calcio moderno.