Procaccini arriva a Scauri e incontra D’Amici. Il summit segreto per Minturno

La cittadina del Golfo si appresta al voto di primavera con tutti i crismi del laboratorio politico. Dove FdI cerca l'uomo giusto. E valuta l'avvocato che simpatizza per il Partito di Meloni ma fatica ad aggregare tutti. Ecco perché ha chiesto la 'benedizione' di Procaccini

Niente ombrellone, niente tintarella: a ferragosto il dibattito politico non è andato in ferie. Non a Minturno. Dove c’è stato un vertice che nelle intenzioni dei protagonisti doveva rimanere segreto. Ma tale, alla distanza, non è stato. L’uomo di punta dei Fratelli d’Italia, l’ex sindaco di Terracina Nicola Procaccini ha avuto il tempo di fare una tappa a Scauri. Prima di “scomparire” nel mare di Ischia a bordo di uno yacht.

A Scauri c’è stato per parlare con un avvocato che potrebbe essere il successore del sindaco renziano di Minturno Gerardo Stefanelli alle amministrative della prossima primavera.

Pino D’Amici da tempo dice di essere un “aficionado” del partito di Giorgia Meloni. Tuttavia a Fratelli d’Italia non è iscritto e tantomeno risulta formalizzata la richiesta di farvi parte. Per lui però garantisce il suo commissario comunale Enrico Tiero, che è uno dei colonnelli del Partito.

Enrico Tiero

D’Amici da tempo cerca una benedizione politica che gli faccia aggregare l’intero centrodestra. La tappa di Nicola Procaccini è fondamentale: è l’unico a poterlo assolvere dalla scomunica latente pronunciata da alcuni possibili alleati. Che non gli hanno perdonato quella che viene ritenuta un’infelice dichiarazione.

D’Amici: Se disgrego resto a casa

Cosa aveva detto l’avvocato? “La mia candidatura a sindaco potrebbe essere un sacrificio per via degli impegni di lavoro e di famiglia“. Non proprio il massimo perché lascia l’impressione che in caso di elezione a sindaco, gli impegni per il Comune verranno solo al terzo posto.

Ma perché l’incontro “consultivo” con il parlamentare europeo di Fdi? D’Amici è stato più realista del re. Lo è stato quando ha sostenuto che «se la mia candidatura dovesse essere motivo di disgregazione, allora continuerò a fare l’avvocato. E a pensare alla mia bellissima famiglia».

Il Legale di via Appia ha chiesto di incontrare uno dei “due” dominus provinciali di Fratelli d’Italia. Perché sa (in partenza) che ha bisogno di una copertura politica importante per coltivare le proprie ambizioni elettorali contro il sindaco uscente di Minturno. Cioè il primo ed unico di Italia Viva in provincia di Latina. (leggi qui Stefanelli passa con Renzi: “Scelgo la sfida per il futuro”).

A Procaccini l’avvocato Pino D’Amici ha detto praticamente questo. Il centrodestra per battere Gerardo Stefanelli deve utilizzare le sue stessi armi delle amministrative del 2016. Quindi presentando all’elettorato una coalizione senza simboli di Partito con grande coalizione civica.

Locomotiva-Minturno, ma a patto…

Gerardo Stefanelli

Per dare una spina dorsale a questa sorta di Piattaforma Civica però serve una linea politica forte. Forte e costruita in un percorso collettivo e comune.

Come? Ricorrendo ad una figura affidabile, intelligente, giovane, aperta. E con una forte esperienza politica. Senza questi ingredienti, sarebbe un arcobaleno destinato a frangersi alla prima difficoltà. E a farlo nell’ambito di un percorso amministrativo di una comunità come Minturno. Comunità che, grazie al primo lustro di Gerardo Stefanelli, è diventata uno dei primi locomotori del sud-pontino.

D’Amici pensa che il programma potrebbe servire a diventare un’ideale cerniera. Un collante tra le varie anime di un centrodestra che, in considerazione dei dati delle ultime Europee, a Minturno non conosce avversari.

«Serve – ha spiegato l’avvocato – un progetto forte e credibile grazie al quale vincere le prossime elezioni amministrative. Sarà una sorta di scudo che ciascun candidato, a sindaco o al consiglio comunale, dovrà indossare. Questo per prendere un voto più degli avversari».

Tante anime

Vincenzo Fedele

L’unità invocata da D’Amici ha creato qualche perplessità, di natura procedurale, al centrodestra ufficiale. A suscitarle è stata una serie di iniziative messe in campo dall’avvocato di Scauri. Che problema hanno? Ha voluto attribuire una forte forma di civismo al suo centrodestra come se quest’ultimo dovesse trovare in D’Amici una verginità perduta.

E poi motivi di esitazione sono stati rappresentati da alcuni “compagni di viaggio”. Che hanno deciso da mesi di seguire D’Amici in questo percorso per la conquista del palazzo di piazza Portanova.

Innanzitutto l’ex consigliere comunale Vincenzo Fedele. E’ l’ultimo dirigente politico di un certo spessore elettorale rimasto fedele al sindaco di Sperlonga. Poi il due volte presidente della Provincia di Latina Armando Cusani.

Fedele è un bravo ufficiale della Guardia Costiera di Formia ma frequenta molto (da tempo) il comune di Sperlonga. Con 27,500 punti è al momento il primo classificato al termine della prova pre selettiva nel concorso per titoli ed esami per un posto di Istruttore Direttivo. Cioè diventare il comandante responsabile della Polizia Locale di ben tre comuni. Quelli di Sperlonga, Lenola e Campodimele, tutti a guida centrodestra.

Per la fase finale di questa prova c’è ancora tempo. Ma il sogno di Fedele da bambino è guidare i vigili urbani del comune in cui abita: Minturno. Fedele è abile (da sempre) a trattare in prima persona.

E il commissario comunale di Fdi Enrico Tiero non avrebbe preso bene un altro aspetto di questo “inizio di prove tecniche di trasmissione” in vista del voto amministrativo. Sarebbe stato proprio Fedele ad organizzare l’incontro tra Procaccini e D’Amici. Questo quando FdI le sue prime scelte, in prospettiva delle elezioni 2021, le ha fatte da mesi.

Galasso e Saltarelli, quelli di FdI

Aristide Galasso

Un tavolo con gli altri alleati del centro destra è stato istituito da mesi, prima ancora dell’emergenza del Covid 19. E il nome su cui punta il Partito di Georgia Meloni è quello dell’ex sindaco e medico di base Aristide Galasso.

È tra gli ultimi arrivati in FdI portando con sé un pesantissimo portafoglio elettorale insieme all’ex assessore ai Lavori Pubblici Fabio Saltarelli.

Che il medico di Marina di Minturno abbia molte chances di affermarsi sul tavolo politico del centrodestra locale lo conferma un dato. Il varo del potenziato Direttivo Provinciale di FdI. Molti sono espressione del sud-pontino e indicati dal vice commissario regionale Tiero. A rappresentare il comune di Minturno c’è il nome del dottor … Aristide Galasso.

«A Minturno, come negli altri comuni oltre i 15000 abitanti – spiega Tiero – noi prediligiamo l’alleanza di centrodestra. Il candidato sindaco è l’ultima cosa. Strada facendo si deciderà a chi spetta a Minturno come negli altri comuni. Sicuramente noi siamo per candidati di partito (politici). Se a Minturno dovesse toccare a FdI , il candidato sarà quello giusto. Non certo… quello sbagliato».

La Lega, cioè Del Balzo, sta con Moni

Romolo Del Balzo

Un severo disco rosso per D’Amici? Un dato è certo: l’avvocato di Scauri non è piaciuto al centrodestra ufficiale. Soprattutto per le altre scelte con cui ha tentato finora di riunire il centrodestra.

Sono quelle del consigliere Tommaso Iossa. Costui aveva surrogato il dimissionario Vincenzo Fedele che alle amministrative di quattro anni fa aveva si era candidato a sindaco.

Oppure quella del comitato civico “Minturno Libera” i cui soci fondatori sono Emilio Polidoro e Maurizio Colacicco. Quest’ultimo è di area Pd. Quando svolgeva il ruolo di segretario cittadino ha sempre fatto vedere i sorci verdi al sindaco di centrodestra.

L’incontro, definito “informale” tra Procaccini e D’Amici, è stato commentato poi con tiepidezza dal Partito forte a Minturno, la Lega. Cioè quello guidato dall’ex consigliere regionale di Forza Italia ed ex presidente del consiglio comunale Romolo Del Balzo.

L’interessato non ha voluto arretrare di un millimetro rispetto alla posizione politica di sempre. «Torneremo a vederci con amici dello schieramento a settembre. Tuttavia il nostro candidato a sindaco è il consigliere comunale Massimo Moni. Perché? Semplice. E’ l’unico dei rappresentanti delle minoranze – usa il plurale – che senza inciuci di palazzo promuove una vera, dura ma propositiva azione di opposizione nei confronti del sindaco Gerardo Stefanelli».

Le due opzioni di Signore per FI

MASSIMO SIGNORE

E Forza Italia? La decisione spetta al candidato sindaco del 2016, l’avvocato Massimo Signore. Che con il collega Pino D’Amici non consuma un caffè da illo tempore.

Signore continua a sfogliare i petali della sua margherita. Al momento ha due opzioni politiche da coltivare. Quella del centrodestra ufficiale o, attraverso una civica, sostenere la ricandidatura del sindaco in carica Stefanelli.

Il solo Del Balzo, che di Signore è stato a lungo cliente, potrebbe permettergli di recitare un ruolo di primissimo piano.

Non è un caso che Signore è stato a lungo in predicato di assumere un incarico dirigenziale di primo livello. Dove? nella nascente Italia Viva quando uno dei coordinatori provinciali era un altro collega di Signore, Renato Archidiacomo. Poi se ne fece più nulla anche perché la fideistica e machiavellica posizione dell’avvocato di piazza Rotelli è sempre stata chiara. «Claudio (Fazzone) lo sa. Il penultimo a scendere dalla nave sarà il sottoscritto. Come? Non importa».

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