Procedere separati e colpire uniti: il Pd cambia pelle

La realpolitik impone di non riunire gli stati generali del Partito in questa fase. Ad Alatri e Sora si giocheranno partite decisive e una doppia vittoria rilancerebbe i Dem. In vista delle strategie di Francesco De Angelis su Frosinone

In questa fase meglio non riunirsi. La realpolitik del Partito Democratico in provincia di Frosinone è questa. Certamente il segretario Luca Fantini non si ferma, mantiene i contatti e si confronta con tutti. Ma un vertice dei big, allargato alla direzione provinciale, può attendere. Perché in questo momento potrebbe determinare delle polemiche delle quali nessuno avverte il bisogno. Anche se va detto che ci sono situazioni paradossali.

Le sfide principali

Luigi Vacana ed Eugenia Tersigni

Ad Alatri nessun dubbio: tutti a sostenere (in modo forte e convinto) Fabio Di Fabio. L’ex presidente del consiglio regionale Mauro Buschini per non perdere la roccaforte, la vicesegretaria nazionale Sara Battisti per dimostrare a Roma che i Dem sono vivi in Ciociaria, il segretario Luca Fantini per invertire il trend di sconfitte alle comunali. Il presidente della Provincia Antonio Pompeo per fare bella figura con un esponente che fa riferimento alla sua area politica (Fabio Di Fabio appunto). Mentre Francesco De Angelis metterebbe la prima pietra su un cambio di rotta che troverà il compimento alle comunali di Frosinone.

A Sora invece la situazione è differente. Vero che dopo l’esplicitazione ufficiale che la linea del Pd è quella di sostenere Luca Di Stefano la “tentazione” di Antonio Pompeo di appoggiare Eugenia Tersigni si è affievolita. Ma su Eugenia Tersigni c’è il vicepresidente della Provincia  Luigi Vacana, con il quale Pompeo ha un asse di ferro. E in un Comune del calibro di Sora è possibile effettuare il voto disgiunto: cioè esprimersi per un candidato al consiglio comunale del Pd e per un designato sindaco di un altro schieramento. E per Antonio Pompeo è obiettivamente complicato non supportare anche Eugenia Tersigni.

Ma colpire uniti

Un anno fa il Pd si sarebbe logorato in scontri e polemiche. Adesso no. La posta in palio è troppo alta. A livello nazionale Enrico Letta punta al 5-0 nelle grandi città (Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna) e nel Lazio Nicola Zingaretti non può essere da meno. Anche nelle province, in primis quella di Frosinone.

Un doppio successo ad Alatri e Sora metterebbe a posto tutto e consentirebbe a Francesco De Angelis di preparare al meglio la sfida del capoluogo. Perché a Frosinone che il leader Democrat vuole vincere. Ci sarà bisogno di un Pd unito, forte e motivato. Con tutti i big concentrati ed impegnati.

Per questo è preferibile non agitare le acque adesso. Procedere separati per poi colpire uniti.