Progetto Stu, abbiamo scherzato: per 17 anni

Dopo 17 anni tramonta l'illusione della società tra Comune e Privato per realizzare una grande 'Trasformazione Urbana'. Doveva rigenerare 4 palazzi. Poi i ritrovamenti archeologici e la burocrazia hanno affossato tutto. Quanto è costata. Cosa succederà. La nuova scuola alla Paolini. La soddisfazione di Pompeo. La rabbia di Fiorletta

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Se ne fa niente. Abbiamo scherzato: per diciassette anni. Il progetto di grande trasformazione urbana che doveva rivoluzionare il centro di Ferentino finisce ufficialmente nel cestino. Il consiglio comunale che si è tenuto ieri pomeriggio ha posto la parola fine alla STU Aulo Quintilio. Sigla che sta per Società di Trasformazione Urbana, cioè una società che vedeva insieme il Pubblico ed il Privato. Uniti nel progetto di rivitalizzare una zona della città: il Comune ci metteva le aree, il privato tirava fuori i soldi e realizzava le opere. Che al termine di un certo numero d’anni sarebbero tornate al Comune.

FINE DELLA STU

Un momento del consiglio comunale

È durato quasi quattro ore il Consiglio che invece ha messo la parola fine. Arrivata dopo oltre 15 anni di progetti, promesse, speranze e rinvii. Un progetto nato nel 2005 che aveva l’obiettivo di riqualificare una parte del centro storico della città ernica, quella attorno agli Archi di Casamari.

Scopo iniziale che era inizialmente quello di riqualificare tre importanti palazzi: l’ex Paolini, l’Ex Omni e Palazzo Macioti, più l’area interna realizzando appartamenti, negozi, parcheggi, un asilo nido ed un teatro con ampia zona a verde intorno.

Poi però il ritrovamento di reperti archeologici di epoca romana tra i quali parte di una villa ed una strada, hanno rallentato l’iter. Il progetto è poi cambiato e puntava alla realizzazione di un centro sanitario. Ma anche quest’idea con il tempo è naufragata. Così si è arrivati ad ieri quando il sindaco Antonio Pompeo ha annunciato che con la fine della società, l’ex edificio Paolini tra la gioia di tutti i ferentinati. Tornerà ad essere scuola come era prima che venisse dichiarato pericoloso in caso di evento sismico e quindi chiusa.

Un Ente superiore (si parla della Provincia) ha dichiarato l’interesse per l’area per realizzare una nuova scuola nel centro ernico.

FIORLETTA: NON FUI SOLO IO

Piergianni Fiorletta tra Pompeo e Scalia

Il sindaco Antonio Pompeo ha rimarcato il fatto di aver ereditato una situazione difficile ma di avere matenuto la promessa fatta ai cittadini: risolvere il problema. Ed ora il progetto della nuova scuola all’ex Paolini può diventare realtà. «Questa è solo la prima pietra, prima di forma- lizzare con questo Ente il progetto della scuola. Oggi resta solo una piccola ferita anziché tante ferite e con questa soluzione vogliamo cicatrizzarla. Io voglio avere la coscienza a posto e mantenere la mia promessa alla città»

Ma l’intervento di Pompeo ha causato la reazione dell’ex primo cittadino Piergianni Fiorletta. È stato il suo predecessore, protagonista della stagione dell’Ulivo e del centrosinistra. C’era lui a governare Ferentino quando si decise di dare il via alla costituzione della Stu. A quel tempo era uno dei grandi strumenti di ‘finanza creativa‘ che metteva insieme Pubblico e Privato, per risolvere il cronico problema di liquidità che avevano gli Enti pubblici; superare le lungaggini dei cantieri aperti dai Comuni ma speditissimi se invece li gestivano i privati.

Fiorletta, sentitosi chiamato in causa ed attaccato da tutta l’opposizione («Il fallimento della Stu, è un grande fallimento dell’amministrazione»), ha ribattuto che la decisione di far nascere la STU nel 2005 era stata di tutta la giunta del tempo e non solo sua.

QUANTO È COSTATO

La scuola Paolini di Ferentino

Il consiglio comunale con i voti della maggioranza ha deliberato la fine del progetto con la messa in liquidazione della società. Viene riconosciuto dal Comune un debito di 1,2 milioni di euro nei confronti del Privato. Pagata quella somma tornerà in possesso dell’edificio ex Paolini.

Pagare quella somma non sarà un problema per le casse di Ferentino. Infatti il Comune pagherà con l’avanzo di amministrazione di oltre 800.000 euro del 2021 e con una cifra accantonata di oltre 300.000 euro dal bilancio 2020.

Non c’è però solo la voce Dare. C’è pure quella Avere. Della somma totale di 1,2 milioni di euro il Comune rientrerà di circa 300.000 euro come tributi da riscuotere.

LA RIVOLTA DI LANZI E ZACCARI

Il consiglio comunale ha vissuto anche un colpo di scena all’interno della maggioranza. I consiglieri comunali Giancarlo Lanzi e Stefano Zaccari hanno infatti creato un nuovo gruppo consiliare. Lasciano di fatto solo e senza consiglieri di riferimento lo storico assessore all’Urbanistica, Massimo Gargani dichiarandosi indipendenti dall’assessore.

Un modo per isolarlo, una grana per il sindaco Pompeo che non potrà non tenerne conto.

Da registrare anche i momenti di scontro tra maggioranza ed opposizione. È accaduto sul tema delle mense scolastiche e sull’ambiente. I consiglieri della Lega Maurizio Berretta e Luca Zaccari che hanno attaccato l’amministrazione sul fatto di aver sospeso in via temporanea la mensa scolastica e di aver tolto tutti i fondi necessari a bonificare le discariche abusive a cielo aperto presenti nel territorio comunale di Ferentino.