Pronto Cassa, la regione dice si ai 10mila euro per tutti

La Regione Lazio pagherà tutte le domande da 10mila euro a tasso zero in 5 anni con cui sostenere le piccole e micro attività rimaste bloccate dal coronavirus. Tutto legato alla definizione di un accordo con la Cassa Depositi e Prestiti per alzare a 400 milioni la copertura del piano Pronto Cassa

I soldi dello Stato tardano? Arrivano quelli della Regione Lazio. Che finanzierà tutte le 42mila domande presentate dalle piccole imprese e dalle Partite Iva che nei giorni scorsi hanno chiesto 10mila euro con cui affrontare la crisi di liquidità dovuta alla pandemia di Coronavirus.

La Regione sta definendo un accordo con la Cassa Depositi e Prestiti. Gli consentirà di avere a disposizione i fondi con cui soddisfare tutte le domande che le imprese hanno presentato al bando Pronto Cassa. (leggi qui Covid-19, ecco dove vanno i 230 milioni messi in campo dalla Regione Lazio).

Foto © Pixbay

È una risposta all’urgente bisogno di liquidità delle imprese, rimaste con la serranda abbassata e le bollette da pagare, in attesa che arrivassero i fondi dello Stato. Che nessuno a visto: dal primo momento era chiaro che si trattasse di prestiti, sui quali pagare gli interessi. E che per essere erogati richiedono una trafila lunga quanto gli altri prestiti.

Ora una risposta arriva invece da Regione Lazio. Ha portato a 400 milioni di euro della dotazione del bando ‘Pronto Cassa’. È un finanziamento a tasso zero per le micro imprese, 10mila euro da restituire in sei anni. La richiesta di allargarlo era stata avanzata da tutti i consiglieri nelle sedute della commissione Sviluppo Economico.

Prova di serità

Spiega l’assessore allo Sviluppo Economico Paolo Orneli: «Grazie ad un accordo che è in via di predisposizione con Cassa Depositi e Prestiti reperiremo tutte le risorse per soddisfare i 42mila beneficiari. È una prova di serietà. Quelle 42mila domande sono il segno da una parte che avevamo visto giusto e dall’altro un altro grido d’aiuto del nostro tessuto produttivo. Non potevamo restare insensibili a questo. L’operazione si deve chiudere in tempi brevi».

Nessuno resterà indietro. «Artigiancassa scorrerà la graduatoria fino all’ultima delle domande presentate» ha assicurato Orneli. Spiegando che una parte delle risorse sarà regionale, un’altra arriverà attraverso un’operazione finanziaria con Cassa Depositi e Prestiti senza modificare in nulla le condizioni per i beneficiari.

I tempi? Quelli tecnici per la verifica del Durc e della certificazione antimafia. I controlli sulle autocertificazioni saranno a campione e successive all’erogazione.

Finanziamento monster

Rider al lavoro. Foto Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Si tratta di un “finanziamento monster“: lo ha definito così il consigliere regionale Michela Califano al termine della riunione della Commissione Attività Produttive che ha dato il via libera all’operazione.

«Compiamo un ulteriore sforzo per far ripartire il motore economico del Lazio, mettendo sul piatto un finanziamento monster: oltre 450 milioni di euro per il lavoro. Un piano, nei numeri, unico in Italia».

Pronto cassa arriva dopo i 350 milioni stanziati ieri per garantire la cassintegrazione in deroga a 166.923 lavoratori (leggi qui Cassa integrazione per 167mila. Il miracolo Lv Group: paga la cig e assume).

«Darà modo – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschinia professionisti e piccole imprese, che sono poi la spina dorsale della nostra Regione e del nostro Paese, di poter far fronte all’inattività forzata da Coronavirus».

Con il provvedimento di oggi viene garantita una copertura a chi, per la tipologia del proprio lavoro, era rimasto fuori dalla cassintegrazione e dagli ammortizzatori sociali: è il caso di disoccupati, tirocinati, colf, badanti e rider.

«Questa iniezione di liquidità – ha detto il capogruppo Dem Marco Vincenziè un’ulteriore prova di quanto la Regione Lazio sia sensibile ai bisogni delle moltissime realtà imprenditoriali più piccole. Sono il tessuto connettivo dell’economia laziale. Un impegno reale e concreto per aiutarle a sopravvivere a questo periodo di crisi. E provare a ripartire“.