Prove di unità nel centrosinistra di Gaeta

Il fronte del sindaco Cosimino Mitrano scalda i motori. E 'sveglia' il centrosinistra: che prova a ricomporre i cocci. Ma Scinicariello pone la questione Pd: con chi vuole stare?

È stato un video a suonare la sveglia al centrosinistra di Gaeta. Dura trenta secondi ed è stato pubblicato il 9 settembre sulla pagina Facebook di Cristian Leccese: presidente di LazioFarma e soprattutto erede in pecotre del sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano. Le immagini raccontano lo storico abbattimento della recinzione dell’ex vetreria Avir: un relitto industriale che lascerà spazio ad una rivoluzione urbanistica in quell’area. Ad accompagnare il video c’è un hastag: #avantitutta: è il segnale che sta iniziando la campagna elettorale per le Comunali del 2022.

Prove di unità a sinistra

Quel video ha svegliato il centrosinistra. Ed ha portato all’elaborazione di un documento. Punta a costruire l’unità che dal 2008 non ha più fatto parte del glossario del centrosinistra di Gaeta. A sottoscriverlo sono state le delegazioni di “Orizzonti per Gaeta”, il Movimento Progressista dell’ex sindaco Antonio Raimondi, “Insieme per Gaeta”, il Movimento Cinque Stelle, “Orizzonti per Gaeta” e “Demos-Democrazia e solidarietà”.

Lino Magliuzzi

Il testo spiega che “il fronte progressista gaetano è chiamato a dare una dimostrazione di esistenza e soprattutto di unità”. È una chiamata alle armi per tentare di costruire un fronte uniutario con il quale contrastare quello dell’amministrazione uscente. 

Abbiamo almeno il dovere morale di provarci tentando di abbondare posizioni personalistiche e di vertice” ha spiegato l’avvocato Lino Magliuzzi che di “Orizzonti per Gaeta” è il coordinatore. 

Il documento punta a rimettere insieme i tanti cocci che si sono creati nel 2007 all’indomani dell’elezione del primo sindaco civico di Gaeta, l’italo americano Anthony Raimondi.

Ma mancano i pezzi

Nel centrosinistra le voci ed i veti incrociati sono tanti. Il documento sottoscritto l’altra sera registra due assenze. Non è stata invitata la “Comunità di valore” che ha annunciato di voler  candidare a sindaco l’ex assessore alla Cultura della prima Giunta Mitrano, Sabina Mitrano. L’altra assenza è quella del consigliere comunale d’opposizione Emiliano Scinicariello che aveva dato vita ad un coordinamento consiliare tra i banchi delle minoranze con Demos di Franco De Angelis.

Perché non sono stati coinvolti? Spiega l’avvocato Magliuzzi che “Questo tavolo si riunisce da mesi. Quando taluni inviti non hanno trovato corrispondenza abbiamo preferito non rinnovarli più.

E perché quelle due forze “non hanno dato corrispondenza” quando è stato tentato il loro coinvolgimento? Perché dietro quel documento c’è un’operazione che punta a costruire la candidatura dell’avvocato Claudia Magliuzzi. E sia “Comunità di valore” che Scinicariello non hanno bisogno di aspiranti sindaci: loro un candidato già lo hanno. (Leggi qui Gli Orizzonti di Gaeta dopo Mitrano: c’è Claudia?).

Il lodo Scinicariello

Emiliano Scinicariello

Una sintesi è possibile? Forse. Scinicariello dice che ”C’è bisogno di rivedere lo schema, vecchio, che qualcuno intende rilanciare. Il fronte progressista per essere competitivo deve guardare al Centro. Mitrano ha vinto due volte le elezioni con il voto, determinante, del polo moderato. Il resto è solo empiria”.

Scinicariello ha ricordato che non si potrà parlare di unità fino a quando non sarà risolto il vulnus che condiziona dal 2008 in poi l’azione politica del centrosinistra di Gaeta: il ruolo del Partito Democratico. 

Attraverso la lista civica Gaeta Democratica il Pd è legato con  l’amministrazione del sindaco di Forza Italia Cosimino Mitrano. La sua principale  esponente è l’attuale presidente d’aula Pina Rosato di cui Scinicariello ha chiesto pubblicamente le dimissioni.

L’esponente di “Una nuova stagione” sogna di fare il federatore del Pd; un ruolo che pensa di svolgere anche l’ex sindaco Ds Silvio D’Amante. Ma hanno entrambi le mani legate da quel patto amministrativo.

Se la vede il Commissario

Matteo Mauri, commissario provinciale Pd Latina (Foto: Gaetano Lo Porto / Imagoeconomica)

Subito dopo il voto di ottobre alle Comunali di Formia la questione sarà sul tavolo del commissario provinciale Pd Matteo Mauri

Il paradosso vuole che la soluzione sia nelle mani del sindaco Cosimino Mitrano. Se proporrà la sua successione attraverso una coalizione civica, Pina Rosato ed i suoi voti Dem potranno decidere senza problemi se ripetere l’esperienza. Situazione diversa se verrà accolta la richiesta di Lega e Fratelli d’Italia che vogliono vedere i rispettivi loghi sulla prossima scheda elettorale.

Nel primo caso, se Pina Rosato decidesse di continuare a sostenere il progetto Mitrano, nel Pd si potrebbe aprire una spaccatura. Che – a determinate condizioni – potrebbe portare al commissariamento. Avrebbe un senso politico in un solo caso: se Scinicariello fosse in grado di portare una coalizione di centrosinistra unita e compatta, al punto di essere competitiva. In caso contrario sarebbe un sucidio politico.