Prove tecniche di Campo largo: come avrebbe voluto anche Roberto

All’inaugurazione del circolo del Pd Ceccano, nel ricordo del militante dem e già segretario del Pci Roberto Giannetti, presenti i big del Partito e quasi tutto il resto del centrosinistra da riunificare. Si è messo un punto alle polemiche per cominciare daccapo. Ma non sono mancati i puntini sulle i

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Dopo una lunga malattia Roberto Giannetti se n’è andato proprio nel giorno prestabilito per l’inaugurazione del circolo del Pd di Ceccano: nella storica sezione cittadina del Pci, di cui fu segretario dal 1985 al 1987, e dei Partiti eredi che negli anni ha abbracciato. Una dolorosa coincidenza che ha spinto i vertici Dem a rimandare l’evento da inizio a fine settimana e a svolgerlo nel suo ricordo.

Nel ricordo di chi, come ha accentuato il già sindaco comunista Angelino Loffredi, fu «l’artefice del ritorno del Pci alla guida del comune nel 1987»: quando come primo cittadino fu eletto il Senatore del Popolo Angelino Compagnoni. Nel ricordo di chi «è stato sempre un militante – ha detto di lui la consigliera regionale Sara Battisti, rammentando la comune militanza ventennale nei Ds e nel Pd -. Pur avendo guidato il Pci nella sua Ceccano, roccaforte della sinistra, e sempre avuto ruoli importanti a livello locale, provinciale e regionale, non ha mai perso la passione per la politica».

Roberto Giannetti

«Di Roberto ricordo soprattutto questo – ha aggiunto Sara Battisti -. Il desiderio di volersi confrontare per cercare una linea comune di rappresentare il pensiero della sinistra riformista e progressista. Questa è sempre stata la sua priorità, mai si è mischiato con la meschinità della politica». Una priorità che il compianto Giannetti ha ribadito anche nel suo ultimo post pubblico: nel commentare via social l’iniziativa organizzata a Frosinone da Pensare Democratico a favore di “Un campo aperto, largo, plurale per far ripartire l’Italia”. «Non si possono perdere certe situazioni – ha scritto nell’occasione – E non legare i territori ai megaprogetti e poi rimangono tante parole, buone idee e poco risultato. Auguri a tutti! Io non posso partecipare ma significa un buon inizio».

Prove di Campo largo con i vertici del Pd

Quel Campo largo, auspicato da Goffredo Bettini e Francesco De Angelis, ha cominciato a prendere forma anche a Ceccano. Lo ha fatto proprio durante il lancio del rinnovato circolo del Pd, che ha spalancato le porte a tutte le forze del centrosinistra. E quasi tutte hanno partecipato. (Leggi qui Perché De Angelis ha invitato Bettini a Frosinone. E anche Pd operaio: riapre la sezione storica e non chiude le porte a nessuno).

Francesco De Angelis, Giulio Conti e Antonio Pompeo

Nel rilanciato quartier generale del Pd c’erano tutti i big territoriali del Partito democratico invitati dalla segreteria di Giulio Conti. Da Francesco De Angelis a Antonio Pompeo, l’uno leader della corrente maggioritaria del Pd provinciale (Pensare Democratico) e l’altro a capo di quella minoritaria (Base Riformista). Dal consigliere regionale e pensatore democratico Mauro Buschini alla presidente della federazione provinciale Stefania Martini. Dei provinciali mancava solo il Segretario Luca Fantini, impegnato per ricostruire gli organi dirigenti a Cassino. 

C’erano però quasi tutti gli altri ricostruttori del centrosinistra fabraterno. In quota Il Coraggio di Cambiare hanno presenziato i consiglieri comunali Emanuela Piroli e Andrea Querqui e il coordinatore Salvatore Raoni. Assieme a loro il consigliere Psi Emiliano Di Pofi nonché l’ex sindaca Manuela Maliziola, coordinatrice cittadina di Demos: il grande alleato del Pd nella Regione Lazio di Zingaretti, nella Roma Capitale di Gualtieri e nella Cassino di Salera.

Dell’opposizione consiliare di centrosinistra mancavano esclusivamente i consiglieri Marco Corsi, già candidato sindaco sostenuto da Pd e Psi, e Mariangela De Santis (Nuova Vita). Ma gran parte delle polemiche dei giorni scorsi sono state spazzate via in quella che è stata di fatto la seconda iniziativa pubblica dopo “Cosa succede in città”: tenuta, anche quella non senza assenze, da Il Coraggio di Cambiare. (Leggi qui «Caro Giulio, rispediamo al mittente i tuoi ‘inviti’»).

Buschini: «La rete? Mai come una riunione nel circolo»

Buschini: a Ceccano l’obiettivo è l’unità

«In una sede storica per l’attivismo politico di Ceccano – sottolineano dal circolo Dem – il Partito Democratico di Ceccano ha scelto di dare il via ad un nuovo percorso, che mira ad un obiettivo principale: l’unità della coalizione di centrosinistra. Così, nelle scorse settimane, gli iscritti al Partito Democratico di Ceccano, insieme ai membri del Direttivo e della Segreteria, hanno avviato una serie di lavori di restauro al fine di recuperare e rendere ospitale la vecchia sezione di via Salita al Castello».

Come ha sottolineato Buschini, d’altronde, «la politica ha imparato ad utilizzare le tecnologie, la rete, ma nessuno potrà sostituire il gusto e la passione di un confronto, di una riunione nel circolo». Non un circolo qualunque per lui: «A Ceccano ho svolto una parte importante della mia vita politica e della mia crescita, molto in questo luogo che oggi torna ad essere la sede del circolo del Pd».

A ruota i ringraziamenti a tutti coloro che l’hanno ristrutturata e fatta tornare un punto di riferimento.  Perché, come ha puntualizzato De Angelis, dopo «una bella iniziativa nel ricordo del compagno Roberto Giannetti, apriamo ai giovani e al civismo e costruiamo insieme un campo largo per tornare a vincere». Ovvero per tornare a vincere nella Stalingrado ciociara diventata Roccaforte di patrioti da oltre sei anni: nella Ceccano ormai trainata dall’asse Fratelli d’Italia-LegaPatto Civico.

Pd Ceccano: «Unità? La invocano gli elettori»

Giulio Conti

Da qui la sottolineatura del Pd Ceccano, che al pari degli alleati vede una città bisognosa di un cambio di rotta: «L’incontro è stata la prova tangibile che c’è un’area politica viva e vegeta che sente il bisogno di tornare a colloquiare per offrire alla città una proposta alternativa alla visione della destra di Caligiore. In pochi anni di amministrazione ha portato ad un indebitamento delle casse comunali dell’Ente ed all’incremento delle tasse a danno dei cittadini e delle fasce più deboli».

L’obiettivo del Campo largo, di un centrosinistra finalmente riunito, è stato prefissato tanto dal segretario cittadino del Pd Conti quanto, tra gli altri, dalla leader de Il Coraggio di Cambiare Piroli. Che hanno voluto mettere un punto ai dissidi tra le due forze politiche e cominciare daccapo, «a testimonianza di un percorso necessario – precisano i democrat – che gli stessi elettori del centrosinistra chiedono ormai a gran voce ai loro referenti».

Una ricostruzione che, sempre a detta dei dirigenti locali del Pd, «avrà bisogno del suo tempo e che dovrà partire dalla consapevolezza delle ultime sconfitte, senza innescare la ricerca di eventuali colpevoli, ma anche da una proposta programmatica in grado di offrire un’alternativa valida all’azione amministrativa. Una svolta per Ceccano a fronte del tempo che in questo momento si sta perdendo, senza giungere ad alcun risultato concreto».

Si riferiscono al tempo perso nel dibattito sulla questione della leadership, sulle primogeniture del tavolo unitario e su chi dovrebbe stare dentro e fuori. (Leggi qui  Riecco l’asse Pd-Psi, ma non riconosce la leadership della Piroli e poi qui Ciotoli: «Chi si mette sul piedistallo, la sta rifacendo fuori dal vaso»).

I puntini sulle i de Il Coraggio di Cambiare

L’intervento di Emanuela Piroli

Emanuela Piroli, dal canto suo, ha messo al primo posto la disponibilità al dialogo e la priorità ai contenuti sulla base di principi che dovrebbero essere il collante tra le varie realtà del centrosinistra. Ha ribadito l’intesa del gruppo consiliare de Il Coraggio di Cambiare con i consiglieri De Santis e Di Pofi e il loro impegno ad affrontare «la destra peggiore della nostra provincia, arrogante e inconcludente».

Non è stato minimamente citato Corsi, già presidente del Consiglio nella prima amministrazione Caligiore: nato politicamente a destra, sostenuto da Democrat e Socialisti alle scorse Elezioni contro Caligiore e Piroli ma ancora di fatto isolato.    

In quanto all’apertura del circolo, è stata vista dalla Piroli come «un segnale positivo, soprattutto in questo periodo storico in cui spesso si scambiano battute sui social e sui giornali senza un confronto diretto che è invece vitale». Avrebbe gradito, però, anche la partecipazione dei cittadini e non solo degli addetti ai lavori: «L’apertura di una sede di discussione politica è importante ma non basta perché è necessario riconquistare la fiducia delle persone e bisogna lavorare perché si ritorni a essere in grado di rispondere alle esigenze della società civile».

Serve un chiarimento

Ha anche messo in chiaro che «non è nel mio stile parlare e agire con ipocrisia perché i problemi ci sono e il percorso richiederà chiarimenti politici per poter ripartire dagli errori ed evitare di ripeterli». Sulla stessa lunghezza d’onda l’alleato Querqui. «Il centrosinistra a Ceccano è tutt’altro che morto. L’inaugurazione della sede del Pd è una chiara testimonianza che è vivo e vegeto, come lo dimostrano la presenza sul territorio di diverse forze politiche che si ritrovano pur con delle differenze».

In conclusione il suo appello alla costituzione di un tavolo unitario con tutti i Partiti e movimenti civici «accomunati dalle stesse finalità. E con un programma condiviso – ha guardato più in là – per poter arrivare alle prossime Amministrative con l’obiettivo di vincere».

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