Provincia, balli di… gruppi (di C. Trento)

Molto cambiato il quadro delle formazioni politiche presenti nel palazzo della Provincia di Frosinone. Pd, Forza Italia, ma pure Civica Popolare, Lega e Noi con l’Italia: (quasi) nulla è più come prima.

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Situazione politica molto cambiata all’ interno del consiglio provinciale di Frosinone rispetto alle elezioni di poco più di un anno fa. E muterà ancora dopo i risultati delle politiche e delle regionali.

 

LA SITUAZIONE INIZIALE

La situazione di partenza era la seguente: 6 consiglieri del Pd, 4 di Forza Italia, 1 di Alternativa Popolare, 1 di A Difesa del Territorio.

Nei Democrat il gruppo nella sostanza è formato da 5 persone: Massimiliano Quadrini, Germano Caperna, Antonio Di Nota, Domenico Alfieri e Maurizio Bondatti. Anche se quest’ ultimo, a causa delle dimissioni di massa che hanno messo fine all’ esperienza del sindaco Fausto Bassetta, non è più consigliere comunale di Anagni. E ricoprire il ruolo di consigliere comunale è fondamentale per esserlo anche a livello provinciale. Dunque, si dovrà procedere alla surroga. Passaggio che il consiglio provinciale effettuerà a stretto giro di posta. Al suo posto subentrerà Antonio Cinelli (Monte San Giovanni Campano), capogruppo nella scorsa consiliatura.

 

IL NUOVO MIGNANELLI

Per quanto riguarda Massimiliano Mignanelli, lui è stato eletto nella lista del Pd come “indipendente” , perché faceva parte di Alternativa Popolare, che ora non esiste più. Ora Mignanelli fa parte di Civica Popolare di Beatrice Lorenzin: anzi, è capolista nel listino proporzionale della Camera. La Lorenzin è alleata del Pd a livello nazionale, mentre alle regionali del Lazio si presenta con un proprio candidato alla presidenza. Nessun dubbio sul fatto che Mignanelli resterà nel centrosinistra all’ interno del consiglio provinciale, ma gli equilibri e i rapporti di forza saranno differenti. Non si può considerare più esponente della lista dei Democrat.

 

IL PRESIDENTE VAGAMENTE SOCIALISTA

Poi c’ è Luigi Vacana, consigliere eletto nelle file della lista civica A Difesa del Territorio. Vacana ha le deleghe di coordinamento dei lavori del Consiglio. In questa campagna elettorale sostiene Nicola Zingaretti e appare vicino alla lista civica che fa riferimento al vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio.

Dunque, in ogni caso il centrosinistra può contare su 7 consiglieri su 12.

Anzi, su 8 su 13 considerando pure il ruolo del presidente Antonio Pompeo.

 

ANDREA IL LEGHISTA

Per la verità i numeri sono anche superiori di un’unità, perché Andrea Amata, pur restituendo le deleghe di vicepresidente, non ha tolto il sostegno al presidente Pompeo. Il fatto però è che Amata ora fa parte della Lega di Matteo Salvini, con la quale è in corsa alle Regionali. Complicato pensare, nonostante si parli di un ente di secondo livello, che la Lega possa continuare a lungo a sostenere un esponente di spicco del Partito Democratico.

 

L’EROICO PER L’ITALIA

Quadro mutato pure nel centrodestra, dopo che Gianluca Quadrini ha lasciato Forza Italia e si è candidato (sia alle regionali che alle politiche) con Noi con l’ Italia-Udc. Il gruppo degli “ azzurri”  ora conta tre consiglieri: Danilo Magliocchetti (diventato capogruppo al posto di Quadrini), Anselmo Rotondo e Rossella Chiusaroli.

È vero che, per come sono strutturate adesso le Province, le dinamiche consiliari non possono avere riflessi sugli assetti politici importanti. Non possono cioè determinare una crisi. Però è anche indubbio che gli equilibri politici alla Provincia hanno avuto un ruolo ed un peso specifico in questi anni.

Ad ottobre scade il mandato, sia per quanto riguarda il presidente che per i consiglieri. Nei mesi successivi si tornerà alle urne.

Con il voto ponderato.

 

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