Provincia in lockdown, potenziale politico congelato

Proprio nel momento in cui il presidente Antonio Pompeo rilancia il ruolo dell’ente, i gruppi restano in letargo. Eppure non mancano gli spunti nella Lega, in Fratelli d’Italia e in Forza Italia. Mentre a sinistra potrebbe esserci il dialogo tra Pd e Italia Viva. Ma da tempo siamo nella stagione del letargo.

Sicuramente l’emergenza da Coronavirus non ha aiutato: il lockdown iniziale e poi le norme sul distanziamento sociale hanno costretto tutti i consigli comunali a frenare e a riorganizzarsi in maniera diversa. Dalla teleconferenza a presenze senza… assembramenti. Ma il Consiglio provinciale è completamente scomparso dalla scena, proprio nel momento in cui il presidente Antonio Pompeo rivendica la centralità di un ente che in realtà ha poco di secondo livello. (Leggi qui Pompeo: “La mia Provincia pronta a raccogliere tutte le sfide”).

Pompeo sugli scudi, gli altri in lockdown

Sul piano amministrativo le competenze sono poche e quelle più importanti appartengono alla sfera del presidente. Ma la vetrina politica è sempre stata fondamentale e in primo piano. Invece sono tutti in… lockdown.

I temi non mancherebbero. Sarebbe interessante, per esempio, vedere l’atteggiamento del gruppo della Lega adesso che il coordinatore provinciale è Nicola Ottaviani.

Sarebbe  importante registrare gli interventi dei due consiglieri provinciali di Forza Italia, Gianluca Quadrini e Gioacchino Ferdinandi, entrambi in opposizione alla linea del senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone. A pensarci bene gli “azzurri” non hanno consiglieri che fanno riferimento ai subcommissari Adriano Piacentini, Rossella Chiusaroli e Daniele Natalia.

In Fratelli d’Italia la maggioranza sta con il senatore Massimo Ruspandini: il fedelissimo Daniele Maura e Stefania Furtivo. Ma Rossana Carnevale, subentrata a Gianluigi Ferretti, è collocata nell’area di Alessandro Foglietta.

Provincia in controtendenza con i Comuni

Nel centrodestra provinciale c’è un quadro interessante, in controtendenza con la linea politica che si vede nei Comuni. Ma questo dibattito non si sviluppa, il Consiglio viene convocato con il contagocce e per il resto non si discute di nulla.

Anche nel centrosinistra la situazione è interessante. Nel Pd ci sono due esponenti che fanno riferimento a Pensare Democratico di Francesco De Angelis: Massimiliano Quadrini e Vincenzo Savo. Mentre Alessandra Sardellitti sta con Base Riformista di Antonio Pompeo.

C’è pure Italia Viva, rappresentata da Germano Caperna, eletto nel Pd e poi passato con Renzi. Temi interessanti, che potrebbero, se sviluppati, perfino aprire dei nuovi scenari. Invece il Consiglio non si riunisce quasi mai, se non per ratifiche politicamente insignificanti.

Dimenticavamo Luigi Vacana, il vicepresidente. E’ collocato nel centrosinistra, ma agisce da battitore libero. E potrebbe farlo anche a Frosinone quando si andrà al voto. Il potenziale politico della Provincia è enorme. Ma resta confinato e inespresso.