Provincia, incroci pericolosi verso la giunta

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

C’è poco da girarci intorno. Alla Provincia il braccio di ferro sulla vicepresidenza va avanti. Le ipotesi sul tappeto sono due: Andrea Amata (Area Popolare) e Luigi Vacana (A Difesa del Territorio). Ieri pomeriggio riunione della lista A Difesa del Territorio, che comprende il Psi, Sinistra Italiana, Sel, Pci e Possibile.

Al termine del summit Gianfranco Schietroma, coordinatore della segreteria nazionale dei Socialisti, ha detto: «A Difesa del Territorio ritiene che il voto dell’8 gennaio abbia manifestato la chiara volontà di discontinuità rispetto ai due anni precedenti. Ci auguriamo che, conseguentemente, il partito di maggioranza (ndr: il Pd) sia in grado di avanzare una proposta politico-programmatica per i prossimi due anni in grado di affermare un effettivo cambiamento».

La traduzione è chiara: ci sono gli spazi per una coalizione di centrosinistra (e infatti Forza Italia è stata già estromessa dalla maggioranza), ma la discontinuità va affermata anche a livello di organigramma. E la vicepresidenza è una “casella chiave”: per due anni è stata appannaggio di Area Popolare (con Andrea Amata), ma adesso si può valutare l’opzione di affidare la delega a Luigi Vacana per spostare a sinistra l’asse della coalizione. Considerando che A Difesa del Territorio ha ottenuto più voti ponderati rispetto ad Area Popolare.

Prosegue Schietroma: «Auspichiamo altresì, visto l’esito del referendum costituzionale, che alla scadenza del prossimo biennio i cittadini possano tornare a votare per l’elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali».

Naturalmente Schietroma ha l’esigenza di tenere unita la lista A Difesa del Territorio, ma è chiaro che la partita sulla vicepresidenza avrà un peso politico enorme sugli equilibri di tutto il centrosinistra. Anche nella prospettiva delle elezioni comunali di Frosinone. Perché la coperta è corta.

Alfredo Pallone, coordinatore regionale di Area Popolare, dice: «Come abbiamo avuto modo di sottolineare, non siamo interessati alle poltrone. Il problema è l’affidabilità politica, concetto che si sposa con la progettualità e con la gestione della progettualità».

Pallone non dà per scontata l’alleanza con il Pd, tiene separati i tavoli della Provincia e del Comune di Frosinone e nei prossimi giorni incontrerà il ministro Angelino Alfano e l’onorevole Maurizio Lupi per fare il punto sulle alleanze. Il “laboratorio Lombardia” (accordo tra Area Popolare e Forza Italia) è sul tavolo del dibattito.

Intanto però Forza Italia ha deciso per la linea «di ferma opposizione al Pd e al presidente Antonio Pompeo». Ieri gli “azzurri” hanno proceduto alla nomina del capogruppo (Gianluca Quadrini) e del vicecapogruppo (Danilo Magliocchetti). Nel corso di un incontro al quale hanno partecipato anche gli altri due consiglieri provinciali, Rossella Chiusaroli e Anselmo Rotondo, ma pure il leader e consigliere regionale Mario Abbruzzese e il coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli.

Dice Gianluca Quadrini: «Non dimentichiamoci che il Pd stava da un’altra parte e le eleelezioni del 2014 le ha perse. Noi andremo avanti a testa alta come abbiamo fatto finora. Noi quattro consiglieri eletti faremo un’opposizione dura ma leale e responsabile». Poi aggiunge: «Da oggi siamo pronti e fermi nel rimettere in gioco anche altri tipi di accordi fatti per l’Asi, il Cosilam e la Saf, enti dove abbiamo amministrato insieme». Anselmo Rotondo rileva: «Non ci riconosciamo in questa Amministrazione Provinciale, ragione per la quale saremo fermamente all’opposizione, forti anche dell’esperienza maturata in questi anni dagli amici Quadrini e Magliocchetti. Detto ciò, però, occorre ancora un altro passo importante: chi alle ultime elezioni provinciali, pur essendo di Forza Italia ha dato il pieno sostegno al Pd, deve uscire dal partito»

 

Lo scenario

Nella prima seduta del consiglio provinciale verrà costituito il gruppo di Forza Italia. L’annuncio arriva dal coordinamento degli “azzurri”. Dunque l’esperienza della lista Insieme Si Vince appare destinata a terminare. È vero che i quattro consiglieri eletti sono tutti di Forza Italia, ma in quella lista hanno ottenuto voti anche esponenti di altre formazioni. Da sottolineare, per esempio, il risultato di Ginevra Bianchini (Fratelli d’Italia).

Intanto però Antonio Pompeo sta cercando di comporre il “puzzle” delle deleghe ai consiglieri provinciali. L’orientamento sembra essere quello di diverse conferme, ma bisogna anche tenere presente che della maggioranza non fa parte più Forza Italia. Per il resto le deleghe all’ambiente e ai rifiuti potrebbero andare a Domenico Alfieri. Resta da sciogliere il nodo del coordinamento dei lavoro dell’assemblea, ruolo svolto in questi due anni da Danilo Magliocchetti. Si tratta di deleghe che hanno una valenza istituzionale.

Probabilmente Pompeo intende valutare l’evolversi delle trattative politiche per cercare poi una sintesi tra le aspettative di Area Popolare e quelle di A Difesa del Territorio. Gli equilibri in ogni caso appaiono estremamente fragili, anche perché inevitabilmente il dibattito politico sulle comunali di Frosinone è destinato ad influire non poco.

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