Provincia, lo strike di Antonio Pompeo

Come si 'legge' la nuova giunta Provinciale di Frosinone. Antonio Pompeo fa strike. Ecco cosa c'è dietro alle nomine. La Lega implode. All'opposizione solo FdI e l'ala del carroccio di Ottaviani

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

Ha spaccato la Lega, mandato all’opposizione Fratelli d’Italia, compattato il centrosinistra, varato il primo Campo largo in Ciociaria, gettato il seme della discordia ad Anagni: tutto in un colpo solo. Antonio Pompeo presenta la sua ultima giunta provinciale e realizza uno strike. Manda giù tutti i birilli che aveva messo nel mirino e libera la strada verso le elezioni Regionali.

L’annuncio è arrivato in mattinata nel corso di una conferenza stampa. Antonio Pompeo prima di leggere i nomi dei Consiglieri e delle deleghe che gli ha assegnato ringrazia il vice presidente uscente Luigi Vacana. È lui ad avere sbloccato l’empasse politico rinunciando alla carica e pure a quella di Presidente d’Aula. Pompeo lo riconosce pubblicamente: è una cambiale politica aperta che prima o poi dovrà essere onorata.

Cardinali vice, in attesa delle Comunali

Alessandro Cardinali (Foto © IchnusaPapers)

Alla vice presidenza va Alessandro Cardinali al quale viene assegnata la delega all’Ambiente. Da lì passa la maggior parte delle rogne, lì si erano accumulate decine di pratiche: gli industriali e le piccole imprese avevano protestato insieme ai sindacati per denunciare che in Provincia di Frosinone occorreva il doppio del tempo per avere un’autorizzazione; l’allora presidente Giuseppe Patrizi aveva riorganizzato gli uffici: è finito sotto processo “non per tangenti” ha messo in chiaro subito il Pubblico Ministero ma perché le pratiche si erano messe a camminare e questo è apparso strano. Ora c’è un protocollo scritto insieme all’Arpa Lazio. Alessandro Cardinali dovrà governare questo. (Leggi qui Una guida per non perdersi nella selva delle Autorizzazioni).

Sul piano politico è l’avvio ufficiale dell’assedio al sindaco di Anagni Daniele Natalia. Il vice presidente era uno dei suoi assessori. Poi si sono scontrati ed è stato messo fuori. Cardinali è passato all’opposizione. Con la sua elezione in Provincia ha evitato che scattasse il seggio per Forza Italia cioè il Partito di cui è sub coordinatore provinciale proprio Natalia. Ora si prepara a diventare l’aggregatore di un Campo larghissimo nel quale unire tutte le forze all’opposizione del centrodestra in carica ad Anagni. Con il profilo e lo spessore di un vice presidente di Provincia.

La Lega in frantumi

Gianluca Quadrini

La Lega finisce in frantumi. Il Dem Antonio Pompeo assegna la Presidenza del Consiglio Provinciale al leghista Luca Zaccari, suo oppositore a Ferentino. Nei giorni scorsi, dopo le prime anticipazioni di Alessioporcu.it il coordinatore provinciale del Carroccio Nicola Ottaviani aveva tuonato che la Lega sarebbe rimasta all’opposizione; aggiungendo che la presidenza è però un ruolo di garanzia. Nei fatti Nicola Ottaviani e la sua area interna sono gli unici a restare a piedi. Perché oltre a Zaccari (area Pasquale Ciacciarelli), entra nel governo della Provincia anche il secondo più votato: Gianluca Quadrini ha ottenuto il Controllo delle Società Partecipate, degli Enti e dei Consorzi. L’unico a non avere un incarico è Andrea Amata, espressione dell’area Ottaviani.

Con la designazione di Zaccari e Quadrini, Antonio Pompeo può contare sui voti di quattro fedelissimi (i loro, quello di Cardinali e della Dem Antonella Di Pucchio). Così non rischia di finire ostaggio dell’area maggioritaria del Partito Democratico (che conta 3 voti). Inoltre puntella la situazione in vista delle prossime Comunali a Ferentino e vara un patto di non belligeranza per le prossime Regionali proprio nella sua città.

Non significa che Zaccari voterà Pompeo e non Ciacciarelli. Ma è chiaro che i voti di centrosinistra con i quali Zaccari può dialogare non andranno agli avversari di Pompeo.

La super delega a Vacana

Luigi Vacana

A Luigi Vacana va come primo e parziale ristoro per le sue rinunce una delega robusta. Prende i Rapporti istituzionali, l’Attuazione del programma, il Bilancio, i Servizi Culturali. Tranne la portineria e le pulizie è rimasto poco altro. Potrà andare in giro tra i Comuni e gli enti a parlare per conto del Presidente, impegnarsi sulle risorse presenti nei conti, coltivare la Cultura che è il suo pallino da sempre.

Soprattutto potrà creare una quinta colonna con la sua lista civica. Ha già iniziato ad esportarla nei Comuni. Come si è visto alle Comunali di Sora ed Alatri lo scorso ottobre, come sta facendo ora a Frosinone. È chiaro che i suoi voti per le Regionali non andranno a destra. Ma all’area di Pompeo.

Il gruppone Pd

Le deleghe ai quattro Consiglieri eletti dal Partito Democratico sono state ponderate con la mediazione della federazione provinciale. Ad Antonella Di Pucchio (Isola del Liri) sono andate la Viabilità e le Pari Opportunità. Al sindaco di San Donato Valcomino Enrico Pittiglio vanno l’Edilizia Scolastica e la Programmazione della Rete Scolastica. Al capogruppo di Cassino Gino Ranaldi sono state assegnati gli Affari Generali ed il Patrimonio. Al sorano Alessandro Mosticone vanno l’Urbanistica ed i Servizi di Trasporti.

Chi resta fuori dopo lo strike

Antonio Pompeo

Nella nuova giunta provinciale accade più o meno quanto sta accadendo per le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica. Resta fuori Fratelli d’Italia e quell’ala più radicale della Lega.

Conviene a tutti. Ai diretti interessati perché da oggi potranno costruire dall’opposizione le loro corse verso le elezioni Regionali. È il caso dell’ex presidente d’Aula Daniele Maura (Fratelli d’Italia) anche se sarà difficile per lui attaccare quel presidente del quale ha condiviso buona parte delle scelte fatte negli ultimi due anni.

E per Andrea Amata. Che – ironia del destino – fu vice presidente nel primo mandato di Antponio Pompeo. Il fatto che sia all’opposizione mette in luce il fatto che Ottaviani non controlla tutto il Partito. L’asse tra Zaccari e Pompeo premia Pasquale Ciacciarelli. E lui, la prossima corsa verso la Pisana, non ha proprio intenzione di perderla.