Caos in Provincia, maggioranza spaccata. Volano gli stracci

Ritirato il punto all’ordine del giorno riguardante l’Agenzia di Formazione. Durissimo scontro tra Luigi Vacana e Domenico Alfieri, che non ha votato gli assestamenti di bilancio. Un segnale forte all’intero gruppo consiliare del Pd. Centrosinistra alle corde, numero legale retto da Gianluca Quadrini e Rossella Chiusaroli

Maggioranza di centrosinistra spaccata in consiglio provinciale, ritirato il punto all’ordine del giorno sul futuro dell’Agenzia di Formazione. Durissimo botta e risposta tra i consiglieri Luigi Vacana e Domenico Alfieri, con quest’ultimo che non ha votato le variazioni di bilancio.

 

Che la seduta sarebbe stata complicata lo si è capito immediatamente, al punto che il presidente Antonio Pompeo ha chiamato personalmente al telefono più volte i consiglieri di opposizione Rossella Chiusaroli (Forza Italia) e Gianluca Quadrini (Noi con l’Italia), impegnati contemporaneamente nella conferenza stampa del vicepresidente nazionale di Forza Italia Antonio Tajani all’Astor hotel.

 

Quando i due sono tornato a Palazzo Iacobucci hanno immediatamente capito che la maggioranza non aveva il numero legale. Gianluca Quadrini voleva andare via, ma è stata Rossella Chiusaroli a convincerlo. Tra i punti all’ordine del giorno c’era anche quello della sdemanializzazione di una strada del cassinate, punto al quale la Chiusaroli ha lavorato per mesi con grande impegno. E non se la sentiva di non far approvare quella tematica. 

La frattura politica si è determinata sulle variazioni di bilancio, con l’astensione di Domenico Alfieri, che è il segretario reggente del Pd. Oltre che consigliere provinciale e sindaco di Paliano. In precedenza Alfieri aveva fatto ritirare un punto riguardante le strade provinciali. Ma è chiaro che l’astensione sul bilancio è un segnale fortissimo lanciato all’indirizzo di Antonio Pompeo, ma anche ai colleghi consiglieri Massimiliano Mignanelli e Massimiliano Quadrini.

Come dire: “Ci sono anch’io nel gruppo consiliare”.

 

Più volte nel corso della seduta Domenico Alfieri si è allontanato dall’aula, una volta per parlare con Gianluca Quadrini. Alla fine è stato Antonio Pompeo a intervenire e farlo rientrare. Non evitando però la spaccatura sul bilancio.

Ma c’è di più, considerando il durissimo scontro verbale tra lo stesso Alfieri e Luigi Vacana (A Difesa del Territorio), consigliere che dirige i lavori dell’aula.

Domenico Alfieri ha chiesto spiegazioni sulle variazioni di bilancio. E’ bastato un “adesso ti spiego” di Vacana a far esplodere la situazione. Con il segretario reggente del Pd che ha detto: “Non mi spieghi niente, sono io che spiego a te”. E via con un botta e risposta al vetriolo.

 

A quel punto la situazione è sfuggita completamente di mano. Ma nessuno poteva immaginare il passo successivo e cioè il ritiro del punto all’ordine del giorno riguardante il futuro dell’Agenzia di Formazione. Gianluca Quadrini ha chiesto il ritiro perché a suo parere la delibera mancava di un passaggio chiave.

Ha detto: “Quando parliamo di società in house è importante rifarsi alle legge sul codice degli appalti. Vorrei sapere quale procedura è stata seguita”. A quel punto il vicepresidente Massimiliano Mignanelli, competente per il punto in questione, ha replicato che la pratica stava a posto.

Ma il presidente Antonio Pompeo ha voluto chiedere un parere ai tecnici, sia al segretario generale Fabio Martino Battista che al vicesegretario Marco Sbardella. Pareri diversi. Pompeo ha quindi deciso di ritirare il punto all’ordine del giorno per successivi approfondimenti. L’intera discussione però è durata un’ora e mezza, mettendo a nudo le difficoltà di una maggioranza profondamente divisa e perfino incerta. Gelato Massimiliano Mignanelli, dopo che sul tema del futuro dell’Agenzia di Formazione sono state tenute una ventina di sedute di commissione. Per l’ennesimo flop.

 

Alla fine Luigi Vacana è sbottato: “Queste sono cose interne alla maggioranza, dovevamo risolvere prima senza coinvolgere l’aspetto amministrativo e il consiglio provinciale”. Già.

 

Cosa c’è dietro

Ma cosa c’è dietro? Perché Alfieri si è astenuto? Il problema è politico? O con il presidente Pompeo?

Il Problema non è Pompeo. Alfieri ha l’impressione che le decisioni vengano prese a ‘compartimenti stagni’: senza coinvolgere gli altri consiglieri, titolari di altre deleghe. Due i nervi scoperti: i contributi per la manutenzione delle strade e per gli eventi culturali che la Provincia poi sostiene. Ecco perché lo scontro con Vacana.  La variazione infatti prevedeva soldi per strade e Cultura.

Il vero nodo è il passaggio di alcune strade provinciali all’Astral (l’agenzia regionale) per un totale di 200 chilometri: nessuna condivisione, neanche con i sindaci interessati Anche la Palianese Sud. E Alfieri ne sapeva nulla