Provincia, missione recupero nel Pd. L’astio di Pompeo. Il ritorno di Vacana

Il Pd tenta la ricucitura con l'ala sconfitta alle Provinciali. «Non è il momento di dividersi, ci sono le Regionali». Salera non fa gli auguri a Di Rollo, Pompeo risponde «Non sapete nemmeno cosa sia una comunità». Candidatura in forse. Intanto Vacana trova la sintonia con Di Stefano e passa il guado

La rotta è quella di collisione. Nonostante i tentativi di recupero, nonostante i segnali. Dopo la vittoria della componente Pensare Democratico alle Provinciali di Frosinone il Pd ha avviato subito l’opera di ricucitura con l’ala minoritaria: quella del presidente uscente Antonio Pompeo, del sindaco di Cassino Enzo Salera, dell’ex Segretario provinciale Simone Costanzo. Cioè quelli che avevano fatto squadra con Fratelli d’Italia sul nome del sindaco di Arce Gino Germani nella convinzione di battere il sindaco di Sora Luca Di Stefano. Che era sostenuto dall’alleanza delle Regionali: Pd (ala Pensare Democratico) – Azione – Italia Viva.

Missione recupero

da sinistra: Buschini, Mazzaroppi, De Angelis, Battisti giovedì al Minotti

Lo ha sollecitato direttamente il leader Francesco De Angelis. Sono già scesi in campo il vice Segretario regionale Sara Battisti ed il Segretario provinciale Luca Fantini. Non è un caso che giovedì sera durante l’incontro tenuto al caffè Minotti di Frosinone proprio Sara Battisti abbia detto che le Provinciali sono già acqua passata. Sottolienando che «Dalle Provinciali è arrivato un messaggio forte e chiaro. Per questo il Pd in tutte le sue anime deve tornare unito e combattere insieme la battaglia per evitare che il Lazio torni indietro di dieci anni». (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti del giorno: venerdì 30 dicembre 2022).

Luca Fantini ha provato a contattare l’ex presidente ed ex sindaco di Ferentino Antonio Pompeo. Sara Battisti ha chiamato il sindaco di Cassino Enzo Salera. Entrambi hanno agito per dirgli che le Provinciali sono già acqua passata e che le ragioni alla base della divisione su due candidati andranno approfondite. Ma non adesso, non in questo momento: non ora che si stanno per affrontare le Regionali del 12 e 13 febbraio; con un centrodestra che ha il vento in poppa ma ha schierato troppo tardi il candidato, al punto che Giorgia Meloni è dovuta scendere in campo sui cartelloni pubblicitari sostituendosi a Francesco Rocca. Non adesso che i sondaggi danno i progressisti competitivi ma con poche speranze se Pd e M5S viaggiano divisi.

La volontà di ricucitura c’è. Potrebbe essere atteso un segnale del Segretario Regionale Bruno Astorre. Che in genere evita di intervenire nelle questioni locali a meno che non diventino a rischio esplosione. Con danni per l’intero Partito. Come in questo caso.

Si riempiono la bocca

Sara Battisti e Antonio Pompeo (Foto © AG IchnusaPapers)

Il sindaco Enzo Salera non ha risposto. La sua posizione è sintetizzata in maniera emblematica dal consiglio comunale di giovedì pomeriggio: né lui né la sua maggioranza hanno detto una sola parola di augurio alla Presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo che ora è anche Consigliere Regionale. Perché? Lei gli aveva detto con chiarezza che alle Provinciali non avrebbe votato per Germani ma per Luca Di Stefano. Per loro adesso è una specie di reietta.

Più fortunato Luca Fantini. A lui Antonio Pompeo ha risposto ma dicendogli che non ha alcuna voglia di fare un’analisi del quadro politico. Ad oggi l’ex presidente della Provincia non ha firmato alcun modulo di accettazione della candidatura alle Regionali con il Partito Democratico. E questo nonostante si sia dimesso da sindaco proprio per essere candidabile.

I rumors sostengono che stia valutando la possibilità di non candidarsi alle Regionali in modo da abbassare i voti nel Pd e favorire il Movimento 5 Stelle, non facendo scattare il seggio in Regione per il Pd della provincia di Frosinone. Alcuni riferiscono la suggestione secondo la quale Pompeo avrebbe già avuto contatti con il Coordinatore di Italia Viva Ettore Rosato. Che a chi glielo domanda risponde dicendo «Con me non ha parlato».

Lo stato d’animo di Antonio Pompeo traspare con chiarezza nel post messo su Facebook nelle ore scorse: «Si riempiono la bocca di “comunità democratica” ma non sanno neanche cosa sia una comunità. Forse perché sono stati sempre abituati ai personalismi, a parlare di potere e non di valori».

Deciderò con la famiglia

Il Segretario Regionale Bruno Astorre

«Dicono di essere pronti ad assediare la mia città, dicono che ci butteranno giù, che arriverò terzo alle prossime elezioni regionali (credevo quarto, grazie per lo sconto)». Il riferimento è alle Comunali di Ferentino: la sconfitta dell’asse Pd (di Pompeo e Salera) e Fratelli d’Italia ha determinato la nascita di un nuovo asse composto da Pd (area Pensare Democratico) – Lega – Civici Progressisti di Luca Di Stefano. Che è capace di condizionare le prossime elezioni comunali.

Ma Antonio Pompeo assicura: «Non saranno loro a decidere il destino di una comunità. Le scelte spetteranno al sottoscritto, alla famiglia, agli amici e poi a quanti vorranno sostenermi in un’eventuale competizione elettorale».

La parola eventuale lascia aperti molti scenari. «Ho sempre creduto nella politica fatta con spirito di servizio e così sarà ancora. In qualsiasi ruolo e anche nelle retrovie. Perché di professione faccio l’avvocato».

Vacana trova la sintonia

Intanto un pezzo ha già lasciato il suo fronte. Il consigliere Luigi Vacana ha trovato la sintonia con il nuovo gruppo dirigente. Il vicesindaco di Gallinaro faceva parte della fazione che ha lanciato la candidatura di Gino Germani.

Le indiscrezioni dicono che ha trovato l’accordo e voterà con Luca Di Stefano. Ha chiesto di poter portare avanti i progetti culturali già avviati con Pompeo. Pare che nessuno abbia da ridire.

La nuova squadra di Governo è giù pronta. Si attende solo il giorno in cui saranno irrevocabili le dimissioni di Antonio Pompeo. Perché a quel punto decadranno i consiglieri di Ferentino Luca Zaccari (Presidente del Consiglio) ed Alessandro Rea; al loro posto entreranno il leghista Giuseppe Pizzuti di Alatri ed il sindaco Valentina Cambone di Colle San Magno. E si potranno ripartire gli incarichi: Gianluca Quadrini sarà presidente del Consiglio Provinciale, Valentina Cambone Vice Presidente della Provincia, il leghista Andrea Amata prenderà una delega di prima fascia e Giuseppe Pizzuti una di seconda; deleghe anche ai Dem Enrico Pittiglio ed Alessandro Mosticone.

Ma prima bisognerà attendere che Antonio Pompeo decida. Se va o se rimane a Ferentino.