Provincia, i 5 nomi del centrodestra per sfidare Pompeo per la presidenza

Il voto per le Provinciali fissato al 14 ottobre apre scenari diversi nel Centrodestra. Impone un chiarimento. Sia interno che tra alleati. I nomi sul tavolo. E le possibili dinamiche.

Adesso che sembra che per la presidenza della Provincia si voterà il 14 ottobre il centrodestra dovrà scegliere in tempi rapidi lo sfidante di Antonio Pompeo.

Dovrà essere un sindaco, ma c’è la limitazione di quelli con meno di diciotto mesi di mandato.

I nomi che circolano sono cinque: Nicola Ottaviani (Frosinone), Carlo Maria D’Alessandro (Cassino), Roberto Caligiore (Ceccano), Anselmo Rotondo (Pontecorvo) e Tommaso Ciccone (Pofi). (leggi qui Quattro nomi per la Provincia. Ed un dubbio per il Cosilam)

 

La rosa si sta sfoltendo. Ottaviani non sembra molto interessato. D’Alessandro è alle prese con un quadro politico ed amministrativo a Cassino che non consentono di accollarsi altri pensieri. Roberto Caligiore invece sta lavorando per allargare la base del consenso e tentare di intercettare voti che potrebbero essere decisivi (leggi qui Tolerus, la chiave con cui Caligiore spera d’illuminarsi a Cinque Stelle).

Se la scelta sarà di bandiera, Forza Italia ha i numeri per imporre al tavolo del centrodestra una sua candidatura. Alla quale però potrebbe rinunciare a favore degli alleati: soprattutto in virtù di uno scenario più ampio, nel quale Lega e Fratelli d’Italia tentano di rafforzarsi (leggi qui Asse tra Lega e Fratelli d’Italia per isolare gli azzurri di Abbruzzese e Ottaviani). E Forza Italia non tarebbe a guardare (leggi qui CMD’A revoca le dimissioni ma nessuno gliel’ha chiesto)

 

Proprio per questo, più di qualunque altra cosa il centrodestra, se vorrà essere competitivo, dovrà marciare unito. Non è semplice considerando anche il meccanismo di espressione del consenso.

La platea elettorale sarà formata dai sindaci e dai consiglieri dei 91 Comuni, che esprimeranno il cosiddetto voto ponderato, vale a dire più “pesante” per gli amministratori dei paesi più grandi.

Questo vuol dire che se Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia troveranno un’intesa pure sui consiglieri da eleggere, sarà un discorso. Ma se invece non ci riusciranno potrebbero aprirsi degli scenari imprevedibili.

 

Non è un caso che il presidente della Provincia Antonio Pompeo, forte di un accordo di ferro con Francesco De Angelis per quanto riguarda il fronte del Pd, da tempo sta favorendo la costituzione di liste civiche trasversali. La più importante la guiderà il vicepresidente della Provincia Massimiliano Mignanelli, che è già al lavoro da tempo.

La vera incognita però si chiama Lega. Gli amministratori e i dirigenti del Carroccio (guidati da Francesco Zicchieri) stanno cercando di capire il da farsi: i rapporti con Forza Italia non sono buoni e poi c’è la necessità di eleggere quanti più rappresentanti possibili alla Provincia di Frosinone, considerando che è la prima volta che da queste parti ci sarà la lista della Lega.

Poi c’è Gianluca Quadrini, coordinatore provinciale di Noi con l’Italia, il quale è stato già esplicito con il centrodestra. Facendo capire che non ci saranno accordi al buio, specialmente se la coalizione continuerà a snobbare la sua formazione.

Non sarà semplice.