Pompeo, Ciccone e le voci di un patto trasversale tra De Angelis e Abbruzzese per la Provincia

Ma l’esito di questa tornata elettorale nell’ente di secondo livello sarà deciso da quella fascia di amministratori civici valutata intorno al 20%. Per questo motivo si tiene monitorata la situazione nazionale.

Quanto il quadro nazionale può influenzare l’esito di elezioni di secondo livello come quelle provinciali? E perché, nonostante le smentite a raffica, si continua a parlare (anche a Roma) dell’ipotesi di un patto di ferro tra Mario Abbruzzese (Forza Italia) e Francesco De Angelis (Pd) anche sull’elezione del presidente della Provincia?

 

A livello nazionale l’ipotesi di un ritorno ad uno scenario di centrodestra classico, dominato dalla Lega, c’è. De Angelis in queste ore lo smentisce nell’intervista a Corrado Trento su Ciociaria Oggi (leggi qui De Angelis rinuncia: non si candida. Sosterrà Zingaretti. E se ne frega di Orfini) Vedremo a Fiuggi cosa dirà Silvio Berlusconi, che appare intenzionato a non sciogliere Forza Italia all’interno di un Partito unico, ma di restare con l’assetto attuale.

Mentre Giorgia Meloni lavora per consolidare la forza e il ruolo di Fratelli d’Italia. In uno schema a tre punte quindi, anche se oggi è Matteo Salvini a fare il Cristiano Ronaldo. Però ogni volta che si profila una possibilità di crisi, Luigi Di Maio e Matteo Salvini parlano e trovano una soluzione.

Questo per dire che appare complicato che il governo possa andare in crisi.

 

Le elezioni provinciali verranno decise da quella fetta, che oscilla intorno al 20%, di amministratori non schierati con il centrodestra o con il centrosinistra.

Una parte importante, sulla quale sta lavorando da anni Antonio Pompeo.

 

Naturalmente Tommaso Ciccone spera che possa andare diversamente, proprio confidando nell’effetto domino nazionale se il centrodestra dovesse rilanciarsi mettendo in secondo piano i Cinque Stelle. I quali però, proprio perché nei sondaggi diminuiscono, rafforzano la trincea del governo.

 

L’esistenza di un’intesa sugli enti intermedi tra Francesco De Angelis e Mario Abbruzzese c’è da tempo. Non soltanto relativamente alle elezioni all’Asi e al Cosilam.

Alle provinciali però è più difficile. Intanto perché Tommaso Ciccone in Forza Italia c’è da sempre e ha avuto costantemente ottimi rapporti con Mario Abbruzzese. Ad individuarlo come candidato unitario però sono stati anche Nicola Ottaviani e Adriano Piacentini in tempi non sospetti. Dunque, perché dovrebbe essere bersaglio dei “franchi tiratori”?

Nonostante questi ragionamenti, però, la guardia rimane alta.