Provincia, Pompeo tira dritto: non cambierà coalizione

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

La maggioranza non cambierà, a meno di clamorosi colpi di scena. Per intenderci: se si dovesse andare ad elezioni anticipate alla Camera, allora tutto potrebbe succedere. Altrimenti no. Il presidente della Provincia Antonio Pompeo lo ha detto anche al senatore Francesco Scalia.

Il motivo è politico: Pompeo non intende correre il rischio di avere numeri striminziti perché non vuole che nessuno sia (e, soprattutto, si senta) determinante. È per questo motivo che l’eventualità di una “sostituzione” del gruppo di Forza Italia con quelli del Pd e del Psi è destinata a rimanere un’ipotesi sulla carta. Il ragionamento di Antonio Pompeo è sempre lo stesso: la Provincia è un ente di secondo livello, all’interno del quale le maggioranze non necessariamente devono essere politiche.

Un ragionamento fortemente contestato dal segretario e dal capogruppo del Pd, rispettivamente Simone Costanzo e Antonio Cinelli. Difficile a questo punto che si possa arrivare ad un gruppo unico.

Perfino le fibrillazioni all’interno di Forza Italia non avranno conseguenze sull’assetto della maggioranza. D’altra parte nessuno ha smentito l’indiscrezione secondo la quale lo stesso Pompeo ha parlato con Gianluca Quadrini e Vittorio Di Carlo dell’ipotesi di un gruppo misto. Magari successivamente ad un’autosospensione da Forza Italia.

Non cambierà niente. In questo momento sono 9 i consiglieri di maggioranza e 3 quelli di opposizione. Nessuno è decisivo, nessuno si sente il settimo. Tra quattordici mesi alla Provincia si vota per il rinnovo dei consiglieri, ma alle urne andranno gli amministratori. Consiglieri provinciali e soprattutto comunali. Il prossimo anno si vota in diversi centri, tra i quali Cassino, Sora ed Alatri. Antonio Pompeo sa bene che gli equilibri potrebbero mutare, ma sa pure che il suo mandato da presidente dura quattro anni, il doppio di quello dei consiglieri. La sua posizione non potrà in alcun caso essere messa in discussione.

Tema differente è quello della discussione nel Pd. Nonostante le polemiche e gli impegni presi, passi avanti non se ne fanno da oltre un anno. Le accelerazioni possono avvenire soltanto da elezioni anticipate alla Camera, ma al momento questo scenario non c’è. Fra le altre cose Antonio Pompeo attende di capire quali deleghe saranno lasciate alla Provincia. E con quante risorse a disposizione. Il vero bivio decisivo sarà questo.