Provincia, un nome per cinque Comuni

Patto tra i sindaci dell'Unione Cinque Città. Un candidato del loro territorio. Da spingere con forza fino alla Provincia. "Sarà un uomo che avrà l’onere di rappresentare un territorio, ma che avrà anche modo di dare un’opportunità al suo Comune"

Antonio Renzi

Rerum cognoscere causas

Alleati da anni sul fronte dei rifiuti e dei Servizi sociali. Ora decidono di fare squadra anche per riuscire a dare all’area un Consigliere Provinciale che la rappresenti. I Comuni dell’Unione Cinque Città stanno mettendo a punto una strategia che li porti a concentrare i loro voti su un unico nome, sviluppando un volume di fuoco elettorale capace di portare a Piazza Gramsci un loro consigliere. È il piano messo a punto da Aquino, Colle San Magno, Piedimonte San Germano, Roccasecca e Villa Santa Lucia.

A stringere il patto sono stati i sindaci Libero Mazzaroppi, Valentina Cambone, Gioacchino Ferdinandi, Giuseppe Sacco, Antonio Iannarelli. A fare da collante è stato il presidente del Cosilam Marco Delle Cese.

Un nome per tutti

Gioacchino Ferdinandi (Foto: Michele Di Lonardo)

L’accordo è nato poco alla volta. E passa attraverso un delicato gioco di equilibri. Il primo punto fisso: il sindaco Gioacchino Ferdinandi non si presenterà per un secondo mandato in Provincia. Lascerà campo libero ad uno dei suoi Consiglieri comunali, Carlo Cerrito: sarà presente nella civica del vice presidente Luigi Vacana in quota Partito Socialista.

Il secondo. I sindaci dell’Unione vogliono che l’area abbia un suo rappresentante. Vogliono che sia un sindaco. Per avvicendare Ferdinandi e portare avanti le istanze del territorio. Quindi? La mediazione Delle Cese su questo punto è stata fondamentale: niente colori politici, nessuna candidatura in una lista di Partito. Perché Mazzaroppi sta con il centrosinistra, Ferdinandi sta con il centro berlusconiano, Sacco sta con il centrodestra. Iannarelli e Cambone sono civici.

Chi si candida e dove

Quindi? Il candidato del Cinque Città potrebbe collocarsi nella lista del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. E drenare tutto il voto delle cinque amministrazioni. Alle quali si aggiungerebbero i voti raccolti con gli accordi eventualmente raggiunti con gli altri centri.

Su questo aspetto hanno avuto un ruolo chiave il presidente dell’Unione Libero Mazzaroppi con l’appoggio di Roccasecca. Si va verso un’operazione di scouting nel vasto mondo che ruota intorno al Partito Democratico ma non è iscritto e nemmeno ha intenzione di farlo. Sono un bel po’ di voti.

Il Cinque Città prima di lanciare l’operazione ha voluto mandare un segnale al sindaco di Cassino Enzo Salera: non si tratta di una cordata ostile, né nei suoi confronti né verso il suo capogruppo Gino Ranaldi che intende piazzare con autorevolezza nella sala della Provincia. Proprio per questo Marco Delle Cese coordinerà le operazioni sul mondo esterno ai Dem, garantendo che non ci siano intralci o errori con gli uomini del Pd impegnati su Ranaldi.

Ora si tratta solo di decidere il nome. A quello ci penseranno i cinque sindaci.