Provinciali, aggiungi un posto al tavolo (del centrodestra): c’è pure Pizzutelli

Il coordinatore di Forza Italia continua a credere nell'alleanza del centrodestra in vista delle Provinciali. “Il voto sul bilancio della Saf non deve trarre in inganno: Uniti e con un solo candidato possiamo battere Pompeo”. Invitato il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli

Nessun cambiamento di programma, il 23 agosto Forza Italia vuole vedere chi si presenterà e chi no al tavolo del centrodestra convocato in vista della lunga stagione delle elezioni provinciali: il 31 ottobre votazione per il presidente, poi a gennaio quella per i 12 consiglieri.

Il coordinatore provinciale Adriano Piacentini ha convocato gli alleati tradizionali: Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. Ma ha esteso l’invito anche alle liste civiche più importanti. Tra queste il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, che ormai ha una dimensione provinciale visto che esprime amministratori a Frosinone, Fiuggi, Anagni e Boville, ma sta lavorando anche in altri Comuni.

Inoltre il Polo Civico, dopo il patto federativo con la Lista per Frosinone, nel capoluogo può contare su tre assessori (tra i quali il vicesindaco) e 6 consiglieri. In un sistema che prevede il voto ponderato degli amministratori (sindaci e consiglieri) una forza politica del genere può fare la differenza. (leggi qui Non è un patto federativo. È molto di più)

 

No alle divisioni

Adriano Piacentini continua a guardare solo al centrodestra. Ai fedelissimi dice: «Non vedo per quale motivo dovremmo presentarci divisi». Forse perché in Abruzzo Salvini si presenterà da solo alle Regionali ed a livello nazionale ha dato ordine di accogliere tutti i profighi in fuga da Forza Italia? Per Piacentini «Le dinamiche nazionali hanno un’altra valenza e il discorso sugli enti intermedi (Asi e Cosilam) è diverso da quello politico. Io so soltanto che il centrodestra unito, con un solo candidato alla presidenza della Provincia, può vincere».

Chi non verrà o si sfilerà dall’alleanza resterà con il cerino in mano? «È sbagliato porla in questo modo, l’incontro del 23 agosto non è una trappola, ma una tappa importante per una coalizione che in provincia di Frosinone resta maggioritaria».

 

I segnali di rottura

Però la votazione sul Bilancio Saf è un segnale chiaro: c’è il rischio di isolamento per un’ala di Forza Italia. Nicola Ottaviani si è ritrovato isolato. «L’esito del voto sul bilancio della Saf non deve trarre in inganno in vista delle provinciali. Soprattutto perché nel Pd in tanti hanno votato il documento contabile facendo distinguo importanti. E il fatto che il presidente Antonio Pompeo abbia ribadito che lui non è d’accordo con il trattamento dei rifiuti di Roma è significativo. Ma nel corso del dibattito sono avvenute cose singolari. Con tanti Comuni di centrosinistra che, nell’annunciare a denti stretti il voto sul bilancio, sottolineavano che però non andavano richieste agli enti somme derivate magari da ritardi nei pagamenti. Un discorso surreale, che poco si concilia con quelli che sono i dettami che regolano l’approvazione di un bilancio».

Il centrosinistra è diviso? «Il centrosinistra è meno unito di quello che appare, noi se riusciremo a trovare un accordo possiamo farcela».

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