Provinciali, Cassino caput mundi

Ancora una volta il dibattito politico nella città martire è centrale e in anticipo rispetto al resto del territorio. La Lega che non molla la presa sul sindaco D’Alessandro e Mignanelli che mette in moto la macchina civica. Sono, in piccolo, i temi fondamentali del voto del 31 ottobre

Carmelo & Massimiliano

A Cassino la Lega continua a tenere sotto pressione politica il sindaco Carlo Maria D’Alessandro e anche Forza Italia. D’altronde Carmelo Palombo, che è anche coordinatore provinciale del Carroccio, non ha usato mezzi termini per esternare le sue riserve circa il tavolo del centrodestra convocato dal suo omologo di Forza Italia Adriano Piacentini per giovedì 23 agosto. Puntando l’indice verso l’elezione di Mario Abbruzzese al vertice del Cosilam.

Sempre a Cassino Massimiliano Mignanelli, consigliere comunale ma anche provinciale posizionato nel centrosinistra, ha attaccato il sindaco D’Alessandro e tutta la maggioranza.

Insomma, ancora una volta la città martire si dimostra centrale e in anticipo nel dibattito politico provinciale. Perché la posta in palio dei prossimi mesi è alta e riguarda l’elezione del presidente della Provincia.

 

Voto di II livello ma elezione di I

Antonio Pompeo, uno dei massimi leader del Pd, corre per la riconferma alla presidenza. Nell’ambito di un’elezione di secondo livello, nel senso che non voteranno i cittadini, ma sindaci e consiglieri. Nel senso che ci sarà il voto ponderato diviso a seconda della grandezza dei Comuni. Ma la competizione è di primo livello, perché dai rapporti di forza e dalle alleanze che emergeranno dipenderanno anche i futuri assetti degli enti intermedi.

Le votazioni estive delle assemblee dei sindaci su acqua e bilancio Saf non esauriscono certamente le tematiche che dall’autunno in poi gli amministratori saranno chiamati ad affrontare.

A Cassino la situazione si è già delineata chiaramente, con la Lega a rivendicare spazi propri e autonomi all’interno del centrodestra e con Mignanelli che ha fatto capire come e perché il suo ruolo sarà fondamentale alle provinciali. Perché lui sarà uno dei due pilastri dove poggeranno le liste civiche che sosterranno Antonio Pompeo.

L’altro è quello di Luigi Vacana, già febbrilmente al lavoro. Pure il centrodestra guarda alle civiche, ma molto dipenderà dal candidato alla presidenza. Perché nessuno farà sconti a nessuno.