Provinciali, Cianfrocca convoca il centrodestra

Il sindaco di Alatri invita i sindaci di centrodestra ad un tavolo. Nel quale definire la strategia per eleggere il prossimo presidente della Provincia. Il tavolo è convocato per il 16 novembre

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

L’incertezza non giova. A nessuno. Meno ancora a chi tra poche settimane si ritroverà sulla linea del fronte delle elezioni Provinciali. La necessità è quella di riunirsi intorno ad un tavolo ed usare l’arma che ad oggi, nel centrodestra manca: la condivisione. A rompere gli indugi ed a lanciare un appello forte all’interno della coalizione è il sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, che ricorda a tutti come il 18 dicembre – data fissata per le elezioni del successore di Antonio Pompeo (Pd) – sia vicina.

In questo clima di incertezza – spiega il primo cittadino – dove si rincorrono quotidianamente vari rumors, penso sia opportuno vedersi per mettere a punto quella strategia che ha già permesso al centrodestra di affermarsi nelle ultime competizioni elettorali“. C’è anche la data: gli alleati hanno una settimana per decidere ed accreditarsi al tavolo.

Alatri è la roccaforte

Maurizio Cianfrocca

Cianfrocca sa bene che la partita è molto più complicata in questo caso. Qui non ci sono i cittadini da convincere, qui ci sono gli amministratori da mettere sotto uno stesso tetto. Ci sono le trasversalità da avversare e ci sono le contrapposizioni interne da limare. L’ipotesi che in queste settimane è al centro del campo ipotizza una soluzione istituzionale: trasversale tra le file del centrodestra e del centrosinistra. (leggi qui: Provinciali, a chi conviene l’accordo. Ed a chi no).

Per Maurizio Cianfrocca serve condivisione e serve iniziare da subito a cercarla, anche perché già si è in estremo ritardo. Balza agli occhi però un elemento nel discorso di Cianfrocca: Alatri è sempre in testa in ogni esempio. Lo fa quando parla delle buone affermazioni del centrodestra alle elezioni politiche: “… Ad Alatri, a Frosinone e anche in altri comuni“. Lo fa quando spiega perché ha lanciato lui questo appello: “Ritengo che questa iniziativa debba partire da Alatri perché alle politiche, con il 62% dei consensi si è dimostrata la città con il risultato più performante tra quelle con oltre 15 mila abitanti“. Un esempio concreto di quel centrodestra che quando si presenta unito fa salire enormemente le possibilità di vittoria.

Cianfrocca lancia sé stesso?

La vetrata di palazzo Iacobucci

E’ solo una questione di orgoglio? Di Cianfrocca “fanatico della sua città” come ama definirsi? No. Scorrendo il pensiero del sindaco è evidente che la sua sia anche una rivendicazione personale: “Alatri – spiega – terzo paese della provincia e secondo come espressione politica di centrodestra, non può rimanere spettatore in una tornata così importante“.

Non si autolancia come farebbe Mbappè in campo aperto, ma Cianfrocca in questo modo lancia un segnale relativo ai tanti rumors che portano il suo nome. Anche perché, avverte, qualche settimana dopo le Provinciali ci saranno le Regionali. Ed anche lì, malgrado i centri decisionali siano altri, non c’è ancora molto di definito. Il rischio di non avere un candidato forte e che sfondi è lo stesso.

Invito quindi tutti i sindaci e gli amministratori che rappresentano il centrodestra – dice ancora Cianfrocca – ad una riunione plenaria da tenersi presso la sala consiliare del Comune di Alatri mercoledì prossimo, 16 novembre alle ore 15:00, con l’unico obiettivo di trovare una strada unica, un candidato unico che possa rappresentare una sintesi tra le diverse anime politiche“.

Noi siamo d’accordo, voi?

Il sindaco Cianfrocca con la sua giunta

La palla ora passa a quelle anime, a quelle diverse sensibilità ed a chi le governa. Cianfrocca, da par suo, mette in chiaro un concetto: io la mia parte in casa mia l’ho fatta.

Ovviamente – conclude infatti – tutta la coalizione che mi sostiene, formata da FdI, Lega, Forza Italia e Liste civiche, concorda fortemente su questa proposta e si augura che essa venga recepita per quello che ambisce a essere: un tentativo costruttivo“.

Ora resta da capire se la ricezione del messaggio sia la stessa per tutti: da Frosinone e Pontecorvo, da Patrica a Ceccano, passando per Ferentino e Cassino.