Due pagine di firme per blindare la candidatura di Ciccone

Giovedì la riunione di Forza per preparare il secondo tavolo del Centrodestra, nel quale indicare il candidato unitario alle elezioni Provinciali del 31 ottobre. Forza Italia ha raccolto le firme di una ventina di sindaci. Per blindare il suo candidato, Tommaso Ciccone. E indebolire da subito eventuali nomi concorrenti

Una ventina di sindaci, i rappresentanti di una cinquantina di Comuni, due pagine di firme accanto al nome della città amministrata. È il biglietto da visita che verrà calato giovedì pomeriggio alle 18 durante la riunione di Forza Italia: quella che servirà per preparare il secondo tavolo del Centrodestra, in cui indicare il candidato unitario alle prossime elezioni Provinciali.

A presentare quell’elenco agli alleati sarà il coordinatore provinciale Adriano Piacentini, proponendo il nome del sindaco di Pofi Tommaso Ciccone per sfidare il presidente uscente Antonio Pompeo.

 

Da interna a condivisa

La designazione interna di Ciccone era maturata la settimana scorsa nel tavolo di Forza Italia. Si era riunito dopo la rinuncia di Nicola Ottaviani alla candidatura unitaria che gli era stata offerta. (leggi qui Provinciali, Ottaviani alla fine confermò: «No grazie, non mi faccio impallinare»). Lo stesso sindaco di Frosinone, con il coordinatore Piacentini, il vice responsabile nazionale Enti Locali Mario Abbruzzese ed il presidente della commissione Cultura in Regione Pasquale Ciacciarelli avevano individuato il nome di Tommaso Ciccone. Perché è dell’area Nord, è sindaco al secondo mandato, dirigente provinciale di lungo corso, capace di attirare il consenso dei civici d’area, vicino ma non organico ad Abbruzzese ma apprezzato anche da Piacentini. (leggi qui Via alla raccolta delle firme: Forza Italia candida Ciccone alla Provincia).

Ora la candidatura dovrà essere condivisa con la Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. Prima però sarà necessario l’ulteriore passaggio interno di giovedì a Frosinone.

 

Gli alleati devono discuterne

La Lega, ufficialmente ancora non conosce la proposta azzurra. «A noi nessuno ce l’ha anticipata» assicura la deputata Francesca Gerardi che con il coordinatore provinciale Carmelo Palombo compone la delegazione del Carroccio incaricata di individuare il candidato.

«Ufficialmente, nessuno ci ha comunicato niente. Quindi – spiega Francesca Gerardi non posso dire ora se il nome di Tommaso Ciccone potrebbe andarci bene. Una cosa è certa: non possono decidere loro di Forza Italia da soli. Abbiamo chiesto un nome di equilibrio e che non fosse identificabile con una sola parte». Non è un no, ma nemmeno un si.

Neanche Fratelli d’Italia ha già un lasciapassare pronto per Ciccone. «Noi – spiega il senatore Massimo Ruspandinigiovedì riuniremo l’Esecutivo Provinciale: è già stato convocato dal coordinatore provinciale Paolo Pulciani. Faremo le nostre valutazioni in quella sede, verificheremo se ci sono le condizioni per appoggiare la candidatura che ci verrà proposta oppure muoverci in maniera diversa».

 

Le firme per blindare

I conti dicono che se il centrodestra riuscisse a portare dalla sua parte il maggior numero dei voti Civici sarebbe in grado di contendere la presidenza bis ad Antonio Pompeo.

Un conto che hanno ben chiaro nelle linee di Forza Italia. Ma anche della Lega e di FdI.

Proprio per questo potrebbero voler indicare un candidato alternativo a quello scelto da Forza Italia. Nei giorni scorsi c’è stato un lungo lavoro sotterraneo in favore della candidatura del sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco: d’area ma non di Partito. A fari spenti, il coordinatore provinciale di Noi con l’Italia Gianluca Quadrini sta continuando a percorrere la pista.

Le firme raccolte in questi giorni servono proprio a questo. A blindare la candidatura di Tommaso Ciccone. E dimostrare da subito che voti per sostenerlo ci sono. Quelli degli eventuali altri sarebbero tutti da dimostrare.