Provinciali: la cena alla Magnolia e lo snodo Salera

Il sindaco di Cassino diserta la cena alla Magnolia di Roccasecca. Organizzata dal sindaco di Aquino per lanciare la candidatura di Giuseppe Sacco come Presidente della Provincia. Salera reclama un coinvolgimento pieno per la sua città Altrimenti guarderà il sorano Di Stefano

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

L’opzione Giuseppe Sacco per le elezioni provinciali del prossimo 18 dicembre? Va presa in considerazione, valutata. Certamente non imposta e tantomeno subìta. Il sindaco di Cassino Enzo Salera ha fatto squadra ancora una volta con i suoi colleghi dell’area Pd del Cassinate, come avvenuto lo scorso mese di agosto quando è riuscito così ad ottenere la candidatura di Sergio Messore al Senato.

Lo ha fatto di nuovo. Iniziando subito a far sentire il peso di quel gruppo elettorale, sulle strategie per le prossime Provinciali. Un messaggio chiarissimo Enzo Salera lo ha inviato martedì sera: disertando la cena al ristorante La Magnolia, nel centro storico di Roccasecca proprio a due passi dal belvedere.

No alla Magnolia, questione di metodo

Ad organizzare quell’incontro è stato il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi. Al tavolo c’erano i sindaci dell’Unione Cinquecittà ma anche amministratori dei centri vicini. Quasi tutti civici e qualcuno tesserato del Pd. Una cena “a titolo assolutamente amicale. Un’idea che parte dai sei sindaci dell’Unione ed allargata a tutto il Cassinate. Facciamo una sana e serena discussione territoriale”. Quel messaggio è stato girato a tutta la chat dei sindaci della Consulta. Per iniziare a verificare la fattibilità di una candidatura del sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco alla presidenza della Provincia. Come figura civica, trasversale, di convergenza. (Leggi qui: Provincia, il campo largo per Sacco mette fuori gioco Di Stefano).

Cassino non è andata per far sentire tutto il suo peso. Sarà fondamentale per il risultato finale: insieme a Frosinone è una delle due sole città con oltre trentamila abitanti; significa che ogni voto espresso alle Provinciali di dicembre dai due sindaci e dai 56 consiglieri comunali vale poco meno di 300 voti ponderati.

Enzo Salera non è andato alla cena ed ha voluto che si sapesse anche fuori da Roccasecca. Ha fatto recapitare il messaggio al leader di Pensare Democratico Francesco De Angelis. Lo ha fatto attraverso l’ex Segretario provinciale Pd e oggi sindaco di Coreno Ausonio Simone Costanzo. È stato lui a spiegare al dominus del Pd provinciale che Cassino non ha gradito la fuga in avanti sul nome del sindaco di Roccasecca. Quale fuga? Il problema non è Sacco, è il metodo.

Non provate ad escluderci

Il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi

Ovvero: il sindaco di Roccasecca potrebbe essere sostenuto da Cassino e dai sindaci che fanno riferimento ad Enzo Salera. Ma con un vero coinvolgimento, non a cose fatte e decise.

Cosa si intende per coinvolgimento? In che modo Salera e la sua area vogliono essere coinvolti? Nel mirino c’è la Federazione provinciale del Pd e più nello specifico al segretario provinciale Luca Fantini. Al quale viene rimproverato di non avere tenuto informato Salera sull’andamento delle trattative e sulle strategie che il Partito sta mettendo in atto per scegliere la rotta da seguire per le Provinciali. “Ci aspettiamo – dice Salera – che la segreteria provinciale del Partito ci indichi una rosa di nomi sui quali aprire un possibile ragionamento“.

Un segnale in tal senso il sindaco di Cassino lo aveva lanciato già nei giorni scorsi, ma non è stato finora colto. E questo è stato considerato come un tentativo di tenere Cassino fuori dalla discussione, un nuovo gesto ostile. “Stiamo valutando la situazione, adesso faremo il punto con gli altri sindaci del Pd“. Il non detto è: il sindaco di Cassino potrebbe anche decidere di sbarrare la strada ad un candidato scelto senza il suo coinvolgimento. 

In delegazione a Cassino

Enzo Salera e Luca Di Stefano

La realtà dei fatti è che Libero Mazzaroppi sarebbe voluto andare già mercoledì a Cassino. Ma non gli è riuscito. Ha spostato all’indomani l’incombenza. Ma non ha telefonato per prendere alcun appuntamento con Enzo Salera. Il quale è molto attento a questi dettagli: pensa subito che vogliano escluderlo.

La distribuzione delle forze sul campo, al momento non consente al centrosinistra e nemmeno al centrodestra d’avere la certezza di eleggere un candidato. Sarà necessario un accordo trasversale, incuneandosi nelle divisioni del centrodestra.

Il che rende ideali punti di sintesi proprio i sindaci totalmente civici. Come Giuseppe Sacco. E come Luca Di Stefano: proprio al sindaco di Sora avrebbe pensato invece Salera.

Salera dice di non avere nessuna preclusione specifica sul nome di Giuseppe Sacco. Ma intanto allerta le truppe e si prepara alla conta interna. Vuole mettere in chiaro che Cassino ancora una volta sarà essere determinante.