Provinciali, la spallata di Foglietta ed i dubbi di Cassino

La spallata del 'grande vecchio' della Destra provinciale. Dice No alla linea di Fratelli d'Italia. Ed appoggia il candidato presidente della Provincia schierato dal centrodestra, Riccardo Mastrangeli. I dubbi da Cassino: "Come si fa a chiedere il voto contro Salera se gli abbiamo votato il candidato alle Provinciali?”. L'astensione di Rifondazione

Il problema è politico. Non è personale. A mettere il dito nella piaga è uno dei grandi vecchi della Destra ciociara. Alessandro Foglietta è stato consigliere regionale del Lazio, portavoce del ministro Francesco Storace, parlamentare Europeo; smesso di girare è tornato nella sua Supino ed ha fatto il sindaco tutte le volte che la legge glielo ha concesso. È per questo che ora la sua decisione fa rumore.

Non seguirà la linea di Partito alle elezioni Provinciali di domenica. Non farà votare il sindaco Pd di Arce Gino Germani sul quale ha deciso di attestarsi il suo Partito, Fratelli d’Italia; non per un inciucio, non per un patto contronatura: ma perché la riforma Delrio porta i sindaci a mettersi d’accordo scavalcando gli steccati politici.

Alessandro Foglietta ha detto no. Non ce la fa a votare un sindaco che storicamente sta dalla parte opposta alla sua. Ed un tema identico viene sollevato anche da Cassino dove in mattinata c’è stata una riunione informale sullo stesso argomento.

Foglietta: Perché io sto con Mastrangeli

Riccardo Mastrangeli

«Il mio supporto alla candidatura dell’amico Riccardo Mastrangeli non nasce soltanto dalla antica conoscenza. Non nasce soltanto dalla profonda stima nei confronti dell’uomo e del politico. È il frutto di una semplice considerazione: mai come in questo momento è necessario recuperare il valore fondante dell’unità del Centrodestra»: Alessandro Foglietta individua una questione politica. Ben ancorata all’attualità.

Spiega che l’adesione ai valori è fondamentale proprio ora «che siamo stati finalmente chiamati ad un ruolo di governo quale forza trainante della coalizione. Da Destra abbiamo sempre chiesto pari dignità e correttezza reciproca agli alleati: lo facevamo quando eravamo al 10, al 15, al 20%; lo facevamo quando (erano solo pochi mesi fa) eravamo al 4 o al 5%. Adesso che siamo maggioranza della maggioranza, abbiamo il dovere di dimostrare con i fatti che la “pari dignità e la correttezza reciproca” non erano i concetti di comodo del “parente povero”, ma convinzioni vere, che dobbiamo applicare».

La questione è di chiarezza nei confronti dell’elettore. Foglietta giudica incomprensibile l’adesione ad un progetto che passa per un sindaco del partito Democratico che soltanto poche settimane fa dal Teatro Manzoni di Cassino aveva tuonato il suo No a qualunque progetto insieme alle destre. «È incomprensibile, ora che finalmente si è chiusa la quadratura su un Governo nazionale ben caratterizzato e finalmente coeso, operare scelte non chiare, nette e di campo, ma del peggior tipo consociativo accanto a un PD ormai affidato al WWF».

Interesse di pochi

Giuseppe Sacco

L’ex parlamentare europeo punta il dito. E dice che la scelta di portare Fratelli d’Italia su Gino Germani fa parte di «scelte che -diciamolo con chiarezza- rivestono un interesse di e per pochi davvero del tutto inutile alla crescita e al consolidamento politico del centrodestra. E non certamente a favore  dei Cittadini della nostra Provincia».

Un tema identico è stato sollevato a Cassino. Attendono il risultato delle Provinciali per avviare una riflessione. Va bene l’accordo trasversale ma – fanno notare – una cosa era schierare il sindaco civico di Roccasecca Giuseppe Sacco ed accettare l’appoggio del Pd come stavamo facendo «e cosa diversa è chiederci di sostenere un sindaco notoriamente di centrosinistra, che qualche settimana fa ha detto pubblicamente che con noi non voleva avere a che fare. A questo punto è chiaro che lo dicesse solo per interesse politico personale».

C’è poi un tema amministrativo ed elettorale. Perché subito dopo le Regionali di febbraio ci sarà la lunga marcia verso le elezioni Comunali di Cassino. «E noi come faremo a chiedere il voto contro l’amministrazione di sinistra guidata da Enzo Salera se ora alle Provinciali abbiamo chiesto di votare il candidato alla provincia che ci ha indicato lui?»

Astenuti a sinistra

Madde’ Guglielmo

Ma non è solo a Destra la difficoltà nell’accettare il modello trasversale delle nuove elezioni Provinciali. Si asterranno dal voto gli elettori di Rifondazione Comunista. Lo ha annunciato Luigi Pede della Regreteria regionale del Partito.

«La nostra – spiega – è una posizione “politicamente simbolica”. La esprimiamo  tramite i nostri due Consiglieri: Nevia Borgia consigliere comunale a Paliano e Madde’ Guglielmo vicesindaco ad Esperia. Abbiamo sceelto di non aderire ad alcuno schieramento e non partecipare alle elezioni».

Il punto politico è concentrato sulla condizione delle Province dopo la riforma Delrio. Che per il Partito della Rifondazione Comunista «è una riforma antidemocratica, uno scippo di democrazia che toglie ai cittadini il diritto di poter scegliere i propri rappresentanti, aumentando secondo noi quella distanza tra gente comune e politica. Non si risana il paese tagliando sulla democrazia».