Provinciali, niente alleanza a destra: alle urne il 7 aprile in ordine sparso

Il presidente Antonio Pompeo ha firmato il decreto con il quale indice le elezioni provinciali. Si vota il 7 aprile. Centrodestra spaccato e in ordine sparso. Con Pompeo il Pd ed una lista per i Civici.

Nessuna alleanza: il Centrodestra regolerà i suoi conti alle prossime elezioni Provinciali. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si peseranno presentando tre liste distinte. Lì si vedrà chi ha più voti. Il centrosinistra invece schiererà una lista unitaria, affiancata da una dedicata ai movimenti Civici che sono vicini al Presidente in carica. La data è stata decisa: le votazioni per il rinnovo dei 12 consiglieri provinciali di Frosinone si terranno domenica 7 aprile. Il presidente Antonio Pompeo ha firmato il decreto numero 15 con il quale indice la tornata elettorale.

La data arriva all’indomani dello scioglimento del Consiglio Comunale di Cassino. Perché a questo punto è chiaro lo scenario. E lo sono anche i conti. L’ago della bilancia si sposta tutto a favore del centrosinistra. Alle urne non potranno andare i 24 consiglieri ed il sindaco di Cassino, con i loro voti ponderati pesantissimi: ognuno dei loro voti ne valeva 287, il maggiore coefficiente di ponderazione tra tutti i Comuni; solo Frosinone ha lo stesso peso.

In Provincia, infatti, si vota con il metodo del voto ponderato: vanno alle urne solo i sindaci ed i consiglieri comunali ed il loro voto ha un peso diverso in base al numero di cittadini che rappresentano; più è grande il Comune e più peso ha quel voto di ogni amministratore.

A proposito di coefficiente di ponderazione: ora andrà ricalcolato, tenendo conto proprio dell’assenza di Cassino. Il cui peso andrà ‘spalmato’ sugli altri centri.

Le liste dovranno essere presentate entro le ore 12 di lunedì 18 marzo: al massimo venti giorni prima delle elezioni. Pertanto c’è tutto il tempo per surrogare i due Consiglieri che decadranno nelle prossime ore con lo scioglimento del consiglio comunale di Cassino: il vice presidente della provincia Massimiliano Mignanelli (indipendente di Centro eletto nella lista Pd) ed il consigliere Rossella Chiusaroli (Forza Italia). Al loro posto, seppure per pochi giorni, entreranno il consigliere Ginevra Bianchini di Fratelli d’Italia di Ceccano (surrogando la Chiusaroli) e Gabriele Tanzi del Pd di Pontecorvo (surrogando Mignanelli).

L’avvicendamento ci sarà nell’ultima seduta di Consiglio: quella per l’approvazione del Bilancio.

Niente unità a destra

Cassino è l’elemento che condizionerà l’intera tornata elettorale. La caduta dell’amministrazione guidata fino a lunedì scorso dal sindaco Carlo Maria D’Alessandro rende impossibile una lista unitaria: Forza Italia non ha nessuna intenzione di ritrovarsi insieme a quella Lega che ha determinato la fine del suo governo nella seconda città più importante della provincia.

Già da prima i rapporti erano tesi. Tra il leader della Lega Francesco Zicchieri e di Forza Italia Mario Abbruzzese non c’è mai stata sintonia: troppo uguali.

Nemmeno Fratelli d’Italia è intenzionata a fare la lista con Forza Italia. Si riproporrà lo schema ormai consolidato di accerchiamento agli azzurri, compiuto da Lega e Fdi.

Le Provinciali saranno una prova di forza interna al centrodestra. La prima con i nuovi assetti determinati dalla fuga in massa dei consiglieri azzurri verso il Carroccio. Primo tra tutti Nicola Ottaviani con i suoi uomini, in grado di mettere in campo una potenza di fuoco decisiva grazie al super coefficiente di ponderazione.

Sulla carta Forza Italia ha una potenza altrettanto micidiale, seppure diluita tra gli altri centri. Ma proprio le Provinciali saranno la prova di fedeltà per gli ultimi sindaci rimasti schierati intorno alla bandiera di Silvio Berlusconi.

Incognite grilline

Il Movimento 5 Stelle in questa tornata ha consiglieri comunali che potrebbe candidare. La volta scorsa l’ordine di scuderia è stato di non andare a votare. Ora il clima è cambiato. Lo ha detto con chiarezza Luigi Di Maio e prima di lui aveva già espresso un concetto analogo il consigliere comunale di Frosinone Christian Bellincampi (leggi qui M5S di lotta e di Governo: Bellincampi annuncia: «Patto con un candidato e voto alle Provinciali»).

Intervenendo alla trasmissione A Porte Aperte su Teleuniverso aveva ventilato la possibilità di stringere un patto di governo con uno dei candidati consigliere provinciale per votarlo in maniera compatta. A condizione che si impegnasse pubblicamente a sostenere alcuni punti di governo ben precisi indicati dal M5S.

Qui Civici

Tra i Civici è molto attivo il presidente del Consiglio Provinciale Luigi Vacana. Sta aggregando amministratori non allineati con il centrosinistra, all’interno di un progetto che punta all’allargamento del perimentro intorno al presidente Pompeo.

C’è l’incognita Gianluca Quadrini: il presidente della Comunità Montana di Arce e consigliere di opposizione ad Arpino la volta scorsa ha portato una messe di voti: ma nel frattempo ha lasciato Forza Italia, il Partito è in smobilitazione, non ha un fronte di riferimento. Potrà schierare una sua lista civica. O aggregarsi ad una delle altre. Dove però nessuno sembra fare i salti di gioia all’idea di averlo in campo: troppo ingombrante. Non solo fisicamente. Ma soprattutto politicamente.

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