Il candidato del centrodestra unito sarà Nicola Ottaviani (ma dirà no)

Il centrodestra ritrova l'unità al tavolo convocato da Piacentini. Il candidato unitario sarà Ottaviani. Che dirà no. Tra una settimana il secondo round. Respinta la proposta di Alfieri per un patto con il Pd. "Non verrà mai avvallato da questo coordinamento"

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Non è finita a tarallucci e vino ma con un pranzo estivo all’Astor di Frosinone offerto da Adriano Piacentini. È il segnale che il Centrodestra provinciale ritrova l’unità. Alle prossime elezioni per il Presidente della Provincia scenderà in campo compatto.

 

Presenti e assenti

Alle 12.30, in una saletta riservata dell’Astor Hotel si sono ritrovati i delegati di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia e liste civiche di Centrodestra.

Forza Italia era rappresentata dal coordinatore provinciale Adriano Piacentini, dal vice responsabile nazionale Enti Locali Mario Abbruzzese, dal consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli. A rappresentare la Lega c’erano il coordinatore provinciale Carmelo Palombo ed il deputato Francesca Gerardi. La delegazione di Fratelli d’Italia era costituita dal senatore Massimo Ruspandini e dal coordinatore provinciale Paolo Pulciani.

Per Noi con l’Italia c’era il coordinatore regionale Alfredo Pallone, assente il coordinatore provinciale Gianluca Quadrini. Le liste civiche di Frosinone erano rappresentate da Carmine Tucci (Cuori Italiani) e Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico). Assente per motivi di lavoro l’avvocato Giuseppe Di Mascio delegato a rappresentare i civici presenti in Consiglio comunale a Cassino.

 

Prima di tutto il chiarimento

Prima di parlare delle elezioni provinciali, la Lega ha messo le mani avanti.

Carmelo Palombo e Francesca Gerardi hanno preteso un chiarimento, rinfacciando a Forza Italia di avere fatto tutto da sola nelle scelte per le governance dei consorzi industriali Asi e Cosilam. “Ora perché vi aspettate il nostro appoggio?

I due esponenti del Carroccio hanno ricordato il modello individuato in occasione delle elezioni comunali ad Anagni: ha portato ad una candidatura unitaria, sostenuta con convinzione. «Anche sui Consorzi volevamo essere coinvolti, perché se siamo alleati lo siamo sempre e non soltanto quando servono i nostri voti».

Adriano Giobbe Piacentini si è armato di tanta pazienza ed ha confermato alla Lega “il rispetto e la considerazione” che Forza Italia le ha sempre riconosciuto. Ma – ha ricordato – nei casi di Asi e Cosilam si parla di Enti nei quali c’è la forte componente dei Privati presenti in Assemblea dei Soci. Non sempre ci sono maggioranze politiche sufficienti a determinare i risultati.

Una spiegazione che non ha convinto né Francesca GerardiCarmelo Palombo. per loro si è trattato di un accordo tra Forza Italia e Pd. A dimostrarlo, secondo i due sposnenti della Lega – è il fatto che all’Asi proprio Piacentini ha proposto la rielezione del presidente uscente Dem Francesco De Angelis, ottenendo in cambio un posto in CdA per il Consigliere Gianfranco Pizzutelli di Frosinone. Inoltre, in base allo stesso principio, Al Cosilam è stato eletto all’unanimità Mario Abbruzzese ed il posto in CdA al Pd potrebbe andare a Salvatore Fontana.

Una tesi che Adriano Piacentini ha smontato con due numeri. Il primo: quello dei voti in Assemblea che il Centrosinistra poteva vantare all’Asi, «Ci hanno concesso un posto in CdA, se avessero voluto avrebbero potuto eleggersi tutti da soli». Il secondo: quello dei voti in Assemblea al Cosilam: «Ci siamo dovuti confrontare con gli imprenditori ed individuare con loro una sintesi». Ed ha concluso chiedendo: «Una volta per tutte, mettiamo una pietra sopra alle elezioni di Asi e Cosilam»

 

Il nome del candidato è Ottaviani ma…

Chiarito questo punto, si è arrivati al nocciolo della questione. Il centrodestra vuole presentarsi unito alle prossime provinciali?

La risposta è stata si, senza eccezioni e senza riserve. Il centrodestra quindi si presenterà compatto su un nome unitario da contrapporre al presidente uscente Antonio Pompeo (Pd).

Il nome sul quale tutti sono pronti a cinvergere ad occhi chiusi è quello del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Che ha già fatto sapere nei giorni scorsi di non essere disponibile. Si vuole tenere libero per giocarsi una partita nazionale: nessuno chiederebbe al sindaco del capoluogo e presidente della Provincia di dimettersi per candidarsi al Parlamento. (leggi qui Provinciali, Ottaviani si chiama fuori. Natalia riflette)

Ma ribadirà il no anche di fronte ad una richiesta unitaria del centrodestra? Il Tavolo ha deciso di investire ufficialmente Nicola Ottaviani e poi attenderà la sua decisione.

 

Le alternative a Zar Nicola

I bookmakers danno per sicuro il gran rifiuto del sindaco di Frosinone. Cosa accadrà a quel punto?

Il tavolo è già aggiornato alla prossima settimana. In quella sede i Partiti esprimeranno una rosa di tre nomi dalla quale individuare il candidato unitario.

Alla riunione di oggi non sono stati fatti nomi alternativi. Né da Forza Italia (che è avvantaggiata dal fatto di avere 23 sindaci in carica) né dagli alleati (che potrebbero calare la carta Caligiore).

Un principio però è stato fissato: il candidato presidente deve essere un sindaco che non abbia problemi di stabilità nella sua maggioranza. Un paletto che sembra fatto apposta dalla Lega per escludere dall’elenco il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro. Ma anche il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo, per via dello scontro giudiziario in atto con l’ex sindaco Riccardo Roscia.

 

L’apertura di Alfieri? Un colpo di sole

Respinta con forza al mittente l’apertura fatta dal segretario provinciale reggente del Partito Democratico Domenico Alfieri. Nelle ore scorse ha proposto un patto tra le forze anti populiste e non demagogiche: in pratica una netta apertura a Forza Italia. (leggi qui Il Pd apre a Forza Italia: un patto già alle Provinciali)

Adriano Piacentini ha detto no ufficialmente nel corso del tavolo. Al termine del quale ha anche rilasciato una dichiarazione ufficiale: «Anche se non abbiamo assistito ad un caldo impressionante in questi giorni, credo che chi ha ipotizzato un patto elettorale tra Pd e Forza Italia non abbia una visione chiara di quella che è la politica. Da un lato c’è il centrodestra e dall’altro c’è il centrosinistra. Un accordo tra Forza Italia ed il Pd non verrà mai ratificato da questo coordinamento provinciale e tantomeno da quello Regionale.

 

La vittoria di Adriano

Poi tutti a tavola. Per un pranzo leggero. Che è stato il sugello alla vittoria politica di Adriano Piacentini. La trattativa a tutti i costi, anche quando i margini erano ridotti a meno di un sentiero, è stata una scelta politica sua. Pochi erano disposti a scommettere su un chiarimento con la Lega e su una tregua anche con Fratelli d’Italia.

Molti, anzi, erano convinti che si sarebbe andati alla rottura ed alla frantumazione.

Non è stato così. Un pensiero in più per il presidente uscente Antonio Pompeo.